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Indagini sull’ex manager Asl Iovino: «Borse di studio, favori a figlia e nuora medici»

Commissariato il commissario. Nei giorni scorsi il governatore Vincenzo De Luca convoca una giunta ad horas e azzera il vertice dell’Asl Napoli 2, l’azienda sanitaria che ha competenza sui comuni dell’isola di Ischia. Via il commissario Agnese Iovino, al suo posto arriva l’avvocato Massimo Lacatena, dirigente dell’Avvocatura regionale.

Ma perché questa rivoluzione? A metà settembre il presidente De Luca aveva acceso i riflettori sulla gestione dell’Asl Napoli 2. «Mi arrivano notizie da brividi – aveva detto – E mi fermo qui. Rinnovo il mio avvertimento a tutti coloro che hanno posizioni di responsabilità e di gestione e che pensano di tentare l’assalto alla diligenza: fate attenzione, se troveremo una sola virgola fuori posto ci rivolgeremo alla Procura e alla Corte dei Conti, non faremo sconti a nessuno».

E in effetti qualcosa di sospetto c’è.
Stando a quanto emerso finora, la l’ex manager Iovino è ritenuta responsabile di aver favorito la figlia (un medico in via di specializzazione) e la nuora, in merito ad alcune borse di studio bandite dalla Asl. Ma c’è anche un secondo livello investigativo, un altro target che punta a fare chiarezza sulla recente gestione commissariale (che non appartiene alla Iovino, ndr) in materia di appalti e finanziamenti a imprese: roba – quest’ultima – che riguarda diverse decine di milioni di euro che sarebbero stati veicolati in modo quanto meno sospetto. Ma andiamo con ordine, a partire dalle accuse mosse in questi mesi dalla Procura di Napoli a carico della Iovino.

Inoltre, è del tutto anomala la scelta della Iovino di eliminare alcuni servizi pubblici essenziali come l’amniocentesi, le attività di assistenza rivolte ai pazienti autistici, le prestazioni di laboratorio di analisi e radiologiche. Motivo l’esaurimento dei fondi.

Una scelta certamente azzardata (che aveva spinto i cittadini e gli operatori del settore a scendere in piazza per una manifestazione di protesta a Monteruscello, poi annullata), che De Luca non le ha perdonato: «Bisogna mandare a casa chi prende queste decisioni, che sono intollerabili» ha annunciato prima di convocare la giunta ad horas affidando tra l’altro alla direzione generale Tutela della salute e coordinamento del sistema sanitario regionale, in raccordo con i nuovi vertici dell’Asl, il compito di fare luce su alcune criticità dell’azienda: in primis sulla programmazione sanitaria in materia di tetti di spesa, «per la quale si è assistito ad un netto peggioramento dei tempi di esaurimento rispetto allo scorso anno», e poi «sulle procedure in materia di attribuzione di incarichi al personale e sulle procedure di gara».

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