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Indennità dei consiglieri per la mensa scolastica, Matarese spiega il “no”

FORIO. Le parole sono quelle di sempre. Pacate, misurate, come nel suo stile. Ma anche tese a fare chiarezza, per evitare che ci possano essere strumentalizzazioni di qualsiasi natura su una decisione assunta lunedì sera dal consiglio comunale, riunitosi per la prima volta dopo l’elezione bis di Francesco Del Deo. Il consigliere comunale Gianni Matarese ci tiene a sottolineare il perché di un voto contrario da parte della maggioranza che obiettivamente potrebbe prestarsi a qualche malevola interpretazione: “Durante il primo Consiglio Comunale di Forio, quello che ha visto il formale insediamento dei consiglierei eletti, la nomina del Presidente e del Vice Presidente del civico consesso ed il giuramento del Sindaco, è stato trattato un argomento ‘politico’. Il leader dell’opposizione Stani Verde ha formulato una proposta valida in linea di principio ma troppo generica e colorata di populismo per poter essere subito accolta. Essa riguardava la possibilità che i Consiglieri Comunali devolvessero il proprio gettone di presenza (ammontante comunque a poche decine di euro) a favore di un fondo da destinarsi a cittadini bisognosi al fine di permettere loro di poter fruire della mensa scolastica”.

Fatta la doverosa premessa, Matarese scende nel dettaglio e spiega: “La proposta, come formulata, non è stata approvata dalla maggioranza, ma sul punto è necessario fare chiarezza per sgomberare il campo da ogni possibile (e probabile) polemica e strumentalizzazione. Come ho avuto modo di spiegare nel mio intervento durante la seduta consiliare e come successivamente ribadito dalla collega consigliera Gianna Galasso, la proposta è senz’altro accettabile nella sostanza, ma per poterla rendere concretamente attuabile e sostanzialmente equa, la stessa necessita di essere modificata e soprattutto formulata in modo tecnico e preciso al fine di non rendere una delibera di approvazione una mera dichiarazione di intenti che non raggiungerebbe mai il proprio obbiettivo o addirittura illegittima e, come tale, inattuabile. Innanzitutto c’è necessità di creare un apposito fondo dove i singoli consiglieri, nella loro autonomia, possano far confluire le proprie indennità, quindi stabilire modalità chiare e trasparenti sui criteri da osservare per individuare i destinatari di tali somme che, infine, non riteniamo debbano essere destinate esclusivamente alla mensa scolastica bensì a tutte le situazioni di grave bisogno che possano riguardare i nostri concittadini in difficoltà.
Questo il motivo per cui la maggioranza consiliare ha respinto la proposta. Riformulata in modo tecnicamente corretto e sostanzialmente equo, certamente essa potrà essere approvata”.

 

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