Focus caro benzina, Francesco Del Deo :«Tariffe esagerate, avanti col disegno di legge per il riconoscimento di zona disagiata»

«Sono letteralmente esterrefatto da questo costante aumento dei prezzi del carburante ma soprattutto dalla pesante differenza esistente con le tariffe della terraferma. A Napoli mi è capitato di vedere esposto il prezzo del gasolio a 1.251 e la benzina a 1.349 di sera. Sono differenze esagerate, che incidono sul resto dell’economia. Ecco dunque un’ulteriore conferma di come le isole come la nostra siano autenticamente zone disagiate, per i trasporti, per la scuola, per la sanità, per la giustizia; siamo disagiati nel complesso per vari tipi di costi. Oltre a quello dei carburanti, un altro riferimento è quello relativo ai contratti d’appalto, per i quali la legge prevedeva prima il 30% in più, e oggi il 25%. È dunque lo stesso Stato a riconoscere i maggiori costi che dobbiamo sopportare. Ecco perché stiamo lavorando al disegno di legge da portare all’attenzione della Regione e del Governo,  per ottenere il riconoscimento delle isole come zone disagiate. Anche nel programma elettorale della mia compagine, che illustreremo oggi stesso con l’apertura della campagna, abbiamo ben presente il problema e sosteniamo il progetto del “distributore sociale”, proprio a causa della situazione insostenibile che si è venuta a creare sull’isola.   Per i trasporti pubblici marittimi è prevista l’agevolazione del gasolio s.i.f., che costa circa la metà: noi non chiediamo misure analoghe, perché non vogliamo assistenzialismo, ma chiediamo solo agevolazioni per le isole minori. Lo Stato non perderebbe cifre rilevanti, mentre il sollievo sarebbe significativo per i cittadini sotto vari punti di vista. Siamo stanchi di dover sempre  vigilare sul pericolo dei tagli ai servizi essenziali che grava costantemente come una spada di Damocle su noi isolani. E non dimentichiamo che, se è vero che come ripetiamo spesso l’isola vale il 40% del Pil regionale, le agevolazioni che chiediamo finirebbero per agevolare l’intera Campania. È ora di piantarla con le speculazioni».