LE OPINIONI

IL COMMENTO La frana, gli studenti e la memoria della sofferenza collettiva

DI LUIGI DELLA MONICA

Una scolaresca di Napoli, nel cuore della V Municipalità Vomero-Arenella, quello che ospita ragazzi come o chiattill di “Mare Fuori”, la fiction Rai di successo mediatico nazionale e tra poco internazionale, istruiti, educati, ben vestiti e di condizioni economiche agiate, viene sollecitata alla riflessione del dolore per i fratellli\sorelle alluvionati di Casamicciola Terme. La prof.ssa Anna Tammaro, su proposta del padre di un alunno, il dott. Paolo Martone Dirigente della Regione Campania,con legida della sua Dirigente Scolastica prof.ssa Maria Conte congiuntamente adunaltra docente prof.ssa Maddalena Cimmino, ideano e promuovono sui banchi di scuola un progetto di commemorazione, sensibilizzazione e studio dei fenomeni idrogeologici in Campania, con particolare riferimento a quelli che hanno generato tragedie materiali ed umane e, purtroppo e per fortuna allo stesso tempo, scelgono la frana del 26 novembre 2022 come emblema della sofferenza collettiva, tanto da ergerla a giornata regionale della memoria politica e civile del dramma e oggetto di un progetto di legge regionale munito del patrocinio morale permanente. Martedì 28 marzo 2023 il Presidente del Consiglio Regionale invita e riceve con grande entusiasmo i ragazzi promotori, i quali ebbri di gioia e con il petto gonfio per quel giorno di popolarità irradiano il loro messaggio di solidarietà e di fratellanza universale ai nostri alluvionati.

Un giovane che ebbe il coraggio di parlare, per trovare un aggancio con laula Giancarlo Siani dove sono stati anche ricevuti gli alunni della scuola Sabatino Minucci, unitamente ad un altro giovane come questultimo cui è intitolata il plesso didattico di provenienza dei ragazzi citati, il S.Tenente dei Bersaglieri caduto nella seconda guerra mondiale Vuk Palay (Fronte iugoslavo), 10 aprile 1941, medaglia doro al valor militare, simboleggiano che il grido di dolore dei casamicciolesi e degli altri cugini isolani è stato udito, accolto, recepito ed interiorizzato. Giancarlo Siani è caduto per raccontare la verità, Sabatino Minucci per salvare la vita dei suoi uomini a cui dedicò il suo servizio di responsabile di un plotone (circa 10 unità) al costo della vita. La memoria storica che questi ragazzi vogliono cristallizzare è quella del ricordo per evitare e prevenire una tragedia, dal punto di vista materiale, culturale e simbolico. Dopo le morti violente di Mino Pecorelli in Sicilia, di Giancarlo Siani nello stesso quartiere di provenienza degli alunni della scuola media statale artefice del progetto, si è incominciato a pensare di destinare il servizio scorte della Pubblica Sicurezza anche ai giornalisti; le morti e le sofferenze indicibili del secondo conflitto mondiale, che hanno falcidiato Sabatino Minucci e tanti come lui, hanno indotto le genti (anche se il sig. Putin ha buttato tutto nellimmondizia) a ricordare che la guerra è una aberrazione umana.

Il disegno di legge regionale per la Campania ideato dai ragazzi della scuola media statale Minucci di Napoli ci sussurra una frase amara e pungente allo stesso tempo: non dimenticare. Giovani della Napoli bene hanno capito ed impresso nelle loro coscienze che loblio uccide ancor peggio della furia omicidiaria della calamità naturale. E importantissimo anche il riferimento alle celebrazioni sportive di eventi intitolati, dedicati e rivolti alla rievocazione della frana di Casamicciola, perché questa disciplina umana inventata dai greci antichi per ingraziarsi gli dei Olimpiadi è il primo punto di aggregazione e di amalgama della formazioni evolutive e pedagogiche dei giovani. Praticando sport i bambini\ragazzi acquistano consapevolezza del proprio corpo, dellarmonia dei movimenti e della regola, come strumento di indirizzo della mente in convivenza con il diverso da sé. Inoltre, lo sport integra a livello razziale, perché ricorda che il merito non conosce distinzioni di etnie, di colori della pelle, di diversità linguistica; neutralizza il bullismo, perché assorbe energie mentali e corporee al punto da fugare qualsiasi pensiero nocivo.
Ma il nesso di causalità con la frana di Casamicciola e le manifestazioni sportive sussiste proprio nellauspicio che lambiente, lecosistema, la natura curata, rispettata ed amata dagli uomini possa creare condizioni ottimali di accoglienza per mille ed uno eventi di aggregazione umana: mini-maratone, partite di sport di squadra terrestri ed acquatici, gare di montainbike, trekking ed anche freeclimber, tutto sulla nostra amata isola, piena di siti trasformabili alla bisogna, (si pensi allultimo evento di moto-cross sulla spiaggia della Chiaia a Forio). Limperativo categorico è uno solo, la rinascita dIschia deve partire dallaccoglienza non dei soli turisti a scopo economico lucrativo, che comunque viene sempre, ma anche dei messaggeri di cultura.

La cultura non è noiosa e diseconomica, ma benefica e componente essenziale della crescita anche degli stessi operatori commerciali. Una consapevolezza a livello sociale del patrimonio ideale di un territorio rispettato ed amato nella sua armonia morfologica e paesaggistica è in grado di evocare nelle menti degli ospiti che lo hanno visto, palpato, respirato una serenità spirituale, morale ed intellettuale che può trasformarsi in volano economico produttivo, senza per questo determinarne uno sfruttamento intensivo. Un territorio monitorato, amato e ben curato è un luogo ameno per allevare giovani, proteggere i vecchi e tramandare tradizioni culturali impresse in maniera indelebile nelle menti razionali e nellinconscio comune. Il progetto dei ragazzi della scuola napoletana è una iniziativa geniale e foriera di n ideali di crescita scolastica non solo del bagaglio culturale, ma delle emozioni sensoriali e morali delle giovani coscienze che devono evolversi nel rispetto degli altri, ma anche del territorio. La Campania ha pagato un prezzo troppo alto per lindifferenza allo scempio della Terra dei Fuochi ed Ischia, Casamicciola in particolare, ha sofferto troppo amaramente una violenza distruttrice di un evento naturale estremamente catastrofico. I giovani della scuola Sabatino Minucci hanno ridestato idealmente le coscienze di 5 milioni di abitanti a non dimenticare, a ricordare il dolore della indifferenza. A breve la Regione Campania sposerà questa legge e noi isolani, oltre a ringraziare, dobbiamo gemellarci con questi progetti, invitare le scolaresche di tutta Italia, prima e capofila quella ideatrice del disegno progettuale, al fine di piangere insieme i nostri caduti, ricordarli e giurare con determinazione e denti stretti: non accada mai più, per quanto noi uomini possiamo fare!

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Cari ragazzi della scuola S. Minucci, siate orgogliosi di voi stessi e perseguite il solco del terreno di legalità arato dai Vostri docenti, perché la Campania è pronta, desta e perentoria nellespellere gli ignoranti per scelta, gli indifferenti e gli ignavi ed accidiosi. Nessuno mai vi illuderà dicendo e ricordando che le frane non accadranno più, ma ognuno deve fare la sua parte per evitarle e Voi avete fatto unottima parte: impedire il silenzio. Auguri e complimenti.

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