CRONACAPRIMO PIANO

Insegnò dal letto d’ospedale, Gino Iacono Cavaliere del Lavoro

I riconoscimenti possono essere tanti, ma certo questo è di quelli davvero prestigiosi, che non possono non inorgoglire. Soprattutto poi se arriva in maniera davvero meritata, attraverso un modus agendi che ha rappresentato davvero uno dei messaggi più belli in questo triste periodo in cui la nostra quotidianità in Italia (così come nel resto del mondo) è stata scossa da questo nemico invisibile chiamato coronavirus.

Assurto agli onori della cronaca nazionale per aver continuato le sue lezioni a distanza dal letto d’ospedale benché colpito dal Covid-19 il professore isolano Ambrogio Iacono, per tutti Gino, sarà premiato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella con l’onorificenza di Cavaliere al merito, proprio per l’eccellente e impagabile lavoro svolto in un periodo critico come quello della pandemia e in condizioni di salute per ovvi motivi tutt’altro che eccelse. Ma la battaglia con il virus non ha impedito al nostro concittadino di mantenere il contatto con i suoi studenti e continuare ad esercitare così come aveva fatto fino a prima di essere ricoverato. Insomma, davvero come se nulla fosse cambiato.

L’annuncio di fatto era già arrivato dal Capo dello Stato il 2 giugno, in occasione della Festa della Repubbluca, quando Mattarella si era recato a Codogno, un luogo simbolo, icona del Covid 19 in Italia, con il paese del lodigiano che come si ricorderà fu anche la prima zona rossa sul territorio nazionale. In quell’occasione il presidente della Repubblica ha voluto insignire dell’onorificenza di Cavaliere al merito della Repubblica numerosi cittadini italiani, di diversi ruoli, professioni e provenienza geografica, che si sono particolarmente distinti nel servizio offerto alla comunità durante l’emergenza del coronavirus, tra questi anche il nostro Ambrogio Iacono. Con una motivazione che davvero non ha bisogno di ulteriori commenti: “Positivo, ricoverato al Rizzoli di Lacco Ameno, ha continuato a insegnare a distanza nei giorni di degenza“.

A rendere onore all’attività meritoria di Iacono era arrivato lo scorso 4 maggio anche il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che sul suo profilo facebook additò il professore isolano (che, lo ricordiamo, insegna all’Alberghiero ma dopo tanti anni di docenza è ancora precario) ad esempio da seguire scrivendo in un post: “Tanti cittadini stanno offrendo prove di grande impegno. Tra questi c’è il prof. Ambrogio Iacono: colpito dal Covid-19, continua a fare lezione a distanza ai suoi studenti dal letto dell’ospedale. Grazie Professore: i suoi studenti saranno fieri di Lei “. Insomma, lo ripetiamo ancora una volta, un riconoscimento sacrosanto, probabilmente mai così meritato. Con il diretto interessato che, però, si schernisce e continua a fare dell’umiltà il suo bigliettino da visita. Non a caso le sue poche parole sono state improntate sulla sorpresa: “Ancora non riesco a crederci, ma è chiaro che la notizia mi riempie d’orgoglio. In ogni caso tengo a precisare di aver fatto semplicemente il mio lavoro: davvero non credevo che la mia storia – che continuo a ritenere non straordinaria, potesse suscitare una eco e un interesse così ampio. Se ho una dedica per questo riconoscimento? Certo, ai miei due nonni, si chiamavano Vito e Ambrogio e sono certo che avrebbero accolto questa notizia col sorriso sulle labbra”.

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