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Maxi giro di fatture “pezzotte”, si va verso le prescrizioni

Alla fine passerà alla storia come un processo che ha fatto tanto rumore per nulla. Il clamore, inutile sottolinearlo, era inevitabile visto che parliamo di una vicenda giudiziaria che vede sul banco degli imputati personaggi davvero “eccellenti”, in pratica il meglio dell’imprenditoria dell’isola verde e non solo. Con un’accusa tutt’altro che irrilevante, che è quella di aver emesso una serie di fatture di comodo e dunque niente affatto corrispondenti al vero. Una serie di intrecci che hanno portato l’autorità giudiziaria a muovere una serie di accuse anche singole, un castello accusatorio costruito mattone per mattone che adesso rischia di cadere sotto i colpi della prescrizione. Ad essere accusati prima e finiti a processo poi sono Pasquale Sbrogna, Stefano Capozzi, Luigi Moggio, Giuseppe Iacono, Claudia Iacono, Michelina Costagliola, Gennaro Puglia, Gerardo Capuano, Antonio Patalano, Rosario Galano, Ivano Balestriere, Francesco Patalano, Francesco Miragliuolo, Rosa Pisani, Giovanni Castiglione, Claudia Di Meglio, Giovanni Cozzolino, Pasquale Carandente, Paolo Angelone, Antonio Baiocco, Pasquale Mattera, Giovan Giuseppe Baldino, Serafino Pippo, Michele Di Costanzo, Petra Braun, Giovanni Lombardi, Eugenio Prevenzano, Francesco Impagliazzo, Giovanni Sirabella, Carmine Di Meglio, Saverio Caronte, Amalia Nacca, Pasqualina Sastri,  Sergio Gaudino, Marcello Polverino, Sergio Polverino, Anna Russo, Alberto Bazzoli, Michele Salzano, Mario Di Meglio, Immacolata Cutellese, Vincenzo Romano, Nicola Di Puorto, Francesco Moccia, Antonio Abbondante, Antonio Maglione, Raffaele Bernardo, Alessandro Sbrogna, Luigi Elia, Vittorio Elia, Vincenzo Iacono e Salvatore Di Meglio. Un vero e proprio esercito, cinquantadue imputati, con un elenco di contestazioni che definire lunghissimo è davvero una metafora.

Accuse che però cadranno inevitabilmente nella prossima udienza. Ieri mattina, infatti, dinanzi al giudice monocratico della sezione distaccata del Tribunale di Ischia, si è arrivati ad un nuovo rinvio, al prossimo 13 aprile che segna una data importante e significativa, ma anche un crocevia fondamentale, per parecchi imputati. Era infatti accaduto che in una precedente udienza, quella svoltasi il 23 novembre dello scorso anno, uno degli avvocati difensori – l’avv. Michelangelo Morgera (legale di fiducia dell’imputato Giovanni Castiglione) – aveva chiesto lo stralcio e la definizione della posizione per il proprio assistito, per il quale i reati erano da dichiararsi prescritti. Successivamente all’avvocato foriano altri suoi colleghi hanno avanzato analoga richiesta e il risultato è che nella prossima udienza la quasi totalità dei soggetti sopra elencati uscirà da questo delicato processo con la formula della prescrizione, evitando così guai peggiori che presumibilmente senza questo “salvagente temporale” poteva arrivare almeno per qualcuno dei soggetti coinvolti nell’inchiesta della Procura della Repubblica di Napoli.

Ma quali sono le irregolarità che vengono contestate? Come detto, la magistratura inquirente le ha ricostruite nel dettaglio, senza lasciare nulla al caso. A Pasquale Sbrogna, ad esempio, è contestato nella sua qualità di legale rappresentante della Fenice Restauri srl, di aver annotato nelle scritture contabili con la finalità di evadere le imposte una serie di fatture risultate oggettivamente e soggettivamente relative ad operazioni inesistenti e tutte relative agli anni 2005, 2006 e 2007 con fornitore la Sisma Restauri srl. Un milione e duecentomila euro il totale imponibile nel corso del triennio. Stefano Capozzi invece è accusato come amministratore unico della Pianeta Verde srl di aver contabilizzato fatture per complessivi 429.185, 23 euro di imponibile (e 85.837,24 di iva) delle società Edil Revenge srl e Tre.de.co. srl, tutte datate da aprile a novembre del 2007. Nel 2008 invece Luigi Moggio avrebbe emesso 241.000 euro di fatture a Sisma Restauri, Edil Revenge e Tre.de.co,. srl. Sempre la Sisma Restauri è il fornitore per le operazioni per complessivi 464.000 euro (cui vanno aggiunti i 92.800 di iva) portate a compimento da Giuseppe Iacono nella qualità di legale rappresentante della Ischia Surgel Food, decisamente più modesto invece il “carico” di Claudia Iacono, accusata per un totale di “appena” 10.000 euro, sempre a Sisma Restauri. La medesima azienda è oggetto anche di una fattura che vede interessata Michelina Costagliola, titolare della omonima ditta individuale per un importo pari a un imponibile di 18.700 euro cui bisogna aggiungere 3.740 euro di iva. E la Sisma Restauri è ancora presente nelle accuse che vengono mosse a Gennaro Puglia (legale rappresentante della Tre.de.co), stavolta balla una fattura ancor più pesante, del valore di 80.000 euro. Tre.de.co. che rispunta nel capo di imputazione che riguarda Gerardo Capuano cui viene contestata una fattura pari a 31.000 euro di imponibile emessa il 25 settembre 2008. Sempre a cavallo tra il 2007 e il 2008 tra Edil Revenge e Tre.de.co. srl spuntano fatture per ulteriori complessivi 130.000 euro.

La Sisma Restauri ritorna prepotentemente anche nel caso di Antonio Patalano con una serie di fatture che vedono fornitore della omonima ditta individuale emesse negli anni 2006, 2007 e 2008. 31.000 euro di fatture vengono invece contestate a Rosario Galano, mentre nel caso di Ivano Balestriere (anche nella circostanza titolare della omonima ditta individuale) si fa riferimento a tre fatture emesse nell’anno solare 2007 per un imponibile complessivo pari a 84.300 euro. Non solo, allo stesso viene anche contestato “quale liquidatore dall’11.10.2006 al 28.11.2009 della Tre.de.co. srl, al fine di consentire a terzi l’evasione di imposta sui redditi e sul valore aggiunto, emetteva le fatture per operazioni inesistenti dettagliatamente ed analiticamente indicate, dove nella descrizione delle fatture viene riportato la Tre.de.co quale fornitore. Non solo, nella medesima qualità sempre a Balestriere viene anche contestato quanto segue: “Al fine di consentire a se stesso o a terzi l’evasione d’imposta sui redditi e sul valore aggiunto, occultava e/o distruggeva in tutto o in parte le scritture contabili e/o i documenti di cui è obbligatoria la conservazione in modo da non consentire la ricostruzione dei redditi o del volume d’affari alla Guardia di Finanza Tenenza di Ischia“. Ammonta a circa 60.000 euro il giro di imponibile che viene invece contestato a Francesco Patalano e che risale a partire dal 2006, nel periodo in cui lo stesso era legale rappresentante dell’azienda Il Fornaretto sas. Francesco Miragliuolo, della Miragliuolo snc, finisce invece nel mirino della magistratura per due fatture emesse entrambe nell’anno solare 2008, e che vedono come fornitore l’onnipresente Sisma Restauri srl. Che figura pure nel capo di imputazione di Rosa Pisani, rappresentante legale della Carlo Magno Hotels: stavolta ci sono cinque fatture per un imponibile complessivo di 120.000 euro. Giovanni Castiglione, della Hotel Tramonto del Sole srl, si trova invece a processo per una sola fattura di 5.000 euro con fornitore Edil Revenge srl.

E passiamo a Claudia Di Meglio, della Lefi srl, che ha contabilizzato circa 30.000 euro di fatture per operazioni di fatto ritenute inesistenti. Il legale rappresentante della Elektron Edil srl, Giovanni Cozzolino, è accusato di aver fatto altrettanto ma per un importo decisamente superiore: l’imponibile, infatti, nel caso di specie ammonta addirittura a 177.000 euro (fornitore Edil Revenge). Pasquale Carandente, nella qualità di titolare della omonima ditta individuale, finisce nel mirino per 15.000 euro, per appena 1.000 euro in più stessa sorte per Paolo Angelone che però è un personaggio che ha un certo rilievo. Lo stesso infatti è stato il legale rappresentante per un breve periodo di tempo della Sisma Restauri srl e secondo l’autorità giudiziaria avrebbe emesso tutte le fatture incriminate dal 24 ottobre 2008 al 28 gennaio 2009. Non solo, così come Balestriere, anche Angelone abrebbe distrutto in parte o del tutto scritture e documenti contabili la cui conservazione era obbligatoria per rendere più complesso il lavoro di investigazione delle Fiamme Gialle. C’è una fattura di 10.360 euro con fornitore Tre.de.co. che viene contestata ad Antonio Baiocco (Mary Garden srl), così come un solo documento contabile pari a 6.000 euro viene contestato a Pasquale Mattera della Malvi Costruzioni sas di Pasquale Mattera & C. Tra il 2006 e il 2007 invece Giovan Giuseppe Baldino, titolare della omonima attività professionale, avrebbe contabilizzato fatture inesistenti per 36.400 euro. Decisamente più veniale il presunto peccato di Serafino Pippo, legale rappresentante della Casa Michelangelo snc: appena 900 euro, che in questo scenario appaiono davvero “parva materia”. Al pari di Michele Di Costanzo, cui si contesta una fattura con fornitore Edil Revenge dell’importo di 937 euro.

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C’è sempre la Edil Revenge anche nel caso di Giovanni Lombardi, titolare della omonima ditta individuale (imponibile euro 1.800), mentre nel 2008 Eugenio Prevenzano, avrebbe contabilizzato tre fatture per complessivi 18.333,33. Francesco Impagliazzo della Citara Mare Terme srl e Giovanni Sirabella della Alexander Hotel Terme snc, avrebbero invece registrato operazioni rispettivamente per 25.000 e 4.700 euro a cavallo tra il 2006 e il 2007. Carmine Di Meglio, legale rappresentante della Limparo srl, secondo l’accusa si è macchiato per una sola fattura dell’importo di 22.000 euro (fornitore Sisma Restauri srl) datata 15 novembre 2007. A più riprese, tra il 2006 e il 2007, Saverio Caronte avrebbe invece “giostrato” su una somma che oscillava attorno ai 100.000 euro. Superata invece da Amalia Vacca che ha contabilizzato 105.000 euro con tre distinte fatture griffate Sisma Restauri srl, tutte relative al mese di dicembre 2007. Nel processo figura tra gli imputati anche una nota artista, Lina Sastri: per lei due fatture ritenute “pezzotte”, rispettivamente di 20.000 e 56.860 euro. 8.000 euro ed una fattura con fornitore Sisma Restauri per Sergio Gaudino (legale rappresentante della A.G. Company srl), tre invece per Marcello Polverino (AM Motori) per un importo complessivo di 27.000 euro nell’anno solare 2008. Più basso invece l’importo di una fattura ritenuta inesistente contabilizzata da Sergio Polverino (5.000 euro imponibile), titolare della A.M. Service srl. La stessa Sisma Restauri, Edil Revenge e Tre.de.co risultano fornitori delle fatture registrate da Russo Anna (Faba Hotels) per un importo totale di 11.838 euro prima e 7.650 poi, sempre nell’anno 2007. Mentre Alberto Bazzoli, rappresentante della Hotel Hermitage & Park srl, è coinvolto per due fatture a cavallo tra aprile e marzo dello stesso anno per un totale di 8.780 euro.

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Ha sparato invece decisamente più alto Michele Salzano, per lui 43.000 euro complessivi di fatture registrate secondo l’accusa irregolarmente, un “tesoro” se paragonato all’unico documento contabilizzato da Mario Di Meglio (Barracuda sas), appena 1.200 euro. La Edil Revenge risulta fornitore anche per Nicola Di Puorto (Eurostrade Di Puorto): c’è un’unica fattura, di 11.200 euro, datata 9 agosto 2007. Francesco Moccia, invece, è accusato di aver contabilizzato sempre un solo documento, di ben 34.000 euro nel luglio del 2007. Torna a farsi “vedere” invece la Sisma Restauri nel caso che vede coinvolto Antonio Abbondante, per lui due fatture emesse a dicembre 2006 per un totale di 40.000 euro (ed 8.000 di iva, dunque). Antonio Maglione, titolare della omonima società a responsabilità limitata, è imputato per due fatture per un importo complessivo di 59.000 euro, 5.000 invece per Raffaele Bernardo.

Ci sono poi una serie di posizioni che meritano un capitolo a parte. Alessandro Sbrogna, Luigi Elia, Vittorio Elia e Vincenzo Iacono sono imputati perché a vario titolo ed in momenti cronologicamente diversi avrebbero emesso come legali rappresentanti o liquidatori della Edil Revenge, Sisma Restauri e Tre.de.co. fatture per operazioni inesistenti e come da copione consolidato operato per far scomparire una serie di documenti contabili che avrebbero invece dovuto essere conservati a disposizione della guardia di finanza. E’ invece di oltre 500.000 euro l’imponibile di una serie di fatture contabilizzate (tutte con fornitore Tre.de.co.) da Salvatore Di Meglio, legale rappresentante della Hotel Terme President srl.

Gaetano Ferrandino

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