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Estate: addio ai furbetti dell’ombrellone con l’operazione “Mare Sicuro”

di Isabella Puca

Ischia – Siamo in piena estate, nella settimana centrale di agosto dove tutti, o quasi, hanno le tanto attese ferie. Siamo a Ischia e quale modo migliore se non trascorrere queste calde e assolate giornate in riva al mare? Con i prezzi imposti dagli stabilimenti balneari per affittare due lettini e un posto all’ombra, non tutti possono permettersi la tranquillità del lido e in molti optano per la spiaggia libera. Allora, di buon mattino, la famiglia, composta da mamma, papà e due bambini, con tutto il necessario per trascorrere una rilassante giornata in spiaggia si reca sull’arenile libero e… sorpresa! Posto per piazzare un ombrellone a ridosso del bagno asciugo non ce n’è! Eppure è buon mattino e la spiaggia è ancora deserta! È questa una questione annosa, che puntualmente, ogni anno, in modo particolare nel mese di agosto, si ripete. È abitudine, infatti, dopo una giornata trascorsa in spiaggia, lasciare l’ombrellone piantato nella sabbia con tanto di spiaggina. Qualcuno, invece, approfitta delle prime luci dell’alba per piantarlo così da assicurarsi un posto in prima fila, lo stesso posto per tutta la durata della vacanza. A qualcuno questo sistema proprio non va giù e, negli anni scorsi, non è mancato chi ha pensato di farsi giustizia da solo con qualche dispettuccio che proprio non gli ha fatto onore. Sbagliato pensare, però, che questo sia un problema solo ischitano, sulle coste italiane è in atto una vera e propria guerra all’ombrellone selvaggio. Dalla Toscana alla Sardegna, passando per la Campania,  arrivando finanche in Calabria, la Guardia Costiera  ha sequestrato ombrelloni e spiaggine, liberando metri e metri di arenile demaniale a ridosso del bagnasciuga. Pare che questa sia, infatti, una cattiva abitudine antica e radicata, nata addirittura con le prime vacanza di massa nell’Italia del boom. E così, per evitare inutili questioni, e liberare la spiaggia, alcuni comuni d’Italia hanno proposto delle ordinanze ad hoc con tanto di sanzioni che arrivano anche ai 200 euro. È un esempio quello del comune di Cecina, siamo in Toscana, che ha proposto un’ordinanza che vieta di lasciare attrezzature incustodite prima delle 8,30 del mattino, questa come altre, non sono altro che ordinanze e divieti stabiliti da un numero crescente di Comuni italiani (anche qualche Regione costiera), che si aggiungono al divieto di occupazione delle spiagge demaniali, per motivi relativi alla sicurezza, previsto dal Codice della navigazione (articolo 1.164 comma due). Da quando la stagione estiva è cominciata ci sono stati, infatti, decine e decine di sequestri a Livorno, dove accanto agli ombrelloni erano stati lasciati finanche dei costumi da bagno e a Roseto Capo Spulico, con oltre 200 tra ombrelloni e sedie a sdraio. L’operazione è stata denominata “Mare sicuro” e oltre a liberare le spiagge dai furbetti dell’ombrellone,  ha tra i suoi obiettivi anche quello di tutelate la collettività da ogni forma di abuso che limiti il diritto d’uso del mare e delle spiagge. Sarebbe un’idea quella di lanciare anche qui a Ischia un’ordinanza simile così da ridurre scene che, purtroppo, soprattutto in alcune zone sono all’ordine del giorno. In una segnalazione arrivata in redazione qualche giorno fa, ci è stato raccontato che, una famigliola di turisti, non avendo con sé null’altro che un ombrellone da piazzare sulla più vicina spiaggia libera, siamo in zona Mandra, spiaggia dei Pescatori, ha ben pensato di “prendere in prestito”, ma senza chiedere, due sedie in plastica da giardino da una delle abitazioni poste fronte spiaggia. Una volta utilizzate le sedie come comode sedute, e trascorsa l’intera giornata al mare, mentre i proprietari si chiedevano che fine avessero fatto le due sedie da giardino, sono poi state abbandonate in spiaggia, come se nulla fosse successo. Certo, questo assurdo raccontino poco c’entra con l’occupazione abusiva del suolo demaniale, ma limitando il primo dei fenomeni con qualche sanzione, potremmo riuscire a evitare qualche altro comportamento, davvero poco civile. La spiaggia è di tutti, ma non per questo va maltrattata!

 

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