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Intrigo leghista made in Ischia, accuse per un bonifico di cinquemila euro

ISCHIA. Chiamarlo pasticcio è riduttivo, parlare di Lega Gate è forse eccessivo, fatto sta che proprio dall’isola d’Ischia ha preso il via una vicenda che ovviamente in maniera indiretta – e questo è opportuno specificarlo – coinvolge quanto ruota attorno al mondo del partito che fa capo al ministro dell’Interno Matteo Salvini. Si parte dallo scoglio, si passa per la Campania, si arriva poi al nord Italia con una capatina anche per San Marino. Nel mezzo un bonifico bancario che avrebbe rappresentato secondo qualcuno il contributo volontario per una campagna elettorale, secondo qualcun altro denaro estorto a chi ha creduto in buona fede non si capisce bene a che cosa. E ancora accuse reciproche, la necessità di cercare di mettere a tacere la situazione con un incontro tra le parti in causa da svolgersi ad Ischia a fine mese, insomma un gran casino. Capirete che riassumere una storia del genere in poche righe non è da tutti e noi infatti vi invitiamo a mettervi comodi. C’è bisogno di riavvolgere il nastro e partire dall’inizio.

I guai iniziano quando in teoria viene resa nota quella che avrebbe tutti i crismi per essere considerata una buona notizia, almeno dal punto di vista di chi la diffonde. Il controverso albergatore leghista Aldo Presutti annuncia entusiasta proprio al nostro giornale che entro la fine di gennaio sarà inaugurata una sede del partito ad Ischia. L’annuncio viene poi sparato anche sugli account social. Negli ultimi mesi, tra l’altro, riunioni, incontri e partecipazioni ad eventi hanno accelerato il processo di cui sopra. Si arriva poi al racconto dello stesso Presutti su internet. Il manager scrive: “Durante le festività per il Capodanno ho ospitato Luca Fiore, coordinatore Lega Salvini Premier di Bentivoglio (Bologna) ed Elena Brunello, già componente della commissione pari opportunità per la provincia di Vicenza in quota Lega che mi hanno annunciato che presto la sede sarà inaugurata presso l’albergo”. Insomma sembrano tutte rose e fiore fino a quando negli ultimi giorni – non prima dell’ultima sparata sui migranti che farebbero bene a non sbarcare ad Ischia, giusto perché evidentemente a Presutti proprio non piacere rimanere lontano dai riflettori – i malumori dell’albergatore ischitano cominciano ad essere parecchi e senza sosta, come viene confermato da persone a lui vicine.

Ma che cosa è successo? Lo spieghiamo subito, ed anche in maniera abbastanza semplice (più o meno). Secondo quanto si apprende Aldo Presutti avrebbe versato su un conto corrente la somma di cinquemila euro, ufficialmente come contributo alla campagna elettorale di un non meglio identificato soggetto di San Marino (???). Tutto questo proprio per il tramite di un componente della delegazione leghista che ha trascorso qualche giorno presso la sua struttura ricettiva. A un certo punto la storia si ingarbuglia e ci si perde qualche dettaglio. Secondo alcune voci, ma tutte da confermare, tra i due soggetti nascerebbe un conflitto perché arriva una seconda richiesta di elargizione di denaro. Butta a me, tira a te, si rompono le classiche giarretelle. Perché a un certo punto Presutti si rivolge all’on. Gianluca Cantalamessa, referente leghista in Campania, riferendogli evidentemente di essere stato raggirato da terzi. Non sappiamo nello specifico quali riferimenti faccia l’albergatore ischitano fatto sta che il coordinatore regionale della Lega Salvini invia un messaggio al suo interlocutore spiegandogli di essere dispiaciuto per quanto accaduto e chiedendogli di convocare una riunione presso l’Hotel Solemar con le persone alle quali era stato presentato questo signore, per dare le spiegazioni del caso “agli amici che si stanno avvicinando al partito”. Viene anche fissata una data: Cantalamessa spiega che la prima data utile sarebbe il 25 gennaio.

Tra Presutti e questo Fiore, nel frattempo, sempre a causa di questi cinquemila euro i toni si alzano e non poco. C’è anche uno scambio di messaggi tra le parti con il secondo che ricorda di avere il tracciato del bonifico, aver stampato un determinato numero di volantini e reagisce alle accuse di essere una persona poco corretta. Anzi replica a muso duro all’Aldo nostrano accusandolo di essere un soggetto che vuole soltanto utilizzare il simbolo lega per far crescere la propria struttura alberghiera e che vorrebbe lanciare in politica una signora (la compagna di Presutti, ndr) che non sarebbe presumibilmente all’altezza del compito. Siamo al secondo round ma non è ancora finita, perché a questo punto chi non ci sta è proprio Presutti che non ci sta ed invia il seguente messaggio a Cantalamessa: “Caro Gianluca. Faccio riferimento alla mail che mi è stata recapitata ieri sera da questo Luca. In riferimento a questi volantini che menziona. Questo Luca e stato lui a chiederli, per poter giustificare il bonifico che avevo dovuto effettuare per la campagna elettorale per San Marino che lui portava avanti a nome della Lega di Bentivoglio. In primis non ho bisogno di utilizzare il marchio della Lega per farmi pubblicità, al contrario, tutto la circostanza da che mi ero esposto personalmente e con la mia struttura alberghiera, per difendere il nostro ministro Salvini a Luglio per la questione Maiorca, mi ha causato solo, insulti, attacchi sui portali come tripadvisor etc., diffamazioni e svariate minacce, infine anche una denuncia assurda da parte del senatore Marcucci. Non ho mai chiesto l’intervento della Lega per essere aiutato, giacché non ho mai voluto disturbare il partito. Comunque era una mia scelta per difendere anche la dignità di noi italiani, ma il tutto certo non per fare della pubblicità per la mia struttura”. Poi c’è una lunga seconda parte del messaggio in cui Presutti quasi esorta Cantalamessa a prendere in considerazione una possibile ascesa politica della sua compagna e lo fa forse in maniera eccessiva o comunque “sospetta”, ma questo è un altro discorso.

Insomma, senza volerla tirare per le lunghe appare chiaro come l’oggetto del contendere siano questi benedetti cinquemila euro, che stanno praticamente suscitando un incredibile casino. Da una parte c’è chi parla di contributo volontario, dall’altra chi sostiene che siano stati fatti tirar fuori con l’inganno. Nel mezzo, chi gestisce il partito in Campania che in ogni caso non riesce a capacitarsi dell’”invasione di campo” di esponenti della Lega giunti dal Nord Italia. Ma non è tutto. Perché prima ancora che sia Cantalamessa a mettere ordine ci sono anche mediatori ischitani che cercano di ricucire lo strappo e di evitare che la vicenda possa finire in tribunale per davvero per le possibili (a questo punto decisamente possibili) denunce e controdenunce che potrebbero investire questo fattaccio. Tra tutti un commerciante, presso il cui negozio sarebbero stati effettuati degli acquisti con la promessa del pagamento attraverso bonifico una volta tornati a casa. La leggenda narra che il nostro stia ancora aspettando. Sì, questo è davvero un gran casino…

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Gaetano Ferrandino

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