CULTURA & SOCIETA'

ESPLICITI MESSAGGI E FORTI LEZIONI DI PACE ALLA MOSTRA D’ARTE NATALIZIA NELLE ANTICHE TERME COMUNALI ORGANIZZATA DA YLENIA PILATO

IL PENSIERO E LA POSIZIONE D’AVANGUARDIA DELL’ ARTISTA YLENIA PILATO:" SAPPIAMO CHE C'È UN NESSO IMPORTANTE, UN'INTERAZIONE PRECISA TRA LE RAGIONI DELLA CREATIVITÀ,  DELLA FANTASIA, DELLA SUGGESTIONE LIRICIA E QUELLE DELL'IMMAGINARIO COLLETTIVO. HO CHIESTO AI PITTORI E AI POETI DI TESTIMONIARE IN FAVORE DELLA PACE, ESPRIMENDOSI CON OPERE E LAVORI RIVOLTI A QUESTO TEMA, PER RIEVOCARE TRAMITE LE LORO SUGGESTIONI LA QUESTIONE DELLA PACE DI FRONTE AL PUBBLICO CHE HA PRESENZIATO AL VERNISSAGE E CHE VISITERÀ LA MOSTRA NEI GIORNI SUCCESSIVI. PER ME È UN SEGNO CONCRETO. LA NECESSITÀ DELLA PACE VA COSTANTEMENTE RICHIAMATA, PROCLAMATA CON IL MASSIMO DI FORZA POSSIBILE CONTRO L'ASSOPIMENTO DELLE COSCIENZE. IN MOSTRA PER LA PACE LE OPERE DEI VENTIDUE ARTISTI E SCRITTORI MOTIVATI : VITO PATALANO, RANIA ANDON, SALVATORE FUSCO, AMBROGIO CASTALDI, ENRICA SOLIGON, CRISTINA ZANGARO, GINO CIRIMINNA, FERMINA MIGLIACCIO, KREMISY MARIO DE MAIO, ANNA LAMONACA, PAOLO MAY, CLEMENTINA PETRONI,  ANNA BARONE, CARLA LAURO, CELESTE MANIERI, EMILY SIRABELLA, ADELANTE GIANNI MATTERA,  UMBERTO LUCIO AMORE, MAGDA KISMET, D'ISIGART, BARBARA LO FERMO E YLENIA PILATO

Chi meglio di un pittore, di uno scultore e di un poeta, oggi, può trovare all’interno della sua sensibilità e della sua fantasia motivi originali capaci di tradurre il bisogno di pace in una immagine concreta? Ogni giorno si profilano di nuovo all’orizzonte del presente, malgrado le tragiche lezioni della storia, nuvole minacciose di violenza,  di irrazionalità, di chiusure ostinate al dialogo e alla comprensione reciproca tra persone, popolo, stati e culture. Si sentono di nuovo risuonare minacce planetarie e accendersi ideologie d’egoismo. Si vedono addirittura uomini combattere contro la loro stessa terra, contro la natura,l’aria, l’acqua, la vita… E allora ecco che, presso la Sala Sandro Pertini delle Antiche Terme Comunali di Ischia , il 15 dicembre scorso di quest’anno del Signore 2023, è stata inaugurata la mostra d’arte e poesia esplicitamente dedicate al tema della pace.

La mostra intitolata ” L’arte, messaggera di pace…”, organizzata dall’artista e curatrice Ylenia Pilato in collaborazione con il Presidente Gianni Mattera in arte Adelante della Pro Loco Isolaverde di Ischia, intende proclamare, con il lavoro degli artisti, quanto sia assurdo e folle rassegnarsi e accettare la banalità del male; per ribadire che ai conflitti, alle violenze, agli egoismi di gruppi e nazioni si può anche opporre un rifiuto; per ricordare a tutti, con l’enfasi dell’immaginazione, con il lirismo dell’emozione, con il calore dell’intelligenza,  con l’incanto della bellezza, che la guerra è assoluta negazione di ogni progresso, di ogni futuro. Si sa che nulla in fondo è  più apparentemente retorico di un’esortazione di tipo etico. Ma si sa anche che il numero fa la forza, e che è importante richiamare alla coscienza di quante più persone possibili in ogni momento, con ogni mezzo, con ogni suggestione,  il fatto che le centinaia di conflitti non dichiarati, di guerre ” dimenticate” sotto ogni latitudine del pianeta sono oggi una vera ferita,  aperta nel corpo dell’umanità,  sono una bomba terribile innescata nel quotidiano a minacciare direttamente ognuno di noi, i nostri cari, il nostro prossimo… Ecco il perché di questa mostra, spiega la curatrice Ylenia:” sappiamo che c’è un nesso importante, un’interazione precisa tra le ragioni della creatività,  della fantasia, della suggestione liricia e quelle dell’immaginario collettivo.

Ho chiesto ai pittori e ai poeti di testimoniare in favore della pace, esprimendosi con opere e lavori rivolti a questo tema, per rievocare tramite le loro suggestioni la questione della pace di fronte al pubblico che ha presenziato al vernissage e che visiterà la mostra nei giorni successivi. Per me è un segno concreto. La necessità della pace va costantemente richiamata, proclamata con il massimo di forza possibile contro l’assopimento delle coscienze. Violenza e guerra non sono la risposta ai problemi, ma sono il problema. Contro la guerra dichiariamo la pace! La cultura intesa come poesia, prosa e immagine, è un potente tramite attraverso il quale veicolare valori di grande spessore”, conclude la curatrice ed artista Ylenia. L’opinione pubblica, ammirando le opere esposte presso la sala Sandro Pertini delle Antiche Terme Comunali, viene sensibilizzata sul tema della pace, della giustizia,  della nonviolenza,  della libertà,  dei diritti umani e della solidarietà nelle sue svariate espressioni. I talenti degli artisti in mostra così vengono valorizzati, con il fine di costruire e di vivere momenti di unione, di comunione nello scambio di idee costruttive e virtuose per una seria e duratura divulgazione di un messaggio di pace utile a tutta la comunità.

In mostra ci sono le opere di ventidue artisti e scrittori: Vito Patalano, Rania Andon, Salvatore Fusco, Ambrogio Castaldi, Enrica Soligon, Cristina Zangaro, Gino Ciriminna, Fermina Migliaccio, Kremisy Mario De Maio, Anna Lamonaca, Paolo May, Clementina Petroni,  Anna Barone, Carla Lauro, Celeste Manieri, Emily Sirabella, Adelante Gianni Mattera,  Umberto Lucio Amore, Magda Kismet, D’IsiGart, Barbara Lo Fermo e Ylenia Pilato. La mostra invita a riflettere sulla profonda differenza che intercorre tra il semplice concludersi della fase armata di un conflitto e l’instaurarsi di una vera e propria condizione di pace, attraverso una selezione di opere, alcune delle quali rimandano a guerre del nostro tempo, seguendo una riflessione sul potere e il significato delle immagini che hanno un forte impatto visivo, come l’opera dell’artista palestinese Rania Andon. C’è chi ci porta fin sull’attuale fronte del conflitto come l’artista Salvatore Fusco che denuncia la guerra ritraendo momenti intrappolati in una drammatica tragedia umanitaria. Altre opere si aprono alla speranza verso un mondo nuovo, come lo si percepisce nelle opere dell’artista Cristina Zangaro. Un cuore rosso pulsante d’amore per la nuova terra, una donna che ha tra le mani un cuore pronto a far germogliare una nuova vegetazione e un’opera in stile Picasso che ritrae due figure in perfetta sintonia tra di loro, che trasmettono un messaggio di pace e di amore. Nell’ opera dell’artista Fermina Migliaccio vengono raffigurati volti di bambini colti con il sorriso sulle labbra pieno di speranza verso il futuro.

La mostra” L’arte ,messaggera di pace…”  vuole anche aiutare a vedere la guerra con gli occhi dei bambini, per comprenderne le difficoltà e le sofferenze subite, ascoltando coloro che ne sono le prime e più innocenti vittime. Comprendiamo che si instaura, attraverso l’arte, una sorta di  dialogo volto a costruire la pace, ribadendo la sacralità della vita. Viene lanciato così un messaggio di pace costruito a più mani lungo un percorso espositivo che sensibilizza la connessione di popoli e culture. La guerra è la causa diretta della fame. In tutto il mondo incombe una carestia devastante, aggravata appunto dalle guerre. Nelle opere dell’artista Ambrogio Castaldi cogliamo proprio l’aspetto della fame del mondo che genera povertà e tristezza. Nell’opera dell’artista Enrica Soligon denominata ” Spari di fiori” cogliamo un forte messaggio di speranza. Quasi ad immaginare un mondo di cannoni caricati a corolle, capaci di sparare note musicali che fanno fiorire gli accordi per una ballata di pace. Un sogno tanto benefico quanto ingenuo dato che le armi restano un business senza confini e i conflitti lacerano ancora il mondo, generando dolore, lacrime e morte. Eppure non manca il  sognare un mondo migliore. L’artista Magda Kismet ha presentato alla mostra alcune opere che raffigurano degli angeli che sparano fiori dal loro arco di frecce. Non saranno i fiori a fermare i conflitti senza fine, ma è pur vero che la cultura della pace cresce piano, seminata con instancabile pazienza da parole e gesti credibili, capaci di generare nuove visioni del mondo, come l’opera dell’artista Anna Lamonaca che raffigura l’amore di una madre per il figlio, un amore che non viene calpestato dalle guerre, forte e che dura in eterno.

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Nell’opera dell’artista Gino Ciriminna l’amicizia sociale è qualcosa che riguarda l’intera umanità.  Solo coltivando questo modo di relazionarci renderemo possibile l’amicizia che non esclude nessuno e la fraternità aperta a tutti. Per camminare verso la fraternità universale, occorre rendersi conto di quanto vale un essere umano, quanto vale una persona, sempre e in qualunque situazione. C’è una comprensione del comandamento dell’amore in un orizzonte sociale universale che viene percepito nei versi della poetessa Barbara Lo Fermo che ha esposto il suo scritto intitolato ” L’orizzonte della pace”. Come diceva Nelson Mandela:” la pace è un sogno, può diventare realtà,  ma bisogna essere capaci di sognare”. Dell’artista Anna Barone colpisce l’opera raffigurante due cavalli che si abbracciano tra di loro, per trasmettere al visitatore un messaggio di amore e di pace verso il creato. Di forte impatto anche l’opera dell’artista Clementina Petroni raffigurante l’albero della vita, un bel tributo al dono più importante che abbiamo. Intorno all’albero della vita danzano variopinte figure in un girotondo di pace. Non passa inosservato il Che Guevara dell’artista Adelante Gianni Mattera, simbolo rivoluzionario presente in ogni luogo, ovunque ci sia una giusta causa da difendere. Molto apprezzata la scultura dell’artista Paolo May, raffigurante una fontana impreziosita da piccole mattonelle  in ceramica color arcobaleno, dove nascono piante profumate di nuova vita. L’artista Kremisy Mario De Maio ha raffigurato una bomba circondata dal simbolo icona della pace, in simbolo di protesta contro gli armamenti nucleari. La poetessa Carla Lauro ha partecipato con due componimenti : “Vuless” e ” A’ pace” , entrambi scritti in lingua napoletana, che lanciano un messaggio di pace, affinché su tutta la terra possa regnare tanta serenità. 

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Ammirando la mostra colpisce l’opera dell’artista Emily Sirabella intitolata ” Women’s Circle”. L’artista immagina un mondo senza guerre, massacri e femminicidi. Raffigura tante donne diverse tra di loro riunite in posizione seduta attorno alla terra unite a tessere insieme una rete invisibile di amore e di rispetto. Rispetto per ogni diversità. Essere diversi vuol dire sentirsi liberi e un mondo libero è un mondo di pace. L’artista Ylenia Pilato raffigura nella sua opera denominata “l’angelo della pace” proprio un angelo, la forma visibile del Dio invisibile, puro spirito che accoglie le creature della terra sotto la sua protezione. La poesia dello scrittore Umberto Lucio Amore esposta alla mostra è intitolata ” L’idra”. Il lettore,  nello strazio del linguaggio crudo e profondo, è come se vivesse l’orrore della guerra, dove ogni conflitto è sinonimo di tragicità,  morte , sofferenze e patimenti. Apprezzata anche l’opera dell’artista Celeste Manieri. Il dettaglio della libellula portatrice di pace cattura lo sguardo dei visitatori come una calamita. Originale la composizione, dove al centro spicca un Cristo in croce. Quasi a lanciare un messaggio universale, di porre fine ad ogni crocifissione, ogni azione malvagia ed ingiusta. Molto pertinente al tema della mostra anche l’opera dell’artista Vito Patalano, il quale ha raffigurato un bambino di spalle che guarda  alla finestra con i vetri bagnati di pioggia, intesa come lacrime per le brutture della guerra che si vive la’ fuori. Un’opera dal forte impatto visivo, che invita  tutti a riflettere sulla distruzione anche psicologica che provoca la guerra.

Concludendo, viene da porsi:” come costruire la pace? Come sognarla per farla crescere?” La mostra ” L’arte, messaggera di pace…” è una sorta di appello che si rivolge a ogni persona che abita questo pianeta mettendo al centro il dialogo con tutti riguardo alla nostra casa comune. Tutte le opere in esposizione sono dedicate all’umanità, portando un messaggio di pace, di armonia universale e anche di realismo e di attenzione alle insidie della società e dei tempi difficili che stiamo vivendo.  C’è una connessione tra cultura e difesa della pace, introducendo la necessità di curare l’animo per coltivare la pace. La pace non è soltanto il contrario di guerra, assenza di guerre. Comporta la capacità di armonia dell’uomo con sé stesso, con gli altri e con la natura. L’anelito della pace è antico come l’uomo: non si può vivere senza la pace, non c’è vita, degna di questo nome, senza pace. Ed ecco che gli artisti si sono confrontati con il tema proposto, ora per denunciare la violazione,  ora per sostenere il desiderio dell’umanità,  ora per ammonire a non ripetere più i tragici errori del passato,  ora, infine, per dare voce a una speranza eterna. La curatrice ed artista Ylenia così conclude:” molto spesso un accento cristiano pervade o accompagna le opere presentate alla mostra. Trapela un richiamo al sacro, come massima dimensione spirituale,  per custodire intatto il valore universale della pace. Così il concetto della pace viene espresso sulle tele di noi artisti per esprimere completamente la nostra condanna alla guerra. L’obiettivo rimane quello di promuovere una cultura di pace, al fine di porsi in ascolto del mondo che ci circonda. Che la pace sia davvero con tutti noi in questo Natale”. La mostra, ad ingresso gratuito, durerà fino al 29 dicembre 2023 e sarà visitabile presso le Antiche Terme comunali di Ischia nei seguenti giorni ed orari: dal lunedì al sabato dalle 9.00 alle 13.00 e il martedì e il giovedì pomeriggio anche dalle 16.00 alle 19.00. 

Fotoricerca di Giovan Giuseppe Lubrano Fotoreporter

Collaborazione: Ylenia Pilato

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