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DIMAGRIRE E’ FACILE, PERDERE GRASSO E’ DIFFICILE

Molte donne per dimagrire fanno ore e ore di lavoro aerobico che le farà apparire sempre più piatte e flaccide. Avete mai visto un maratoneta tonico o muscoloso? Il centometrista, lo sprinter, si che lo è!

 

Ottimo  l’alternanza di due giorni di dieta vegana, due di dieta vegetariana, due di dieta Mediterranea e uno con carboidrati fino alle undici e poi solo proteine, verdure e insalata

Le diete, i cibi privi di nutrienti e uno stress eccessivo rallentano il metabolismo anziché accelerarlo. Ingrassare, convivere con una costante sensazione di malessere generale e persino ammalarsi di una malattia cronica sono tutti meccanismi cui il corpo ricorre per far fronte alle nostre azioni o all’ambiente in cui viviamo. La vostra pancia o il vostro sedere potrebbero essere più grossi di quanto dovrebbero a causa dell’ecosistema ambientale, emotivo e biochimico in cui sono inseriti

Non rallentiamo il nostro metabolismo

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Una ragione per cui le diete croniche rallentano il metabolismo è che riducono il corpo alla fame. Questo sottopone a una sollecitazione eccessiva le ghiandole surrenali, le quali a loro volta inducono nell’organismo una serie di reazioni chimiche che bloccano la normale produzione dell’ormone tiroideo necessario alla combustione dei grassi (triiodotironina, o T3) e fanno invece aumentare la produzione di un tipo di ormone tiroideo diverso che favorisce l’immagazzinamento del grasso (triiodotironina inversa, o RT3).  Di conseguenza, l’ormone T3 non riesce a entrare e a bruciare il grasso come dovrebbe. L’RT3 è un ormone indispensabile. Se non l’avessimo, dovremmo mangiare ogni due ore, altrimenti moriremmo. E’ secreto per comunicare all’organismo di non bruciare troppo in fretta quelle 500 calorie fornite dalla colazione o dal pranzo. Dice al corpo: «Attenzione, potrebbero essere le uniche che ti arrivano». Oppure: «Non bruciare tutto il pranzo subito, potresti non avere più niente con cui sostentarti fino alle due del pomeriggio di domani!» È un po’ come se vi dicessero che avete a disposizione quattro tazze di riso e due di fagioli per un mese. Ovviamente, razionereste quel cibo in modo da poter sopravvivere, non lo mangereste tutto il primo giorno. Questo è ciò che «vede» l’RT3 quando siete troppo stressati e non mangiate abbastanza: quattro tazze di riso e due di fagioli. Quando produce troppa RT3, l’organismo comincia a immagaz-zinare grasso anziché bruciarlo, anche se ne abbiamo già una bella scorta. Come abbiamo visto l’RT3 si comporta con la T3 come un portiere davanti alla porta. Il vostro cervello, però, registra la presenza di una grande quantità di ormoni tiroidei, non importa di che tipo, e ne riduce la produzione in generale. Al che il vostro metabolismo rallenta e cominciate a immagazzinare tutto ciò che mangiate, anche i cibi sani, sotto forma di grasso. L’unico sistema per invertire questo processo è ridare una bella spinta al metabolismo, e il modo migliore per farlo è liberarsi delle vecchie ed errate convinzioni in materia di cibo e allenarsi.

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Con gli estrogeni il bestiame ingrassa in poco tempo.

Le donne che, senza necessità, prendono la pillola contraccettiva o per la terapia sostitutiva ormonale, involontariamente sabotano i loro sogni di dimagrire. Queste pillole aumentano i livelli di estrogeni e contemporaneamente abbassano i livelli di testosterone. Qualsiasi atleta può dirvi che si tratta di un modo rapido per diventare grassi e gonfi. Bruciare grasso diventa difficile o impossibile quando non si ha testosterone per conservare la massa muscolare e mobilitare il grasso e si hanno invece molti estrogeni per aumentare i depositi di grasso.
Ricordiamo che molti allevatori danno gli estrogeni al bestiame per farlo ingrassare. Non esistono body builder o altro atleta che userebbe gli estrogeni, ben sapendo che si tratta del modo più efficace per diventare grasso e gonfio. Per le donne che usano estrogeni e hanno naturalmente un basso livello di testosterone, eliminare il grasso diventa quasi impossibile e, per chi si allena, è difficile conservare la massa muscolare acquisita. Le donne in menopausa farebbero bene a mantenere alti i livelli di testosterone. Infatti, molte donne mostrano chiari benefici assumendo il “DHEA” e 4-andro-stenediolo, che agiscono da precursori del testosterone. Comunque da qualche tempo molti medici prescrivono basse dosi di testosterone, alle donne come parte del programma di ringiovanimento e antinvecchiamento.

I pesi innalzando il metabolismo rendono più tonici e definiti.

Allenarsi con i pesi durante la dieta è probabilmente il miglior metodo per innalzare il metabolismo, anche per molte ore dopo l’allenamento, preservando la massa magra. Non sempre le donne sono d’accordo, ma dicono poi che vorrebbero un fisico tonico e definito. Che cosa fanno normalmente per ottenere ciò?  Fanno ore e ore di lavoro aerobico che le farà apparire sempre più piatte e flaccide. Avete mai visto un maratoneta tonico o muscoloso? Il velocista si che lo è! Le donne che temono di mettere troppi muscoli si sbagliano di grosso. Non saranno di certo poche serie con i pesi che trasformeranno una donna in una body builder che partecipa al Miss Olympia. Anche volendolo, le donne non hanno la genetica per diventare grosse come un uomo. Le body builder che lo diventano assumono grandi quantità di steroidi anabolizzanti.  

Per dimagrire perdiamo grasso non muscoli.

Puntiamo quindi a perdere grasso non peso, un concetto ovvio ma troppo spesso ignorato anche da molti addetti ai lavori. Oltre alla dieta, allenandosi con i pesi, kettlebell, ginnastica funzionale, ecc. si potrebbe eseguire l’allenamento a stazioni o a circuito e a fine seduta di 30’ alternare tra tapis, ellittico, bike, ecc. Per i più allenati consigliamo una seduta tipo l’interval training. Ecco come si fa: scegliere i primi due muscoli da allenare, per esempio gambe e petto e allenarli uno di seguito l’altro e senza riposo alcuno, per 3-4 serie di 12-15 ripetizioni per esercizio e poi allenare altri due gruppi. Metodo che sembra indurre anche un dimagrimento localizzato.Quindi uso dei pesi, controllo dei carboidrati rigorosamente integrali, assunzione proteica mirata, abbondanza di frutta, verdure, ortaggi ed insalate previste dalla dieta Mediterranea. Ottimo anche l’alternanza di due giorni di dieta vegana, due di dieta vegetariana, due di dieta Mediterranea e uno con carboidrati fino alle undici e poi solo proteine e verdure e insalata.

Carboidrati nella prima parte del giorno, assunti dopo favoriscono l’accumulo di grasso.

Ricordiamo che dopo l’adolescenza, il nuovo assetto ormonale riempie i punti critici, dai fianchi in giù, specialmente per il tipo a pera. Facciamo il pieno di energia alla prima colazione assumendo i carboidrati. Ho costatato allenando centinaia di persone, che i carboidrati assunti in altri momenti della giornata favoriscono l’accumulo di grasso nella parte inferiore del corpo, su cosce e glutei, specialmente quelli assunti dopo le 16 -17. La sedentarietà e le gravidanze unite all’inattività fanno aumentare di peso. Bere un paio di bicchieri d’acqua con del limone appena svegli, ha effetto depurativo e combatte la ritenzione, si può anche aggiungere un cucchiaino di bicarbonato. Limitare i grassi e utilizzare l’olio extra vergine. Consumare a scelta, pomodori, carote, albicocche, zucca, mandorle, lievito di birra, germe di grano, alimenti ricchi di vitamine E e A che neutralizzano i radicali liberi mantenendo le cellule giovani. Esporsi quotidianamente al sole per 20-30 minuti per fare il pieno di vit D3, o supplementare se non è possibile. Col trascorrere degli anni, se diventiamo pigri o sedentari, c’è un aumento di grasso in tutto il corpo mentre i muscoli diminuiranno. Dai 30 anni ai 70 c’è un calo prestativo fino al 70% e solo il giusto metodo d’allenamento riesce a contrastarlo e il  alo del rendimento atletico, sebbene inevitabile, sarà ridotto, come mostrano le categorie degli atleti master. Non esageriamo con l’allenamento, ascoltiamo i messaggi del nostro corpo. Eventuali infortuni, non dovuti a traumi, sono da incolpare a metodi e allenamenti errati. Non abbandoniamo mai il movimento, riducendo l’apporto calorico ma non quello proteico.

 

 

 

 

 

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