CULTURA & SOCIETA'

PASSIONE PEPERONCINO, ANTONIO DI MEGLIO SI RACCONTA

Lo storico albergatore isolano ci racconta la sua devozione per la spezia più utilizzata nelle cucine di tutto il mondo

Frutto di piante originarie dell’America centrale e meridionale, il peperoncino, appartiene alla grande famiglia delle Solenacee che comprende la melanzana, la patata e il pomodoro. Utilizzato come condimento e ortaggio,ma anche per le sue proprietà officinali che non tutti conoscono.

La storia che stiamo per raccontarvi è quella della passione travolgente di Antonio Di meglio, nato ad Ischia nel Febbraio del 1934 dapprima tassista, poi conosciuto Albergatore proprietario dell’Hotel Casa di Meglio, situato a Casamicciola Terme.

Oggi si definisce un estimatore e coltivatore amatoriale di peperoncino, rimasto affascinato da questa spezia saporita circa venti anni fa.

Parlare con lui è un farsi inondare da un mare di sapere, con una piccantezza di entusiasmo e di ammirazione per una produzione personale distintiva che dura da tanti anni e trova linfa vitale nella sterminata varietà di questi prodotti, fonte quotidiana di vere e proprie sorprese, come lui stesso ci racconta, assieme alla compagna di vita, Franca Palombini che l’ha sempre supportato nel suo mondo avvincente e prelibato.

Antonio, in quale periodo della sua vita comincia questa interminabile passione per il peperoncino?

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La mia grande passione, comincia appena decido di smettere il lavoro in albergo appena raggiunta l’età della pensione. Prima di allora, amavo particolarmente il cibo piccante, gli aromi e i sapori variegati, mi hanno colpito a tal punto di volerli poi ritrovare anche a casa. Mi sono imbattuto così nella coltivazione a livello amatoriale. Confesso che nonostante i molti anni che li semino amorevolmente, lo stupore ad ogni fioritura è immutato. Hanno fiori bellissimi e colorati  che catturano sguardo e ammirazione, per non parlare dei sapori che ogni stagione hanno il potere di conquistare i palati più raffinati!

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La coltivazione prevede solo una qualità di peperoncino o più di una?

Ho scelto di coltivarne circa tredici, quattordici tipologie tra cui l’Habanero, molto aromatico e rinomato. Col passare del tempo, ho imparato che ogni pianta ha un suo percorso e richiede attenzioni diverse. La gratificazione nel momento della raccolta mi regala molte soddisfazioni.

Una delle principali difficoltà nel mondo dei peperoncini piccanti è la stabilità della piccantezza delle nuove varietà, che spesso sono il risultato di esperimenti del tutto casuali, proprio per questo ogni anno mi sorprendo con orgoglio. Gli aromi sono unici e molto graditi a tutti coloro che hanno il piacere di assaggiarli.

La procedura di essiccazione è molto complicata?

Comincio a piantare i semi dei miei peperoncini verso Febbraio, ad Agosto effettuo la mia piccola raccolta e procedo con l’essiccazione grazie ad un macchinario, la durata è circa 24 ore per ottenere il risultato. Poi, alcuni vengono tenuti all’interno di alcune scatole e altri vengono macinati per raggiungere la consistenza adatta per vari tipi di ricette. Inserisco la mia spezia anche nell’olio per renderlo aromatico. Il profumo che emana non ha prezzo!

Per quale motivo ha tenuto la sua passione solo in forma “familiare” e non commerciale?

La mia passione nasce come un sentimento. E come tale,  non ha intenti economici. Io e la mia compagna Franca oltre ad assaporare i nostri peperoncini, siamo spesso propensi nel fare i regali ai nostri amici e parenti. Lo consideriamo un omaggio realizzato per loro e vedere la felicità nel momento dell’assaggio, mi inorgoglisce.

Lei oggi riesce a mangiare un piatto senza questa spezia preziosa?

Il peperoncino si ama o si odia. Chi comincia a mangiarlo e ad apprezzarlo, presto ne diventa ‘dipendente’, non può più farne a meno. Un piatto senza il suo peperoncino preferito non sa più di niente…e poi si sa che fa bene alla salute!

Lei può consigliare ai lettori un piatto tipico ischitano arricchito dal questo aroma?

Certo! Il piatto che mi sento di consigliare è il coniglio all’ischitana. Con l’aggiunta di una punta piccante la ricetta raggiunge l’intensità gustosa per una pietanza nostrana senza paragoni.

Questo è l’esempio di una passione agricola in evoluzione nata dalla motivazione buongustaia. Quello che oggi è una novità, domani sarà la tradizione.

Ischia è ricca di coltivatori amatoriali che man mano scopriremo, per far sì che venga avvalorato il concetto della passione contadina autentica all’interno delle famiglie Isolane.

L’ orto di casa diventerà la vera pizzicheria a portata di mano!

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