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Ischia alla “Ribalta” conquista la Grande Mela

Di Vini e Sapori

Di Malinda Sassu                          

Foto by Robert Payes/Stiff Shots

C’è chi sogna in bianco e nero, c’è chi sogna a colori e c’è chi a Ischia, invece, sogna a stelle e strisce. Soprattutto c’è chi, dal giallo “Limoneto” si ritrova catapultato tra tinte sfavillanti e luci dai mille colori. In realtà, sono solo tre quelli che porta nel cuore, il bianco, il rosso e il verde; i colori della nostra bandiera e, guarda caso, gli stessi di ingredienti semplici come farina e mozzarella, pomodoro e basilico. I colori di un’eccellenza che più italiana non si può, la pizza. I colori che lo hanno reso famoso a Ischia ma che, per una sera, lo hanno portato alla Ribalta, nel cuore della metropoli più affascinante del mondo, New York. È andato in America Ivano Veccia, l’ha conquistata e se n’è tornato perché “Ischia è sempre Ischia” e, nonostante le allettanti proposte di lavoro, così lontano dalla sua Isola dice che non ci vivrebbe mai. Ma è stata una grande serata quella del 2 dicembre a Union Square, di quelle da non dimenticare, tutta da sognare e tutta da raccontare. Vuoi mettere che per una sera ti ritrovi a lavorare come protagonista nella pizzeria più famosa della Grande Mela? E al fianco di un guru della pizza napoletana a New York come Pasquale Cozzolino? Quattro mani, due paesi e un grande evento, “4 Hands on Pizza”: una vera e propria sfida con sé stesso che Ivano Veccia ha accettato dopo la telefonata alle 4 di mattina di chef Cozzolino. Quando un personaggio così importante ti chiama non puoi non rispondere e, nonostante la paura del volo, Ivano vola in America e diventa ambasciatore di un’eccellenza gastronomica tutta italiana. Ma con Ischia nel cuore e nei piatti. “Conoscevo New York da turista ma a fare le pizze è stata la mia prima volta” racconta Ivano “Lo stile newyorkese vuole la pizza più bassa e più fragrante, agli americani piace così ma io l’ho fatta secondo il mio stile e secondo il mio impasto. Ed è piaciuta! L’approccio e il riscontro del pubblico è stato grandioso”. Alta e con cornicione gonfio, di quelli che si definiscono a canotto, le pizze di Ivano sono l’orgoglio del Limoneto di Forio e dell’Isola tutta, in un susseguirsi di profumi e sapori, tutti ischitani e rigorosamente a Km 0, al massimo solo materie prime dal resto della Campania. Eccellenze gastronomiche che hanno conquistato i palati esigenti della clientela di Chef Cozzolino, patron di Ribalta, il tempio newyorkese della pizza napoletana frequentato da VIP e amanti della vera cucina partenopea. Il locale trendy dello chef salito agli onori della cronaca per aver perso 50 kg mangiando pizza tutti i giorni e che, con Rosario Procino, l’ingegnere ex manager della Barilla, ha dato vita ad un vero e proprio punto di riferimento nel mondo della ristorazione newyorkese. E qui non si mangia solamente, ci si diverte e si tifa Napoli, visto che il Ribalta è anche sede del Napoli Club NY. Il posto perfetto per un tifoso come Ivano e così, ecco che accanto alla classica e amata Margherita, arrivano da Forio le due proposte “made in Ischia” del Maestro Veccia, inconsuete ma equilibrate negli assaggi e nel gusto. Pizze che hanno fatto onore all’Isola e all’Italia tutta, sapientemente abbinate ai vini delle Cantine Pietratorcia. Coadiuvato dal prezioso aiuto di Gianluca Castagliuolo, chef di Pietratorcia al Porto, Ivano Veccia ha proposto due cavalli di battaglia, due pizze d’autore che non puoi non definire l’oro del Limoneto. Crema di patate, baccalà rigorosamente cotto nel suo olio a bassa temperatura per 3 ore e zeste di limone: un concerto di mare e di terra, quella ischitana, tipicità e territorio mitigati dalla freschezza e dai toni floreali del Vigne di Chignole delle Cantine Pietratorcia. Mentre la morbidezza speziata del Janno Piro ha fatto compagnia al seducente profumo di porcini, speck e delicate scaglie di parmigiano, nella seconda proposta made by Veccia. Dai profumi di salsedine a quelli del sottobosco, passando tra vigneti e storia dell’isola, condito da tanta allegria ed entusiasmo. Che la pizza fosse amata e apprezzata negli Stati Uniti è cosa nota ma fa ancora più piacere sapere che, oltre agli americani presenti, erano tanti anche gli ischitani residenti a New York, accorsi a rendere omaggio ad una serata riuscitissima. “È stato come sentirsi a casa” racconta Ivano Veccia “erano tanti gli ischitani che da tempo lavorano lì, chi fa il ristoratore, chi fa il manager; pensa, c’era anche chi, durante le vacanze, è venuta a mangiare al Limoneto e già ci conosceva. E alla fine della serata ho fatto anche il DJ”. Pensa te, maestro di pizza e di musica, la passione e la bravura di Ivano Veccia sono note anche al popolo delle magiche serate ischitane nei night. Ma lui rimane così, timido e modesto, contento di aver sognato a stelle e strisce e di essere ambasciatore delle eccellenze ischitane nel mondo. Infatti, non è finita qui ma è meglio non raccontarla tutta, un po’ di scaramanzia non guasta e porta bene. Rimane il racconto di New York che chiama e dell’Isola che risponde con uno dei suoi figli migliori. Le magiche atmosfere della Big Apple e l’importanza di un locale così rinomato nel mondo hanno fatto il resto.

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