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Più lavori per tutti, Giosi & co. spenderanno altri due milioni di euro

DI GAETANO FERRANDINO

ISCHIA – Un consiglio comunale decisamente sui generis, sotto molteplici punti di vista. In primis per l’orario di inizio: ore 17.40, appena dieci minuti di ritardo rispetto a quanto era stato prefissato nella convocazione. Roba da commuoversi, da rimanere assolutamente allibiti ed esterrefatti. Le sorprese al pronti via non mancano e ci saranno anche in corso d’opera. A presiedere la seduta c’è Salvatore Mazzella, che si accomoda sulla poltrona abitualmente riservata al presidente del civico consesso. Gianluca Trani è infatti assente per motivi personali. Risulterà assente per l’intera durata dei lavori il consigliere Vincenzo Zabatta mentre a metà dell’opera riecco nuovamente nella sala consiliare Luigi Mollo. Nelle vesti di segretario comunale, ma questa ormai non è più una sorpresa o un’eccezione, ancora una volta Lello Montuori. Dopo l’appello, c’è stata anche l’occasione per comunicare ai presenti i nomi della terna che comporrà il nuovo collegio dei revisori dei conti, che sarà formato dal presidente Luigi Maiorano (classe 1965, Battipaglia) e da Salvatore Canzano (classe 1950, Caserta) e Piero Carolini (classe 1968, Piano di Sorrento).

L’argomento più sentito alla vigilia, quello cioè relativo alla variazione di bilancio, ha visto ancora una volta su due fronti decisamente contrapposti la maggioranza (rappresentata dal vicesindaco Enzo Ferrandino, stante la perpetua assenza tra i banchi del consiglio del primo cittadino Giosi Ferrandino) e la minoranza, anche se chi si aspettava un clima da vera e propria “guerra” è rimasto un po’ deluso, soprattutto per la celerità con cui la tematica comunque delicata è filata via. A prendere la parola in prima battuta è stato proprio il vicesindaco che si è spinto nel dettaglio spiegando in maniera minuziosa ed analitica quelli che sono una serie di investimenti che l’ente pubblico andrà a sostenere. Enzo Ferrandino, entrando nello specifico, ha sottolineato che si è deciso di cambiare strategia e di indirizzarsi su una serie di opere pubbliche che hanno attinenza con il rifacimento di diverse strade del territorio, ma anche la ristrutturazione del pontile che conduce al Castello Aragonese e tre campetti playground da mettere a disposizione dei più giovani. Il totale degli investimenti, come peraltro ampiamente riportato nei giorni scorsi, si aggira attorno ai due milioni di euro.  Con mutui da stipulare, però, per riuscire ad entrare in possesso delle risorse necessarie, ed il particolare come capirete di qui a breve è certo di quelli tutt’altro che trascurabili.

Perché è stato a quel punto che è iniziato l’ennesimo duello, ormai un “must” immancabile di ogni consiglio comunale, con Carmine Bernardo. Il consigliere di minoranza ha preso la parola e subito si è detto perplesso sulla necessità di incrementare alcuni capitoli di spesa e sul fatto che si vada a indebitare ulteriormente l’ente pubblico con notevole pregiudizio per le generazioni future e con il rischio di non poter mai diminuire la pressione fiscale. “Alcuni interventi – ha detto con garbo ma nel contempo con piglio deciso Bernardo – sono la prova dell’incapacità di questa amministrazione e mi riferisco in particolare alla vicenda di Piazza degli Eroi: abbiamo perso il finanziamento, siamo stati condannati a pagare 50.000 euro e adesso? Insomma, siamo davanti a un vero e proprio paradosso: andiamo a fare un mutuo per ovviare al fatto che non siamo stati capaci di spendere i soldi della Regione”. Sul ricorso in consiglio di Stato si accende un’altra “mischia in area di rigore” tra i due contendenti, che però si chiude nel breve volgere di un attimo e soprattutto senza lasciare vittime sul campo. Ma il consigliere di opposizione è stato critico anche sulla riqualificazione ed il recupero dell’ex mercato comunale e sul fatto che addirittura anche per 188.000 euro da investire per la ristrutturazione delle zone alte del Comune d’Ischia bisogna far ricorso all’accensione di un mutuo.

Alla fine si è passati alle dichiarazioni di voto ed alla successiva votazione. Contrari i tre della minoranza, favorevoli tutti gli altri ma attenzione con un distinguo: mentre Giorgio Balestrieri ha votato nuovamente “sì” confermando il suo riavvicinamento al sindaco Giosi Ferrandino, Gennaro Scotti si è invece astenuto facendo un salto indietro in un passato nemmeno così lontano. Ovviamente, senza dimenticare che tutto quanto ruota attorno al bilancio è, da che mondo è mondo, voto politico e dunque particolarmente indicativo.

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