CULTURA & SOCIETA'

LE STORIE DI SANDRA PER RITA “E FAEL”

Per la dolce Rita le parole sono venute così in modo naturale, quasi come se non avessi bisogno di ricordare. Si, Rita è stata una delle donne più care dei nostri vicoli. Una bella donna sorridente che non si è mai sposata e che ha amato i nipoti al punto da riempirsi la vita. Rita era figlia di Raffaella (Fael) e Ciro (Girotto) Di Meglio, e viveva a Via Bighelli in una casa a pian terreno sempre ben tenuta e sistemata, insieme a suo fratello Giuseppe che faceva il pescatore. Erano sei figli, Antonietta (Ndunetta), Rosa (Rusina),Francesco (detto Ciccio), Giuseppe e Raffaele. Antonietta da sposata emigrò in America, e Rosa a Napoli, mentre gli altri sono rimasti a Ischia.Purtroppo Francesco (Ciccio) che è il papà di Ciro, da tutti conosciuto come Ciro delle ambulanze e di altre due ragazze, morì in un incidente nel porto d’Ischia mentre con la sua barca voleva andare a pescare. Quando andavo da Rita che nel pomeriggio avanzato si affacciava alla finestrella per guardare se tornava suo fratello dal mare, per me era così bello e gratificante. Lei mi diceva che ero brava, studiosa, bella, e io sentivo l’autostima a mille. Poi mi raccontava spesso di tutti i nipoti tanto amati, e io di questi, ricordo bene Giovanna Manzo una dei cinque figli di Rosina, che come me è rimasta legata a quei posti dove siamo state felici. Mi faceva vedere le loro foto ed era così orgogliosa, che ogni volta tratteneva a fatica lacrime di gioia. Ricordo che Cirotto figlio di Antonietta, intorno agli anni settanta venne in vacanza dall’America e fu subito un amicone di tutti. Cercò di insegnare a tutti il calcio americano, il Baseball e stava tanto con i nostri ragazzi compreso il mio prezioso segretario Peppe Maisto. 

Ricordo che Giuseppe era appassionato di calcio e tifava per il Napoli. Andava spesso a vedere la partita allo stadio perché riusciva anche ad andare a casa di sua sorella Rosina e uno dei suoi figli lo andava a prendere e lo riaccompagnava al porto per tornare a Ischia. Rita era una donna dai buoni sentimenti e certe sere d’estate passando per via Bighelli, mi fermavo un poco e lei mi raccontava tante cose del passato dei nostri vicoli, mi faceva vedere i panni puliti e sistemati pronti per suo fratello Giuseppe che tornava dal mare e mi offriva sempre qualcosa di dolce sapendo che sono golosa. La mia amica Gina Piro ricorda che spesso sua madre e sua zia Rosaria andavano da Rita e sferruzzavano felici intorno al tavolo. Cara Rita, ho voluto scrivere anche per te perché fai parte di una di quelle donne che mi ha vista crescere e mi ha voluta bene, e ogni volta il 22 maggio, che andavo a San Pietro a benedire le rose di Santa Rita, al ritorno passavo da te per dartene una e tu mi dicevi: “Sandra a Rita che bel pensiero hai avuto, grazie” e faceva quel sorriso di chi è buona e affettuosa. Grazie per i momenti che mi hai fatto vivere nella tua casa e spero che tu sia in un dolce posto insieme ai tuoi fratelli. Ringrazio Concetta la moglie di Ciro Di Meglio, Francesca la nipote dello stesso Ciro per le belle foto, e Peppe Maisto e Gina Piro per aver condiviso con me gli stessi ricordi.

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