Ischia cambia volto: cresce il turismo internazionale, calano i mercati tradizionali
Il presidente dell’Associazione Albergatori Isolaverde, Nicola Lombardi,analizza l'andamento turistico dell'isola: una Pasqua con presenze in calo, ma segnali positivi per maggio e giugno, grazie all'interesse crescente di turisti internazionali

di Francesco di Meglio
La Pasqua 2025 a Ischia sembra lasciare un sapore agrodolce. Nonostante le bellezze dell’isola e il meteo favorevole, i numeri delle presenze sono molto più contenuti rispetto alle aspettative e ai livelli raggiunti negli anni scorsi. Un avvio di stagione più timido, che però non preoccupa gli operatori del settore. Il vero segnale di svolta arriva guardando al futuro prossimo: maggio e giugno si preannunciano mesi vivaci, trainati da una forte ripresa del turismo internazionale.
A scegliere l’isola verde sono sempre più americani, francesi, inglesi, attratti da un’offerta che coniuga natura, benessere, tradizione e alta cucina. Ischia, infatti, continua a rafforzare il suo posizionamento come destinazione esperienziale e autentica, lontana dal turismo mordi e fuggi, capace di affascinare una clientela curiosa e attenta alla qualità. Tra spiagge vulcaniche, parchi termali, trekking tra i sentieri panoramici, piatti della tradizione e sei chef stellati, l’isola si racconta con orgoglio e si prepara a una stagione che promette grandi soddisfazioni.
Ne parliamo con il Presidente dell’Associazione Albergatori Isolaverde, Nicola Lombardi che fa il punto sulla situazione, racconta come sta cambiando il volto del turismo a Ischia, e lancia un messaggio di ottimismo e accoglienza per la primavera ormai sbocciata.
- Presidente, come si presenta l’andamento turistico dell’isola per questa primavera?
«Dopo un inverno di preparativi e investimenti, possiamo finalmente dire che la stagione è partita con segnali positivi. Le prenotazioni per la primavera sono incoraggianti. C’è un po’ di incertezza nel periodo pasquale, come capita spesso, ma i numeri ci fanno ben sperare per i mesi successivi. Ciò che colpisce è il cambiamento nel profilo dei nostri visitatori: cresce l’interesse da parte della clientela internazionale, in particolare americana, francese e inglese, attratta dalla ricchezza e dalla varietà dell’offerta ischitana. Stiamo notando invece un calo in alcuni mercati tradizionali, ma il bilancio complessivo resta positivo».
- Presidente, come ci spiega quest’anno l’isolaavrà una flessione nelle presenze turistiche durante la Pasqua, ma ci sono ottimi segnali per i mesi di maggio e giugno. In base ai dati che avete a disposizione, come sta cambiando il profilo dei turisti che scelgono Ischia? Cosa ci dicono i numeri in termini di qualità delle presenze e dei flussi internazionali?
«I dati di quest’anno sono sicuramente indicativi di un cambiamento in corso. Sebbene la Pasqua non abbia registrato il boom di presenze che ci si aspettava, i numeri a livello internazionale sono promettenti per i prossimi mesi. Stiamo assistendo a un evidente cambio di profilo dei turisti che scelgono l’isola di Ischia. Se, da un lato, abbiamo visto una flessione nelle presenze dai mercati tradizionali italiani e tedesco, dall’altro, cresce l’interesse da parte di turisti internazionali. Questo non è solo un cambiamento demografico, ma anche un segnale della qualità della domanda. I turisti internazionali sono sempre più interessati a esperienze autentiche e su misura, a partire dal benessere legato alle terme e alle attività all’aria aperta, come il trekking e la visita dei nostri paesaggi mozzafiato. Inoltre, c’è una crescente attenzione per l’enogastronomia, con molti visitatori che vengono attratti dalla nostra cucina che è veramente straordinaria e di altissima qualità, che celebra i prodotti locali. Questi turisti sono disposti a spendere di più per vivere esperienze di alto livello, cercando non solo la bellezza naturale, ma anche l’autenticità delle tradizioni locali.I numeri ci dicono che, pur con qualche flessione in alcuni settori, l’isola sta evolvendo verso un turismo sempre più di qualità, meno “mordi e fuggi” e più focalizzato su soggiorni con esperienze immersive. È un segno che Ischia da alcuni anni si sta preparando a diventare sempre più una meta per un turismo raffinato e attento ai dettagli».
- Cosa rende Ischia così speciale, così attrattiva agli occhi dei turisti, soprattutto stranieri?
«Ischia è un’isola che sorprende e affascina. È capace di soddisfare i desideri di ogni tipo di viaggiatore. Dove altro si può trovare una concentrazione così straordinaria di eccellenze? Pensate alla nostra cucina: che si mangi in una trattoria a 20 euro o in un ristorante stellato da 300 euro, la qualità è altissima. I prodotti della terra, freschi e autentici, raccontano la nostra identità. E non dimentichiamoci dei nostri sei chef stellati, alcuni ad Ischia e altri che lavorano nei migliori ristoranti del mondo, che ogni giorno esaltano i sapori del mare e della terra».
- Un patrimonio che va oltre il cibo?
«Esattamente. Parliamo di spiagge di sabbia dorata, come ai Maronti, dove si può pranzare con un pollo o delle uova cotte nella sabbia bollente: una tradizione antichissima, che affonda le radici nella nostra storia contadina e geotermica. Poi ci sono le terme, i parchi termali, le acque curative che attirano turisti da tutto il mondo. Senza dimenticare il mare, i sentieri per il trekking, l’artigianato, le feste popolari. Ischia è completa: è natura, cultura, benessere e sapori».
- C’è una zona dell’isola che secondo lei sta vivendo una rinascita particolare?
«Casamicciola sta davvero risplendendo. Dopo anni non semplici, oggi sta mostrando tutta la sua bellezza e la sua energia. Stanno nascendo nuove strutture, l’accoglienza è sempre straordinaria, c’è un grande entusiasmo. È un segnale forte di quanto questa isola sia viva, resiliente e pronta a offrire sempre il meglio. A proposito, desidero ringraziare di vero cuore per gli sforzi che quotidianamente profondono, nei rispettivi ruoli, il sindaco Giosi Ferrandino e il commissario straordinario Giovanni Legnini».
- Un messaggio per chi sta pensando di venire a Ischia?
«Vi aspettiamo a braccia aperte. Venite a scoprire un’isola vera, autentica, piena di meraviglie. E colgo anche l’occasione per augurare a tutti una Pasqua serena e piena di luce, a nome mio e di tutta l’Associazione Albergatori Isolaverde. Che sia un tempo di rinascita, come la nostra isola ogni primavera».
Credo che molti di quei turisti stranieri non hanno né tempo o voglia di informarsi su la situazione di imbarco da e per l’isola. Per inglesi francesi e stato uniti non è un problema visto che lo fa senza auto ma la maggior parte dei altri turisti nazionali vuole venire con la propria auto. E in questo momento fra bradisismo e offerte di trasporto maritimo non vi è una scelta conveniente per certi turisti.