CRONACA

Asilo alla Pannella, il Comune valuta la completa acquisizione

In attesa della risoluzione della vertenza sulla titolarità dell’edificio che ospita la scuola dell’infanzia e alcune classi delle elementari, l’ente ha nominato l’ingegner Benito Trani come consulente di parte

Sarà l’ingegner Benito Trani a rivestire il ruolo di consulente tecnico del Comune di Lacco Ameno nella vertenza che oppone l’ente all’Istituto delle povere figlie delle Sacre Stimmate di San Francesco, che per anni ha gestito la scuola dell’infanzia nel plesso di via Pannella.  Come qualcuno ricorderà, tra le due istituzioni è in corso da anni un contenzioso giudiziario riguardante la titolarità dell’edificio dove le suore hanno accudito generazioni di bambini del paese.

 Dopo che il giudice aveva nominato l’architetto Trione come Consulente del Tribunale, il Comune aveva presentato alcune controdeduzioni alle conclusioni del Ctu. Rallentato dal far fronte alle molteplici esigenze post-sisma, l’ente di Piazza Santa Restituta ha ritardato la presentazione di una propria relazione tecnica da opporre a quella depositata dall’architetto Trione. Adesso il Comune ha demandato all’ingegner Trani tale compito: tuttavia, oltre alla redazione di una compiuta e articolata relazione, il professionista è chiamato anche a redigere una perizia di stima del valore complessivo dell’immobile oggetto di causa. Il Comune è infatti intenzionato a vagliare la possibilità di acquisire anche la quota di proprietà demaniale dell’edificio da decenni adibito a scuola per l’infanzia: notevole sarebbe infatti il danno per l’ente nell’eventuale soccombenza in giudizio, perché potrebbe addirittura essere compromessa la destinazione d’uso dello storico asilo pubblico del paese.

Poco più di due mesi fa peraltro ebbe  luogo un incontro tra i rappresentati dell’Istituto religioso e gli esponenti dell’amministrazione Pascale, per sondare l’ipotesi di un’amichevole composizione della controversia: già in quell’occasione si parlò dell’ipotesi di acquisto da parte del Comune delle “quote” detenute dalle suore, circostanza che potrebbe chiudere una volta per tutte la vertenza tra i due enti che per decenni hanno collaborato in armonia: anche a causa delle necessità scolastiche che è chiamato a fronteggiare all’indomani del sisma che ha colpito l’isola nel 2017, il Comune ha l’esigenza di riorganizzare il plesso adibendolo a nuove e ulteriori funzioni oltre quella tradizionale di scuola per l’infanzia. Come alcuni ricorderanno, nell’autunno di due anni fa il sindaco operò la requisizione ad horas dell’intero stabile, stante l’inagibilità dell’edificio scolastico “Principe di Piemonte”, per garantire l’inizio e lo svolgimento dell’attività didattica dell’Istituto Comprensivo “Vincenzo Mennella” per l’anno scolastico che sarebbe partito dopo pochi giorni. La vertenza in atto affonda le sue radici negli anni ’70, proprio nel periodo in cui l’immobile venne costruito. Le spese di costruzione videro l’intervento dello Stato che contribuì erogando il 60% del totale, tramite apposito atto del Provveditorato alle Opere Pubbliche e dunque riservandosi una parte della proprietà dell’immobile. In seguito lo Stato subentrò nella gestione dell’attività didattica, ma le suore continuare ad usufruire di un piano dell’edificio, e il Comune riconobbe all’Istituto un pagamento di un canone annuo. Proprio in relazione a tali versamenti circa un decennio fa l’ente di Piazza Santa Restituta fu citato in giudizio per morosità. Il Tribunale ordinò il rilascio dell’immobile, ma l’esecuzione del provvedimento venne sospeso per via dell’opposizione da parte del Comune. Il successivo giudizio di merito impose la sospensione di quello d’opposizione, in quanto andava dapprima fatta definitiva luce sull’effettiva titolarità del bene, mentre in secondo grado venne confermato il verdetto che imponeva il rilascio. A nulla valse il ricorso in Cassazione, perché la circostanza della comproprietà dell’immobile non era stata fatta valere in precedenza. Ed è proprio il giudizio sulla titolarità dell’edificio che tuttora pende dinanzi la quarta sezione del Tribunale. L’incarico all’ingegner Trani prevede un compenso di complessivi euro 5.700,00 compresi iva, cassa e oneri.

Articoli Correlati

0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Pulsante per tornare all'inizio
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex