Ischia, è di nuovo allarme legionella
di Sara Mattera
Ischia. La legionella colpisce nuovamente la nostra isola. Questa volta, ad essere interessato dalla presenza di tale batterio, una struttura ricettiva ubicata nel Comune di Ischia – il Solemar- dove qualche settimana fa, l’Asl e l’Arpac avrebbero effettuato alcuni controlli. Dai campioni analitici, è stata, quindi accertata la presenza di elevate concentrazioni di legionella, in alcuni punti della rete idrica interna all’albergo. Sul proprietario della struttura ricettiva è quindi scattata l’ordinanza da parte del Comune di Ischia di bonifica dell’area interessata dal batterio e di revisione sulle misure di controllo delle acque potabile e delle condutture interne all’albergo. Ancora una volta, il temibile batterio, estremamente pericoloso per l’uomo, miete quindi un’altra “vittima”.
Il caso del Solemar, non è infatti, il solo di questo 2016. L’ottobre scorso – come i nostri lettori ricorderanno – la legionella colpì un turista che aveva trascorso le sue vacanze in una nota struttura alberghiera di Forio. L’uomo fu dapprima ricoverato al Rizzoli di Lacco Ameno e poi all’ospedale Cotugno di Napoli dove, a seguito dei test effettuati, risultò positivo al batterio della legionellosi. Sempre qualche mese fa, inoltre, anche nel Comune di Lacco Ameno, in alcuni alberghi, risultò esserci una discreta concentrazione del suddetto batterio. È evidente, insomma, che la legionella non sia più così estranea alle strutture ricettive alberghiere isolane dove episodi del genere, fino a qualche anno fa, sono stati, invece, piuttosto sporadici. Episodi che non possono, quindi, fare a meno di gettare luce su di un dato decisamente allarmante: chi gestisce le strutture alberghiere, evidentemente, non sempre effettua adeguatamente i dovuti controlli in termini di sicurezza igienica sui propri impianti.
Ricordiamo, infatti, che la legionellosi è causata nel 90% dei casi dal batterio presente negli ambienti acquatici naturali e artificiali – acque sorgive, fanghi, terme – che diventa nocivo quando sussistono particolari condizioni. Gli impianti di trattamento tecnologico di distribuzione delle acque, presenti in alberghi, ospedali, caserme e strutture sportive, quindi sono quelli più a rischio. Non a caso, qualche mese fa due noti albergatori del Comune di Forio, sono finiti a giudizio, dopo la morte per legionellosi, avvenuta nel 2013, di una turista che aveva trascorso un periodo di permanenza sulla nostra isola. Gli imputati sono stati accusati di non aver effettuato i dovuti controlli igienici nella propria struttura ricettiva mostrando di essere superficiali. Una superficialità queste che chi dovrebbe gestisce servizi pubblici non dovrebbe avere e che invece sembra, stia dilagando sulla nostra isola e che, purtroppo, se non verrà messa a freno, potrebbe cagionare rischi gravi alla salute delle persone.