CRONACA

IPS “Telese”: mancano le aule, gli studenti protestano e scrivono a sindaco e Città metropolitana

Mantenere la parola data. E’ quanto chiedono gli alunni dell’Istituto professionale, che sollecitano l’acquisto del Polifunzionale per il Liceo e il loro trasferimento nella sede di Lacco Ameno

Un problema che dura da anni ma che non si riesce, o non si vuole, risolvere. La questione dell’edilizia scolastica non è certo limitata al territorio dell’isola d’Ischia ma, da un lato il fattore terremoto, dall’altro una richiesta sempre più elevata di iscritti, ha fatto esplodere una delle criticità più importanti delle scuole isolane. Una carenza di spazi puntualmente ribadita dai dirigenti e che trova sponde tardive (o addirittura sorde) nelle istituzioni, che dovrebbero garantire un esercizio del diritto allo studio pieno e il più sereno possibile. Servono investimenti per i professionisti del futuro, decisioni tempestive ed efficaci, una razionalizzazione degli spazi disponibili. Perché se è vero – come si ascolta, da tutte le parti, negli incontri pubblici – la giovinezza è la primavera del domani e un paese che non punta sui giovani è destinato a morire di vecchiaia, è altrettanto vero che alle parole seguono pochi fatti.

Stavolta a scrivere a Domenico Marrazzo, delegato alla scuola della Città Metropolitana di Napoli, e al sindaco di Ischia Enzo Ferrandino sono stati gli studenti dell’IPS “Vincenzo Telese” di Ischia. Delusi per le promesse non mantenute e probabilmente stanchi di doppi turni e rotazioni che mettono a dura prova la vita quotidiana della comunità scolastica.

“ L’Istituto Vincenzo Telese – si legge nel comunicato – è il fiore all’occhiello degli Istituti Superiori dell’Isola D’Ischia. Da questo istituto sono usciti numerosi Chef stellati, Barman, Comis di sala, Maitre, Sommelier, Grafici e pubblicitari di prestigio internazionale che danno lustro non solo all’isola d’Ischia ma all’intera Regione Campania ed tutto il nostro paese. Eppure, come a voi noto, da ormai oltre 20 anni abbiamo la mancanza di ben 25 aule, con la necessità quindi di turni pomeridiani di rotazione, o di orari complessi, che non ci consentono di realizzare serenamente le innumerevoli attività in cui siamo impegnati. Solo il rigore, la disciplina, la professionalità dei docenti, del personale della scuola e di noi studenti, consente di mantenere fede agli impegni di studio e di professionalità che ci contraddistinguono in qualità di studenti e studentesse chiediamo di sapere  se la situazione che presentammo in data 24/01/2020 nella sede principale della Città Metropolitana sia stata presa in considerazione. Ci chiediamo se è stata pensata una soluzione per i nostri problemi, confermando quella prospettata in quella riunione.”

Una soluzione che tira in ballo l’edificio di Lacco Ameno tradizionalmente utilizzato dal biennio del Liceo e oggi occupato in parte anche da alcune classi della scuola primaria “Vincenzo Mennella”. “Ci è stata proposta – continuano gli studenti – la soluzione di consegnare all’I.P.S. Telese le aule liberate dal Liceo nella loro sede di Lacco Ameno. Abbiamo letto l’approvazione del bilancio 2020 della Città Metropolitana con lo stanziamento dei fondi che dovrebbero essere destinati all’acquisto della verticale del Polifunzionale, destinata al Liceo Statale Ischia per completare il loro progetto di sede unica. La soluzione, sempre più vicina per il Liceo di Ischia, parrebbe rappresentare l’occasione per un soluzione dei problemi dei nostri doppi turni.

Ma una strana opacità sembra circondare l’intera operazione. Come se la soluzione dei gravi problemi degli spazi del nostro Istituto fosse, in fondo, poco rilevante. Fiduciosi attendiamo un riscontro e ci farebbe piacere ricevere informazioni su come la Città Metropolitana, di concerto con le altre Istituzioni locali, si sta muovendo nei confronti del nostro istituto che, ci consenta di ribadirlo, è una vera e proprio eccellenza tra le scuole dell’Isola D’Ischia. La situazione è invariata da troppi anni ed è ora di cambiarla e ripristinare la normalità per alunni, docenti e tutto il personale della scuola”.

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L’idea di unificare tutti gli indirizzi del Liceo nella sede di Ischia, l’ex Polifunzionale, previo acquisto da parte della Città metropolitana, risale almeno a quando i liceali lasciarono la sede in via Michele Mazzella (oggi occupata dall’IIS Cristofaro Mennella) per consentirne la ristrutturazione. Da allora piccole accelerazioni e brusche frenate. Ma solo il trasferimento di tutte le classi del Liceo a Ischia consentirebbe di liberare la sede di Lacco Ameno per destinarla a quelle scuole afflitte da una cronica carenza di spazi. Perché non si arriva all’accordo tra Città metropolitana e Comune di Ischia? Cosa ostacola il perfezionamento dell’atto di acquisto?

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Tra l’altro, lo scenario complessivo delle scuole isolane non permette di considerare l’edificio di Lacco Ameno la chiave di volta per risolvere, in maniera definitiva, una serie di problematiche diffuse e comuni ad altre realtà. Lo stesso I.C. “Vincenzo Mennella” di Lacco Ameno ha espresso più volte i medesimi disagi manifestati dagli studenti del “Telese”. Individuando proprio nella sede storica del biennio del Liceo di Via Provinciale Fango uno sbocco positivo a una situazione di sofferenza che dovrebbe acuirsi anche in vista dei prossimi lavori, già previsti, ai plessi della Fundera e via Rosario (oggi occupati dai bambini dell’asilo e di alcuni classi delle elementari).

Insomma, il puzzle delle scuole isolane a caccia perenne di una sede stabile, pertinente e definitiva è ancora ben lontano dall’essere risolto. Il grido degli studenti del “Telese” non si ferma certo al comunicato. Se dalla Città Metropolitana non arrivano risposte coerenti con la parola data, i ragazzi e le ragazze del professionale sono pronti ad altre iniziative che possano garantire la fine di tribolati doppi turni e un esercizio del diritto allo studio degno di questo nome.

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