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Ischia, in calo gli arrivi durante le feste

La Guardia Costiera ha reso noti i dati sul traffico di passeggeri e veicoli nel periodo festivo che volge ormai al termine. Numeri che dimostrano un sensibile calo delle presenze sulla nostra isola rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Gli uomini del Circomare di Ischia, agli ordini del Comandante Alessio De Angelis, hanno registrato gli arrivi e le partenze complessivi attraverso i porti dell’isola in un arco di tempo che va dal 21 dicembre 2017 al 1 gennaio 2018. Per quanto riguarda i passeggeri, il totale degli arrivi è di oltre 36mila persone (36076 per l’esattezza), a fronte di 28161 partenti. Per fare un confronto, lo scorso anno, pur contando un giorno in meno (partendo cioè dal 22 dicembre), gli arrivi totali furono oltre 45mila. Parliamo dunque di quasi diecimila presenze in meno. Un calo rilevante, pur dovendo considerare che nel traffico vanno inseriti non solo i turisti ma anche i movimenti dei residenti. Anche a livello di autoveicoli si può notare una notevole differenza: quest’anno sono sbarcati complessivamente 5400 veicoli, a fronte di oltre 4300 partenze, mentre un anno fa nel solo porto di Ischia gli sbarchi sfiorarono le quattromila unità. Si chiude dunque sottotono il 2017, un anno che dal punto di vista dei “numeri” del turismo locale aveva incassato cifre ragguardevoli fino a ferragosto, favorito dall’insolita quantità di “ponti” festivi che avevano agevolato i flussi turistici; basti pensare ai tre  ponti consecutivi che il calendario della scorsa stagione aveva creato a cavallo della fine di aprile: nel weekend pasquale gli arrivi furono 40mila, e l’escalation continuò nel successivo ponte del 25 aprile. Furono infatti ben 42mila i turisti sbarcati nel fine settimana che celebrava la festa della Liberazione dal nazifascismo.

Una settimana più tardi, per la festa dei lavoratori del Primo Maggio, il computo finale si fermò alla pur ragguardevole cifra di 38mila arrivi, mentre un mese dopo, con la festa della Repubblica del 2 giugno si arrivò addirittura a 50mila visitatori. Infine, nei cinque giorni a cavallo del ferragosto sbarcarono circa 60mila persone. Certo, i numeri della cosiddetta “alta stagione” hanno poco o nulla a che fare con il periodo invernale, e comunque le condizioni meteo non proprio favorevoli hanno avuto la loro parte nell’interpretazione dei dati sopra illustrati, tuttavia è indubitabile che il terremoto dello scorso 21 agosto abbia segnato uno spartiacque anche nei numeri della principale industria dell’isola. Abituati a una tendenza positiva che è continuata negli ultimi anni, aiutati dalle congiunture geopolitiche internazionali e nonostante le ormai croniche carenze di programmazione unitaria, la relativa diminuzione registrata nelle feste natalizie potrebbe essere quel temuto campanello d’allarme in vista della prossima stagione turistica, per la quale diversi osservatori preconizzano una contrazione delle presenze, anche a causa della diminuita capacità ricettiva in conseguenza dei danni strutturali sofferti dagli edifici di numerose attività alberghiere.

foto Franco Trani

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