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Ischia e Ponza, un gemellaggio nel segno della danza della memoria

Ischia – È iniziata con la lettura di uno stralcio tratto dall’opera ottocentesca “Monografia per le isole del gruppo Ponziano” di Giuseppe Tricoli, la tanto attesa cerimonia di gemellaggio tra Ischia e Ponza. Questa mattina, nella sala consiliare del comune d’Ischia oltre a una delegazione dell’isola di Ponza, capeggiata dal sindaco Vigorelli, erano presenti tanti ischitani i cui cognomi sono legati a quell’isola, Mazzella, Arcamone, Scotti, che hanno potuto rivivere, così, le origini della loro famiglia. Tra le due isole il legame è storico e risale al 1734 quando, con un editto, Re Carlo III di Borbone concesse a 52 famiglie ischitane dei terreni sull’isola di Ponza. Partendo dalla baia di Cartaromana, con imbarcazioni a vela o a remi, partirono così alla volta dell’arcipelago pontino mossi dalla speranza di riuscire ad allontanarsi dalla povertà. «Cari amici, cari antenati, vi porto il saluto dei ponzesi che,  dopo 300 anni, oggi, tornano a Ischia». Così il sindaco Vigorelli che ha poi spiegato la genesi del gemellaggio nato dopo l’incontro con Lorenzo Mazzella che in un viaggio da Formia a Ponza gli ha raccontato tutta la storia del legame intrattenuto dalle due isole. Una mattinata ricca di emozioni di una storia lunga tre secoli che oggi, si rinnova.

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