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Camion alle Pietre Rosse, Domenico Savio: «Occorre la mobilitazione popolare»

di Francesco Castaldi

FORIO – In attesa che il testo approvato nell’incontro di martedì venga protocollato al Comune e che si dia ufficialmente inizio alla raccolta-firme, a margine del tavolo di lavoro convocato al Royal Palm abbiamo intervistato il consigliere comunale del Pcilm Domenico Savio, che ha espresso le proprie valutazioni in merito alla questione che è stata oggetto dell’incontro. «Ho preso parte riunione indetta dalla categoria degli imprenditori di Forio – ha esordito Domenico Savio – per sostenere l’iniziativa contro la vergogna della trasferenza delle immondizie sulle strade di Forio. La petizione che è stata proposta sicuramente è un’iniziativa importante, però ritengo non sufficiente per rimuovere le responsabilità e le inattività sull’argomento delle amministrazioni comunali di Forio che si sono sino ad oggi succedute a palazzo san Francesco. Sulla questione della trasferenza delle immondizie sulle strade di Forio, in modo particolare la situazione vergognosa sul piazzale delle Pietre Rosse, i foriani e i turisti non ne possono più per lo scempio ambientale e anche per la pericolosa situazione igienico-sanitaria che creano».

«Ritengo – ha proseguito Savio – che ci sia bisogno di tutte le iniziative necessarie affinché questo finisca e al più presto possibile. Fondamentalmente ritengo che per smuovere le responsabilità politiche e per risolvere definitivamente e bene il problema – al di là della mozione che è stata avviata e sarà concretizzata e dell’impegno che giustamente ci metteranno le varie categorie imprenditoriali del paese – occorra la mobilitazione popolare. In ultimo, non vorremmo che l’amministrazione comunale, per la soluzione del problema, ne creasse di altri. Sulla stampa già da qualche tempo circola la voce che potrebbe essere realizzata una stazione di trasferenza nei pressi della D’Ambra vini a Panza. Sarebbe una scelta sciagurata e sin da questo momento annuncio che il Pciml sarà al fianco della protesta e dell’opposizione del popolo di Panza, perché non è quella la zona adatta. Forio – ha concluso il consigliere – dispone di altri siti dove l’attività di trasferenza potrebbe avvenire senza arrecare danno all’ambiente, alla salute pubblica e all’immagine turistica del paese, le cui bellezze rappresentano un’utile risorsa attraverso cui rilanciare l’economia del territorio foriano e più generale dell’isola d’Ischia».

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