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Cpl Concordia, l’appello modenese slitta a luglio

Rinviata la prima udienza: si attendono le motivazioni dell’assoluzione di Giosi Ferrandino nel ramo napoletano della vicenda

È immediatamente slittata a luglio la prima udienza nel processo d’appello nei confronti dell’ex presidente della società cooperativa Cpl Concordia, Roberto Casari, e per gli ex dirigenti Maurizio Rinaldi e Nicola Verrini, e dell’avvocato Massimo Ferrandino. La Corte d’Appello di Bologna ha accolto la richiesta degli avvocati, i quali avevano proposto di attendere la pubblicazione delle motivazioni della sentenza di assoluzione in appello a Napoli dell’ex sindaco di Ischia Giosi Ferrandino, fratello di Massimo, e dell’architetto Silvano Arcamone, che hanno visto confermata la propria estraneità dall’accusa di corruzione per i fatti relativi alla metanizzazione dell’isola. Le motivazioni dovrebbero arrivare a inizi maggio, poi la Procura avrà un mese e mezzo per l’eventuale ricorso in Cassazione.

I legali degli imputati invocheranno l’assoluzione dell’europarlamentare come prova dell’innocenza dei loro assistiti, in quanto in assenza di un soggetto corrotto non può esserci il corruttore. Dunque, una sentenza che non contrasti con quella di Napoli, la cui Corte d’Appello lo scorso 15 febbraio cha confermato integralmente la sentenza pronunciata dal Tribunale di Napoli nel gennaio 2018, affermando che “il fatto non sussiste”, in relazione ai capi di imputazione che, lo ricordiamo, erano quelli di corruzione per asservimento della funzione (articolo 318 del codice penale) per entrambi gli imputati, e di induzione indebita a promettere utilità, previsto dall’articolo 319 quater, per il solo Giosi Ferrandino. La vicenda deflagrò nella primavera del 2015 e sfociò nel processo che ebbe inizio sei mesi più tardi. Questioni procedurali finirono per dividere il processo in due rami, uno celebrato presso il Tribunale di Modena e l’altro a Napoli. Nel filone modenese rimase incardinata la posizione di Massimo Ferrandino, a cui vennero contestati contratti di consulenza con la Cpl, anch’essi secondo l’accusa funzionali all’ottenimento di facilitazioni nella commessa isolana della metanizzazione e della sua estensione al resto dei comuni limitrofi. Una divisione processuale che nella pratica è stata spesso fonte di rallentamenti e anomalie dibattimentali che, come le difese auspicano, vengano definitivamente ricomposte con l’appello in terra emiliano romagnola. L’udienza è fissata per il 13 luglio.

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