CRONACA

Ischia e quella ricostruzione al “verde”

Arriva l’emendamento presentato da Antonio Caso con la firma di Gaetano Amato, Anna Laura Orrico e Piero de Luca. Troppa la forbice tra i danni complessivi al patrimonio pubblico e le risorse stanziate

Con la ricostruzione post sisma ancora bloccata e per quello che la politica ritiene anche l’inevitabile intreccio legato alle molteplici emergenze- dopo il covid, la drammatica frana- il Movimento 5 stelle ed il PD hanno chiesto ed ottenuto dal Governo di Giorgia Meloni impegno e ulteriori stanziamenti per Ischia. L’emendamento approvato lo scorso 25 gennaio 2024 con la firma degli onorevoli Antonio Caso, Amato Gaetano, Orrico Anna Laura e De Luca Piero.

In particolare, la ricostruzione post sisma a cui i grillini ed in particolare il figlio del Governatore della Campania Vincenzo de Luca, ritiene legata allo stallo del PAI, il “piano del rischio” affidato alla autorità di bacino e al Piano della Ricostruzione (PdRi) diretto, proprio, dalla Regione. Quando si dice “gli ineffabili intrecci istituzionali”. Il resoconto delle richieste è stato affidato alla presentazione dell’onorevole Caso Antonio del Movimento 5 stelle . il parere favorevole del Governo è stato reso dal Viceministro – Ambiente e Sicurezza energetica, Cava Vannia.

Il provvedimento passato all’esame della Camera, al titolo Il, reca “disposizioni In materia dl ricostruzione nei territori colpiti dagli eccezionali eventi alluvionali; in riferimento agli eventi sismici e alluvionali che hanno colpito i territori nell’isola di Ischia, il Commissario straordinario ha provveduto ad una stima definitiva dei danni derivanti sia dall’evento sismico che da quello alluvionale, provvedendo a rimettere la stima dei danni con nota in data 26 luglio 2023 al Ministro competente e al Ministro dell’economia”. Ebbene, spiegano gli atti “come si evince da detta ricognizione del fabbisogno finanziario, i danni complessivi al patrimonio edilizio e infrastrutturale pubblico e privato ammontano a complessivi euro 883.949.243,03, mentre le risorse finanziarie finora stanziate ammontano a Euro 166.469.315,33, del quali 60 milioni a seguito dell’evento franoso; pertanto, occorrono ulteriori e adeguate risorse per consentire la prosecuzione delle attività di ricostruzione, da poco tempo avviate. In ragione dei molteplici ostacoli verificatisi negli anni passati, quali la mancata soluzione del problema delle sanatorie edilizie, Il Covid, l’aumento dei prezzi delle materie prime, l’evento catastrofico del novembre 2022 e l’impossibilità di approvare il Piano della ricostruzione da parte della regione Campania in virtù della necessità del previo aggiornamento del Piano stralcio del PAI; a tali importi vanno ancora aggiunte le più consistenti opere connesse alla ricostruzione privata, quali il ripristino delle infrastrutture e servizi, la riparazione di edifici agibili interconnessi in Unità minime di intervento, le demolizioni e il ripristino e rinaturalizzazione anche delle aree interessate dalle delocalizzazioni per un importo presunto di ulteriori euro 117.602.986,64, calcolati tenendo conto della superficie territoriale interessata”.

Il deputato Pd, Piero De Luca, durante l’informativa urgente sui tragici eventi alluvionali e franosi occorsi ad Ischia, nell’aula della Camera, Roma, 01 dicembre 2022. ANSA/ETTORE FERRARI

In conclusione, spiegano i rappresentanti di Governo : “II fabbisogno stimato per la ricostruzione privata post-sisma e post-frana è pari a euro 668.289.564,25; per gli Interventi relativi alla ricostruzione pubblica post-sisma, in esito alla ricognizione svolta, con l’emanazione delle 3 ordinanze speciali, una per ciascun comune colpito dal sisma, è stato previsto un fabbisogno complessivo pari a euro 88.262.60034, impegna il Governo compatibilmente con I vincoli di finanza pubblica, al fine di consentire la prosecuzione delle attività di ricostruzione nei territori colpiti dagli eventi alluvionali nell’Isola di Ischia, a stanziare adeguate risorse finalizzate sia ai fini del riconoscimento dei contributi per la ricostruzione privata, di cui all’articolo 20 del decreto-legge 28 settembre 2018, n. 109, convertito, con modificazioni, dalla legge 16 novembre 2018, n. 130, sia per la ricostruzione pubblica, di cui all’articolo 26 del citato decreto-legge n. 109 del 2018, incrementando la spesa autorizzata dall’articolo 1, comma 737, della legge 29 dicembre 2022, n. 197, In relazione agli interventi di cui agli articoli 17 e seguenti del decreto-legge n. 109 del 2018 e a quelli relativi agli eccezionali eventi meteorologici dl cui alla delibera del Consiglio del ministri 27 novembre 2022. 9/1606-A/32”.

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