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Ischia, gioventù bruciata: lo show delle botte in pineta per qualche like in più

di Isabella Puca

Ischia – E’ un’isola giovane e violenta quella che in queste ore si sta mostrando sul social network. In un video che in poche ore ha fatto il giro del web, raccogliendo tutta l’indignazione possibile, due ragazzine, se le danno di santa ragione in pineta e tutt’intorno è un cerchio di schiamazzi di coetanei che, invece di dividerle e rimettere la pace, le incita a picchiare più forte, ride, ma soprattutto riprende tutto con il telefonino. Com’era facile immaginarsi è bastato poco che il video iniziasse a girare, di telefonino in telefonino, da computer a computer, per poi finire sulle prime pagine dei giornali locali oscurando i volti di tutti i coinvolti, attori e comparse. Gioventù bruciata è forse un titolo troppo sottile per raccontare quest’episodio che lascia davvero interdetti. Ancora non si conoscono i motivi del litigio, ciò che è certo è che le protagoniste di questa orribile rissa sono due ragazzine di appena 13 e 14 anni. Un dettaglio che aggiunge altro amaro alla vicenda. Le due, in pochi minuti, si rotolano per terra, si tirano i capelli e si spintonano prendendosi a calci e pugni; intorno a quel ring improvvisato in una zona centralissima del comune di Ischia, già altre volte palcoscenico di episodi simili, una folla di coetanei felice di assistere a quella scena degna di uno zoo. Le ragioni della rissa? Ancora non sono chiare, ma ciò che preoccupa è che non si tratti di un episodio sporadico. Secondo alcune voci che circolano tra i giovanissimi pare che si tratti di una sorta di gara, una rissa organizzata a tavolino, un appuntamento con “le botte” che non fa per niente onore ai nostri ragazzi. “Le due fanno spesso a botte per show”, “non siamo intervenuti per paura di prenderle anche noi”, “si picchiano, ma poi la sera mangiano il panino insieme”. Sono questi i commenti che circolano tra i ragazzi che vanno ad appurare la tesi delle “botte show”. Un modo becero per raccogliere like sui social network che, ancora una volta, mostrano il lato peggiore dell’essere umano, quello legato all’apparenza e non a ciò che si è veramente. Neppure una settimana fa i Carabinieri della stazione di Ischia hanno denunciato per lesioni personali aggravate un 25enne della Repubblica Dominicana residente sull’isola verde per aver aggredito, a colpi di casco, un 17enne per un cocktail che gli era stato rovesciato addosso senza volerlo. Frattura all’osso del cranio e lesioni multiple guaribili in 30 giorni per una serata in discoteca finita male. Non è il primo e non sarà purtroppo l’ultimo episodio di violenza, ma l’età dei protagonisti coinvolti in simili vicende sembra abbassarsi sempre di più e la cosa preoccupa non poco. Dove sono i genitori che puniscono? Dov’è la morale che anche a 14 anni fa in modo che un ragazzino possa fermare una rissa invece che entusiasmarsi dinanzi ad essa? Domande che resteranno senza risposta e intanto, la speranza, è che i nostri ragazzi imparino a usare le mani, non per fare a botte, ma per costruire qualcosa di buono per se stessi e la loro isola.

 

 

 

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