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Mancano i giudici, slitta il processo per spaccio

ISCHIA. Anche stavolta si è risolta in un nulla di fatto l’udienza del processo nei confronti di quattordici giovani isolani accusati di alcuni reati legati allo spaccio di stupefacenti. Ieri mattina a Napoli l’anomala composizione del collegio giudicante, causata in sostanza dall’assenza di due componenti su tre, ha imposto un ulteriore rinvio del processo. L’ennesimo.  Dalla prima udienza, fissata per l’autunno 2015, il processo infatti non si è mai avviato: nessun testimone è stato finora ascoltato. I continui rinvii erano stati causati dal mancato deposito della consulenza sulle intercettazioni da parte del perito incaricato dal Tribunale. Finalmente il perito è riuscito a consegnare la consulenza, e sembrava dunque la volta buona per  passare all’esame dei testimoni, primi tra tutti i componenti delle forze dell’ordine che eseguirono le indagini. Invece tutto è stato rinviato alla prossima primavera. Come si ricorderà, gli imputati sono quattordici: Vito Castaldi, Gaetano Boccanfuso, Domenico Guerra, Raffaela Lubrano D’Alena, Adrian Robert Najda, Umberto Scotti, Serena Di Costanzo, Marco Cammarano, Luca Marna, Michele Morgera, Francesco Ferrandino, Ermenegildo Lubrano Lavadera, Vincenzo Scarpato e Antonio Arcidiacono. Tutti accusati di traffico di stupefacenti con l’aggravante di essersi serviti di minorenni, in vari episodi risalenti all’autunno del 2010. Per due degli imputati si aggiunge anche l’accusa di furto: in una discoteca i due sottrassero un giubbotto e due cellulari ad altrettanti ignari avventori del locale.

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