ARCHIVIO 3ARCHIVIO 5

Ischia, il cimitero devastato e i defunti senza identità

ISCHIA – San Tommaso diceva che bisognava toccare per credere. Ebbene, è esattamente quello che abbiamo dovuto fare noi prima di pubblicare la notizia e le foto corredate. Perchè nonostante una serie di segnalazioni che erano pervenute presso la nostra redazione, davvero stentavamo a credere che in un paese civile – perchè tale continuiamo a definirci, talvolta davvero con un esercizio di ammirevole ottimismo – potessero accadere. Ed invece è tutto vero, tristemente vero, terribilmente vero. E tra l’altro, se anche alcune informazioni assunte da fonti quantomeno attendibili dovessero trovare la loro conferma, ci troveremmo in una sorta di limbo, a metà strada tra il surreale ed il macabro. Gli scatti che vedete in pagina arrivano dal cimitero di Ischia, ubicato in località San Michele, e l’episodio è davvero di quelli imbarazzanti.

Il giardino ed in generale le aree dove sono sepolti alcuni defunti versa in uno stato di completo abbandono, anzi sarebbe il caso di definirla devastazione. La nostra attenzione, ad essere sinceri, non è stata richiamata soltanto dall’assenza di fiori, dall’incuria delle porzioni di terreno e nemmeno dal fatto che ad alcuni di questi mancasse una semplice croce o in altri casi fosse spezzata e divelta. Il che già sarebbe una cosa davvero poco edificante per un luogo di culto. Quello che succede è decisamente peggio e rasenta l’inimmaginabile. Su molti di queste tombe, infatti, manca addirittura il nome del defunto, con il nome, il cognome e la data di nascita e dipartita. Non è tutto, perchè tecnicamente, ove mai accadesse anche una cosa del genere, in un cimitero tutti gli ospiti devono essere debitamente catalogati. Non a caso, accanto ad ogni sepoltura c’è un numero o un codice identificativo. Anche se la sepoltura rimanesse anonima, attraverso quel numero e quanto contenuto nell’archivio si riuscirebbe a risalire in ogni caso all’identità del trapassato. Ma a San Michele questo codice in alcuni casi era contenuto sulle croci che però essendo state sradicate e volate via, diventano adesso davvero di difficile catalogazione. E allora ci si chiede: cosa dovesse mai accadere se per caso ci fosse bisogno – per un qualsiasi motivo – di procedere alla riesumazione di una salma? La si pescherebbe dal terreno tirando a caso o confidando nella buona sorte?

Provando a raccogliere ulteriori informazioni, ci è stato riferito anche che ad essere sepolti in questo stato di incuria sono persone morte in tenera età da tanti e tanti anni a questa parte ma su questo dettaglio, per ovvi motivi, davvero preferiamo non scendere e stendiamo il più pietoso dei veli. Quello che conta, e vorremmo tanto sbagliarci, è che allo stato dell’arte si tratta di defunti senza nome. Definirle anime in pena, a questo punto, non crediamo sia poi così blasfemo.

Articoli Correlati

0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Pulsante per tornare all'inizio
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex