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Ischia, il mercato comunale e quei rifiuti non rimossi

di Gennaro Savio

Rifiuti ingombranti, brik di vino, cartoni, cartacce, bottiglie di vetro e di plastica, un box, un materasso, una cassettiera lurida e arrugginita, il tutto “condito” da una terribile puzza di urina. Non siamo in una discarica di rifiuti ma, udite, udite, all’interno dell’area mercatale del Comune di Ischia: da non credere!

Pensate che a pochi metri di distanza da questo schifo, ogni giovedì mattina e ogni ultimo sabato del mese per tutta la giornata, si tiene la fiera settimanale e sono centinaia e centinaia i turisti e i residenti che si recano a fare compere tra le bancarelle. Ma non è tutto. Proprio nell’area adiacente i cumuli di rifiuti oltre ad essere presenti i servizi igienici, durante le ore pomeridiane si allenano bambini e ragazzi che svolgono l’attività sportiva di pattinaggio. La cosa che rattrista di più in tutta questa vicenda, è che nonostante con i nostri servizi giornalistici denunciamo da circa due anni questa intollerabile situazione di degrado sociale e pericolo igienico-sanitario, il Sindaco Enzo Ferrandino investito anche quale massima autorità sanitaria del paese, non si è mai degnato di intervenire per far rimuovere i rifiuti e far sanificare l’intera area: che vergogna!!! Sindaco Enzo Ferrandino, ma com’è possibile tollerare una situazione igienico-sanitaria così precaria in un luogo pubblico e, soprattutto, in una struttura dove sono presenti commercianti, dove si recano i cittadini e dove si allenano giovani sportivi? Ma stiamo scherzando? Cosa aspettate finalmente ad intervenire?

Il Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista, unica forza politica di opposizione del paese nonostante non ancora presente in consiglio comunale, chiede con forza un intervento urgente di pulizia e sanificazione dell’intera struttura che ospita il mercato la quale, a causa della totale mancanza di interventi di ordinaria manutenzione versa in una condizione di pietoso abbandono con calcinacci crollati, mattonelle saltate e continue infiltrazioni di acqua piovana. Per non parlare, poi, della gravissima responsabilità politica che gli attuali e passati amministratori comunali portano per non aver mai voluto fare decollare la struttura dove quotidianamente ormai operano solo pochissimi commercianti. Evidentemente per disegni legati alla solita politica clientelare preferiranno vendere o fittare questi locali sottraendoli, così, alla collettività e al mercato popolare per consegnarli nelle mani degli affari privati: assurdo!

 

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