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Ischia, il mercato tornerà a via Buonocore

ISCHIA. Più flessibilità nella distribuzione delle risorse ed una stretta decisa sulla riscossione dei tributi. Sono le novità più rilevanti del nuovo Piano Esecutivo di Gestione approvato dalla Giunta di Ischia. Il documento costituisce un passaggio propedeutico indispensabile nel nuovo sistema contabile armonizzato entrato in vigore nel 2013 e restituisce un quadro – per quanto sommario – delle direttive economiche che l’amministrazione intente seguire nel 2017.

Partiamo dagli accertamenti fiscali, argomento le cui ricadute si riflettono direttamente sulla pelle dei cittadini. Ebbene, l’amministrazione prevede un gettito al 31 dicembre pari a 6,8 milioni di euro di entrate derivanti dalle imposte comunali. Accertamento e riscossione dei tributi resta in capo alla Genesis – nell’attesa che si concretizzi il progetto di far confluire tutte le partecipate in Ischia Ambiente – ma viene posta una condizione: entro il 31 dicembre di quest’anno la società per la riscossione dei tributi dovrà chiudere tutte le posizioni risalenti al 2015 che ancora non risultano notificate.

Proposito analogo per l’Imu: nel 2017 il comune di Ischia emanerà accertamenti per circa 2 milioni di euro. La stima è di riuscire ad incassare 1/3 della cifra (circa 600mila euro) entro 180 giorni e di riuscire a recuperare almeno 350mila euro attraverso il monitoraggio degli anni pregressi.

L’obiettivo è chiaramente quello di fare cassa. Ed infatti l’amministrazione sembra decisa a spingere sull’alienazione dei beni comunali (nel documento vengono fissati i criteri di asta) per sopperire ai mancati trasferimenti dallo Stato. Altro passaggio destinato a far discutere chiama in causa il mercato comunale di via Morgioni e l’ex mercato di via Buonocore.

Constatato il fallimento dell’operazione destinata a rilanciare l’economia delle rispettive zone (a via Buonocore non è stato realizzato nessuno dei progetti di volta in volta ipotizzati, il mercato di via Morgioni è distante anni luce dall’essere volano di sviluppo dell’area), adesso si punta a riportare tutto com’era. La ragione è da ricercare «nel mancato decollo commerciale dell’attuale struttura mercatale» ma anche dall’opportunità di far fruttare a pieno regime la struttura di via Morgioni. Quegli spazi, completato il trasferimento del mercato, potranno essere posizionati sul mercato delle locazioni. Fitti di un anno anche ad uso non diretto dei mercatali.

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Infine, un passaggio sull’Inps. Mantenere l’agenzia a Ischia costa alla collettività 83mila euro l’anno tra fitto, utenze, pulizia, manutenzione e tasse. Non sono bruscolini, certo. Ma almeno in questo caso, almeno, a giovarne sono le fasce più deboli.

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