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L’INTERVISTA Il punto di Enrico Scotti: «Ischia? Ha tutte le carte in regola per concludere al meglio»

Il dirigente storico isolano analizza il cammino delle varie squadre calcistiche isolane e dice la sua in merito allo stop dei campionati: «Si poteva giocare a porte chiuse e sanificare gli spogliatoi»

Uno stop obbligato quello che ha investito tutto il mondo sportivo e purtroppo non solo. Il Coronavirus sta in un certo senso immobilizzando tutto tra paure, ansie, mal gestione e la realtà di un qualcosa che al momento sembra non aver ancora alcun rimedio e/o risvolto in termini di vaccino. Ma passiamo a parlare di ciò che più ci conviene ovvero del calcio nostrano.

A farne il punto e ad analizzare un po’ la situazione generale in cui versano le varie squadre isolane è il dirigente storico ischitano Enrico Scotti.

Partiamo dall’Eccellenza, cosa ne pensa di Real Forio e Barano? Riusciranno le due compagini, secondo la sua esperienza a salvarsi e ad evitare la retrocessione?

«Per quanto concerne il Real Forio è stato un po’ risistemato se così possiamo dire a dicembre, ha avuto una reazione subito dopo il calciomercato, ma poi c’è stato un filotto di partite che non si sono chiuse bene. Resta di fatto che comunque non lo vedo particolarmente attrezzato per uscirsene da quella palude dove si è infangato, ma il calcio ci ha insegnato tante cose, tutto è possibile. Magari ora io non vedo luce in fondo al corridoio e invece poi questa luce arriverà a sorpresa. A differenza sua, invece il Barano pare che incomincia a vederla, prova a giocare a calcio e quando si fa questo i risultati arrivano. C’è da dire che anche quando ha perso è uscito empre con dignità dal campo. E’ una squadra in salute e può fare un certo rash finale e play out e chissà magari riuscire a conquistare anche salvezza diretta».

Passiamo invece alla Promozione…

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«C’è questa rivelazione della stagione che è il Lacco Ameno. Una bellissima realtà formata da un tecnico giovane ben collaudato da Roberto Lauro. E’ una squadra allestita su tutti quei giocatori per così dire “avanzati” dalle altre società, calciatori che in pratica non sono stati tesserati dalle altre squadre delle isole. Il lavoro messo a punto da Iervolino devo dire che è stato un lavoro maniacale dove si è stati capaci di ottenere risultati insperati all’inizio della stagione facendo cose molto belle. E devo dire che ho visto anche dei filmati dove sono stati derubati di qualche risultato quindi merito a questa squadra per tutto ciò che sta facendo. Per quanto concerne il Procida e il mio amico Iovine, nonostante la mancanza di uomini di esperienza quello che si sta ottenendo è comunque un bel risultato, se consideriamo che hanno raggiunto la corsa delle due squadre guida del girone. E vero molto probabilmente non si disputeranno i play off per via della soglia dei 10 punti di distacco, ma credo che questo Procida, considerando le difficoltà iniziali, abbia fatto tutto ciò che poteva e comunque, mancano ancora sei partite – e ancora aggiunge – Venendo poi alle squadre leader della stagione ovvero Ischia e Pianura, non hanno un finale di campionato difficile. Il Pianura avrebbe solo una trasferta ostica che quella col Porcida che certo epr quel che abbiamo potuto vedere finora in base anche a infortuni e alle varie difficoltà non può spaccare le reni alla Grecia. Idem per l’Ischia che forse l’unica “trasferta” (se così la possiamo definire) ostica è quella col Lacco Ameno. I derby si sa non sono mai semplici, sono partite complicate che creano delle tensioni esterne. Mi sono sempre preoccupato infatti nel corso della mia carriera dirigenziale, proprio delle tensioni esterne in merito a gare del genere. A mio parere al momento, seppure entrambe con un piede in Eccellenza, potremmo pure arrivare alla fine che l’Ischia e Pianura potrebbero fare uno spareggio finale come riportato dal regolamento, ovvero una sorta di ripetizione di una partita Ischia-Pianura o viceversa, una gara secca su campo neutro. L’ Ischia è una squadra che grazie al lavoro maniacala di Billone si è rinnovata tano. La società in termini di presentazione, a mio parere, a volte è assente, per il resto come disponibilità nei rimborsi ai ragazzi e nella gestione di tutto ciò che a loro occorre per poter giocare e dare il meglio è senza alcun dubbio di categoria superiore. A livello puramente tattico tecnico non c’è che dire soprattutto in difesa, basta pensare che in casa, i giallobù hanno incassato solo due gol, uno su rigore col Procida e uno se non erro una ventina di gironi fa, ma sappiamo bene che Billone della difesa ne fa il suo pilastro, basti pensare che all’epoca con me ci siamo salvati proprio in serie D grazie ad una grande difesa. Quello che in verità mi fa un po’ arrabbiare è il fatto di non aver provveduto ad un attaccante anche da terraferma che potesse darci una mano in avanti.

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In certe partite si fa un po’ fatica a fare gol, nonostante si crei tantissimo. Basta pensare alla scorsa gara col Rione Terra, una serie di palle gol clamorose ma non è riuscita comunque a fare gol. Poteva vincere nonostante non avesse disputato una gran partita».

Parliamo di questo stop obbligatorio ai campionati a causa del Coronavirus, cosa comporterà per le varie squadre non solo isolane ma dilettantistiche sia in termini di fisicità dei giocatori che economici delle società?

«Beh tocchiamo un tasto per me molto forte. Personalmente non sono convinto della chiusura delle scuole e di tutto il resto, quasi sicuramente si prorogherà anche. A mio parere bloccare un intero paese così è deleterio sia in termini economici, soprattutto per noi dell’isola che viviamo principalmente di turismo ed è dal turismo che si ricavano anche i fondi per il calcio nostrano, sia in termini di mentalità e di confusione per le persone, per tutti noi. Si sta creando tanta ansia e paura e si sa ciò non fa bene a nessuno. A mio parere si è sbagliato tutto bisognava fare dei controlli a tappeto innanzitutto partendo dai residenti di ogni zona e poi controllare eventualmente gli altri che arrivavano. Detto ciò, per quel che concerno lo sport e il calcio sinceramente non sono d’accordo, bastava giocare a porte chiuse e provvedere a sanificazioni degli spogliatoi. Avrei annullato solo le attività delle scuole calcio perché tar ragazzini e genitori sui campi è sicuramente più difficile da gestire. Ciò che mi domando è cosa accadrà per i rimborsi dei ragazzi? Io vado al pratico, la squadra si può allenare per quanto tempo, visto che si vocifera già di una proroga? E comunque se come da bollettini i contagi stanno aumentando, cosa cambia da adesso a una settimana? Io sono uno di quelli che dicono che bisogna fare presidio sanitario controllando prima i residenti. Bloccare i flussi organizzati è un errore, però si sa chi comanda, decide».

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