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L’isola continui a lavorare su beni di qualità

DI ROSARIO CARUSO ***

Leggere di prodotti definiti made in Ischia ma che poi ad un accurato controllo tali non si rivelano, non è certo una notizia che si può apprendere senza storcere il naso, tutt’altro. Il perché, peraltro, è presto detto. Viviamo una fase storica in cui, causa la crisi economica derivante dalla svalutazione dei prodotti finanziari e dalla globalizzazione (che ha dato forza a Paesi quali la Cina),vi è un forte interesse verso altre economie ma soprattutto l’inquinamento atmosferico, terrestre e marino e la accresciuta consapevolezza che molte delle malattie del nostro secolo dipendono da ciò che ingeriamo e che esiste la possibilità di mangiare sano “completano il quadro” e sono la spiegazione della voglia di ritornare al passato, della voglia di riscoprire la vocazione agricola, in particolare della produzione agricola. I consumatori mostrano maggiore attenzione per la qualità dei prodotti e la produzione di origine italiana rassicura molto in tal senso perché godiamo di un sistema di controlli dei generei alimentari che funziona meglio che in altri Paesi. L’Italia ha un territorio fertile e ricco di prodotti d’eccellenza.

Per la produzione di beni di qualità è necessario in primis formare delle persone che siano competenti e professionalmente preparate ecco perché ci teniamo che il corso di scuola superiore in scienze agrarie continui e diventi una risorsa per l’intera Isola. Accanto a persone motivate e preparate dobbiamo avere dei terreni disponibili, non inquinati e lavorabili con una certa facilità. L’isola ha terreni a sufficienza per una produzione non intensiva ma di altissima qualità e se si riesce a stipulare un protocollo d’intesa con Regione e Soprintendenza per migliorare l’accessibilità di alcuni terreni o modificare ,senza alterare in maniera significativa i paesaggi naturali, alcuni terrazzamenti per migliorarne la lavorabilità allora possiamo veramente gettare le basi per avere un risveglio della nostra produzione agricola che soddisfi coloro che vogliono assaporare dei prodotti di altissima qualità con la sicurezza che siano effettivamente bio.

Su questo progetto, noi amministratori del Comune di Serrara Fontana, ci stiamo confrontando con alcuni imprenditori agricoli ma anche allevatori e imprenditori del nostro territorio e non solo. L’obiettivo è creare una filiera corta che permetta di collegare direttamente il produttore all’imprenditore. Certamente la produzione isolana non è in grado di soddisfare per intero la domanda, ma daremo la possibilità ad alcuni imprenditori lungimiranti di offrire dei prodotti unici ai nostri turisti pagandoli magari ad un prezzo superiore a quelli che sono i prezzi di mercato ma offrendo quale garanzia la genuinità di un prodotto con un marchio comunale.

Abbiamo tanti prodotti coltivati o confezionati ad Ischia per i quali vi è un’elevata domanda. Nostro compito sarà quello di garantire che il nome di Ischia non venga associato ad un prodotto non nostro che ne danneggi l’immagine. L’agricoltura, il settore alimentare possono dare importanti risposte in termini di occupazione , di crescita economica, di miglioramento del paesaggio ma possono soprattutto migliorare la qualità della vita grazie ad una alimentazione costituita da prodotti di qualità e genuini.
*** SINDACO DI SERRARA FONTANA

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