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Ischia, la minoranza carica: La Sir non si tocca!

Nubi fosche si addensano sul futuro dei servizi psichiatrici sull’isola d’Ischia e soprattutto dei pazienti che a fine ottobre potrebbero davvero trovarsi in seria difficoltà. Un allarme, questo, già lanciato dal CUDAS nei giorni scorsi (non a caso il Comitato Unitario per il Diritto alla Salute tornerà in piazza martedì prossimo) e che è stato ampiamente ripreso e trattato dal nostro giornale nelle ultime edizioni. Sull’argomento, adesso, interviene anche la politica. I consiglieri di minoranza del gruppo Ischia Cambia (Gianluca Trani, Ciro Cenatiempo e Antonello Sorrentino) e Forza Italia (Giustina Mattera, Domenico De Siano e Antonio Mazzella), hanno indirizzato un’interrogazione al sindaco d’Ischia Enzo Ferrandino ed al presidente del civico consesso Ottorino Mattera avente ad oggetto proprio la delicata questione.

Nella parte iniziale della nota i firmatari della stessa espongono quanto segue: “Le scellerate decisioni di spendig review adottate dall’ Asl Napoli2 Nord pesano sempre più come schiaccianti macigni sui malati di Ischia e, nel caso specifico dei pazienti psichiatrici, stanno portando via uno dei pochi luoghi in cui potevano trovare cura, ‘rifugio’ ed affetto. Dall’incendio di Villa Stefania allo smantellamento della Sir, al trasferimento di alcuni pazienti in strutture sulla terraferma e di altri, considerati improvvisamente dalle perizie dell’Asl con un quadro clinico non grave,  in una Comunità Alloggio sull’isola dove però i servizi garantiti sono ridotti al minimo storico: un triste percorso che ha rappresentato il colpo di grazia per chi già era in condizioni di salute psicofisica poco stabili. A peggiorare ulteriormente la cosa c’è, alla fine del corrente mese, la scadenza dell’appalto per la gestione delle Case famiglia e del centro diurno, in totale mancanze di direttive da Frattamaggiore che non ha in alcun modo espresso come intende procedere. Se non verrà concessa neppure una proroga all’attuale contratto di appalto, uno ed irrimediabile sarà il destino della Salute Mentale di Ischia: gli operatori perderanno il proprio posto di lavoro e gli utenti potrebbero essere trasferiti nelle strutture psichiatriche della terraferma dove le condizioni di degenza non sono delle più ottimali e dove, molto probabilmente, finirebbero per andare incontro al medesimo destino di  Giuseppe dell’Aquila e Giovan Giuseppe Trani, entrambi deceduti lo scorso anno dopo essere stati trasferiti negli istituti psichiatrici di Pozzuoli in condizioni fisiche che non avrebbero potuto far presagire un epilogo del genere”.

Il passaggio successivo è un po’ la continuazione di quello che a tutti gli effetti rappresenta un atto d’accusa: “Dal periodo del commissariamento – scrivono i sei consiglieri – del Dr. Iovino nulla è cambiato. Ed ancor più avvilente è che , nonostante l’ammissione dello stato di emergenza da parte del Dir. Generale D’amore, i vertici dell’Asl Napoli 2 Nord non hanno mai saputo dare una risposta risolutiva. Sentenze e promesse che hanno il sapore amaro di danno e beffa. L’intrigata situazione del mancato  rinnovo ed indizione delle gare di appalto dei servizi psichiatrici è così preoccupante che ha spinto perfino i sindacati ad intervenire. Infatti, le sigle sindacali, CISL, UIL,CGIL hanno inoltrato una nota al direttore  Dr. Antonio D’Amore avente ad oggetto la richiesta di un incontro urgente per discutere proprio dei mancati rinnovi delle gare affidate al privato sociale che vedono impegnati circa 100 operatori tra ospedali e strutture psichiatriche dell’Asl Napoli2 Nord. Mentre, però,  i sindacati fanno la loro parte, pare che la voce della politica ischitana si sia affievolita nel tempo fino a scomparire del tutto. Eppure, riteniamo che sia nostro dovere morale e civile, ancor prima che politico, dare un contributo di forza e potenza alla causa di difesa del diritto alla salute e ad una assistenza sanitaria adeguata per i nostri cittadini. Nessun malato, ovunque, ma particolarmente nella nostra Repubblica, deve sentirsi invisibile o dimenticato. E’ da come una società affronta i problemi di chi è più fragile che si misura la sua civiltà ed anche la sua vera forza. La nostra Costituzione tutela la salute come fondamentale diritto di ogni persona e come interesse dell’intera collettività. Si tratta di un diritto pieno, non comprimibile, che attiene alla dignità e alla libertà di ciascuno”.

Da qui la richiesta di Trani, Cenatiempo, Sorrentino, De Siano, Mattera e Mazzella che chiedono che il sindaco Enzo Ferrandino “voglia intraprendere ogni utile iniziativa presso la Regione Campania e la Dirigenza dell’Asl per scongiurare il paventato” e che nel contempo il presidente del consiglio comunale, Ottorino Mattera, “voglia inserire l’argomento di cui in premessa nel prossimo consiglio comunale perché il civico consesso attraverso un atto deliberativo prenda posizione richiedendo quanto meno una proroga del contratto. Stante la gravità dell’argomento e l’urgenza dettata dalla imminente scadenza si chiede l’inserimento tra gli argomenti anche senza il rispetto dei termini previsti dal regolamento.La presente viene trasmessa ai Sindaci dei Comuni dell’isola di Ischia perché adottino ogni opportuna iniziativa atteso che la questione interessa l’intera collettività isolana”.

Corrado Roveda

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