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Ischia, le elezioni e le grandi manovre: ecco il primo “totocandidati”

E’ ancora presto, ma non troppo. Il Totoelezioni, ad Ischia, è già scattato. Tutti a caccia di candidati, lo si legge chiaramente dai social dove in molti annunciano strombazzando che saranno presenti alle prossime amministrative da protagonisti (almeno questo è il loro auspicio) ma non mancano neppure gli internauti che proprio tremano al solo pensiero che già da alcuni giorni gli aspiranti consiglieri cominciano a “bussare” a caccia di voti di preferenza. Succede, fa parte del classico folklore: il paese è piccolo, ci si conosce tutti, e soprattutto pensare di potersi nascondere per un altro paio di mesi è francamente impossibile, a meno che non ci si possa permettere di dimorare lontano dallo scoglio per almeno sessanta giorni. E non è tutto, perché c’è un’altra novità che fa irruzione in questa campagna elettorale: in ogni lista, infatti, dovranno essere presenti ben sei donne, un numero decisamente superiore rispetto a quello che si registrava in passato. Insomma, è caccia alle quote rosa, pur nella consapevolezza che trovare “grossi calibri” sarà – in alcuni casi – come cercare un ago nel pagliaio. Ma, con la doppia preferenza di genere, azzeccare l’abbinamento può fare la differenza e – chissà – valere anche l’accesso tra i banchi della sala consiliare di via Iasolino.

L’attenzione, per ovvi motivi, è tutta polarizzata sulle coalizioni che candidano alla carica di sindaco i due commercialisti Enzo Ferrandino e Gianluca Trani. Al netto di quello che poi andrà a concretizzarsi il 10 maggio, quando saranno consegnate ufficialmente, i due aspiranti primi cittadini hanno annunciato otto liste a cranio. Tradotto in numeri, se l’ipotesi dovesse trovare concretezza, ci troveremmo dinanzi a sedici schieramenti per un totale di 256 candidati. Ai quali, volendo considerare le liste capitanate da Gennaro Savio e Luciano Venia, ne andrebbero aggiunti altri 32 che porterebbero il totale al numero stratosferico di 288 unità. Roba da guinness dei primati, o giù di lì. Partiamo dal versante maggioranza uscente. Dopo un periodo da assessore che ha segnato il debutto nella politica, Carmen Criscuolo si candiderà al consiglio comunale: nessun dubbio, farà tandem con Ottorino Mattera, colui che l’ha voluta in giunta quando si è trattato di portare a termine l’ennesimo rimpasto giosiano. In casa “Sciarappa”, invece, ci sarà senza alcun dubbio la riconferma dei due uscenti Luca Montagna (vero e proprio riferimento della lobby di via Michele Mazzella) e Christian Ferrandino. Dovrebbe essere confermata anche la presenza di Pasquale Scannapieco, anche se si è vociferato da più parti di un possibile dietro front che però non ha trovato conferme e riscontri. Ancora, potrebbe essere della partita anche l’avvocato Alessandro Scotti, nipote di Enrico ma soprattutto figlio del compianto Nino. E qui arriviamo davanti ad un vero e proprio caso che manifesta ancora una volta come in un territorio così piccolo si finisca inevitabilmente per pestarsi i piedi.

Lo Scotti, infatti, è legato sentimentalmente con Giustina Mattera, figlia dell’ex consigliere Luigi Mattera. E il medico aveva deciso di puntare proprio sulla sua congiunta, apprezzata nutrizionista. Anzi, addirittura avrebbe dovuto essere la capolista. Ma la dottoressa non se la sente ed avrebbe manifestato la sua intenzione di non scendere in campo per motivi che è assolutamente superfluo sottolineare. Una brutta gatta da pelare per Luigi e se vogliamo non è nemmeno l’unica, perché ci si è messo anche il cognato: Michele Califano, infatti, si candiderà ma lo farà con la lista del redivivo Luigi Telese. Ma qui c’è poco da dire, parliamo di un legame politico che si trascina da un bel pò di tempo. Dopo aver raccontato questa simpatica storia che di fatto “coinvolge” entrambe le coalizioni in campo, ci spostiamo dalle parti del sindaco uscente Giosi Ferrandino, che per ovvi motivi non potrà ricandidarsi. E’ ufficiale e confermato, il suo uomo di riferimento è il cugino Maurizio De Luise, uno dei suoi fedeli bracci destri del decennio passato nelle vesti di primo cittadino. Oltre al “Popolo” ci sarà ancora Massimo Trofa che dovrebbe fare accoppiata con Marianna Sasso, possibile new entry nella scena politica ischitana: ritornando a Ottorino Mattera, Sabina Conte potrebbe essere un’altra quota rosa che riproverà la scalata alla poltrona di consigliere comunale, dopo la scalata non riuscita nel 2012 con la lista civica Fratellanza e Lavoro. A proposito, quest’ultimo simbolo potrebbe non essere della partita e sarebbe un’assenza pesante: lo detiene l’ex vicesindaco Luigi Boccanfuso che però potrebbe lasciarlo in soffitta vista l’incertezza della sua candidatura ed in ogni caso la difficoltà a comporre una lista con sedici elementi. All’appello c’è anche il presidente dell’Opera Pia Iacono Avellino Conte, Celestino Vuoso: la sua lista parlerà “ischiapontese”, non a caso tra i candidati dovrebbe esserci Luisa Pilato e qualche altro giovane della pastorale giovanile. Circola il nome, ad esempio, di Ivan Assante, che nel 2012 fu candidato con Isidoro Di Meglio. Sullo sfondo, con Vuoso & co., lo “spettro” di don Carlo Candido, a dimostrazione di come spesso chiesa e politica viaggino di pari passo. Nella lista di Paolo Ferrandino e Giovanni Sorrentino, ancora, tra le quote rosa potrebbe esserci l’avvocato Mariangela Calise, questa è più che un’indiscrezione almeno stando a canali notoriamente bene informati.

E passiamo al versante centro destra. La lista Forza Ischia presenterà due calibri pesanti, il senatore Domenico De Siano (rigorosamente come capolista) e la consigliera regionale Maria Grazia Di Scala. Si candideranno entrambi, c’è già l’accordo: in caso di successo di Gianluca Trani, il coordinatore regionale di Forza Italia rivestirà l’incarico di presidente del consiglio comunale succedendo proprio all’eventuale neo sindaco. Tra i candidati ci dovrebbe essere la figlia di Raffaele Mattera ma si attendono anche indicazioni da Davide Conte, che dovrebbe fornire il “suo” nome: la sua candidatura è infatti da escludere a priori a causa del ruolo ricoperto in un’autorità di vigilanza come il Corecom che impedisce l’eleggibilità fino al termine del quarto anno successivo al decadimento della carica. Tra coloro che dovrebbero saltare il giro c’è sicuramente l’assessore Sandro Iannotta, come come un altro ex esponente della giunta giosiana, ossia Isidoro Di Meglio, che però si troverebbe al centro di un vero e proprio intrigo. Stavolta, infatti, la famiglia che gestisce la holding alberghiera Dimhotels potrebbe non essere compatta sul nome dell’eventuale consanguineo da spedire in rampa di lancio. Un altro Isidoro, il direttore dell’Aragona Palace, sembrerebbe infatti già promesso sposo degli “sciarappini”, ma si parla anche del terzo Isidoro – detto “Il nobile” – come papabile sempre in una lista di Giosi Ferrandino. Ora, con l’assessore uscente che ha invece firmato il documento pro Gianluca, capirete come la situazione è decisamente ingarbugliata. Alla fine pare che al termine di un consulto familiare, i Di Meglio avrebbero deciso di rimanere fuori dalla contesa ma alla fine può darsi che la voglia di cimentarsi di qualcuno dei protagonisti sia tale da fare il grande passo anche senza la “benedizione” del parentado.

E passiamo al versante “Bambeniello”. Salvatore Mazzella, ex candidato sindaco e consigliere regionale uscente, dovrebbe abdicare lasciando spazio al debutto del figlio, Antonio Mazzella. In campo anche l’amministratore della Balga, Ivano Balestriere, mentre dovrebbe rimanere “dietro le quinte” Giuseppe Di Meglio, che a un certo punto pareva essere un papabile candidato sindaco. Sta sfogliando la margherita per decidere se ricandidarsi o meno anche Giorgio Luigi Balestrieri mentre i riflettori sono puntati pure su Carmine Bernardo e Luigi Telese. Inizialmente entrambi avevano deciso di puntare sui rispettivi rampolli di famiglia ma negli ultimi giorni il quadro potrebbe essere (in parte) mutato: se Gigiotto sembra orientato a candidare la figlia Maria Chiara (che ovviamente farebbe accoppiata con l’uscente Ciro Ferrandino), Carmine potrebbe riproporsi in prima persona rinunciando all’idea di lanciare nella mischia Raffaele. Ma siamo appena alle prime schermaglie. La strada, credeteci, è davvero ancora lunga. E c’è una sola certezza, i candidati servono pure il pane. Lasciate ogni speranza, dunque: busseranno anche alla vostra porta…

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