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Ischia, “Nozze d’oro” tra le partecipate del Comune capofila

dalla Redazione

ISCHIA. Salta l’incontro in agenda ieri per la definizione del percorso che porterà Ischia Ambiente ad assorbire Ischia Risorsa Mare. Impegni istituzionali hanno impedito al sindaco Giosi Ferrandino di prender parte al briefing organizzato in mattinata negli uffici di via Iasolino e al quale avrebbero dovuto partecipare il liquidatore Pierluca Ghirelli ed i referenti politici di Ischia Ambiente Christian Ferrandino e Luca Montagna. L’appuntamento è rinviato solo di poche ore perché l’intenzione dell’amministrazione è procedere a tappe forzate fino alla conclusione dell’operazione, ormai definita in ogni singolo dettaglio.

Si seguirà alla lettera quanto stabilito lo scorso marzo, quando la maggioranza decise di mettere in liquidazione la partecipata che si occupa delle concessioni portuali. All’epoca la delibera fu basata su una normativa in itinere che prevedeva la messa in liquidazione di società partecipate con volume d’affari inferiore al milione di euro. Quel disegno di legge si è poi perso nei mille meandri del Parlamento, ma la volontà dell’amministrazione che fa capo a Giosi Ferrandino è rimasta intatta.

Il comune punta a risolvere il passaggio di consegne tra le due partecipate con una operazione parallela da realizzare all’unisono: da un lato il comune acquisirà le concessioni più i pontili che attualmente sono in capo a Ischia Risorsa Mare, dall’altro stipulerà una convenzione con Ischia Ambiente la quale, dal canto suo, dovrà assorbire i dipendenti dell’altra partecipata e gestire i servizi di ormeggio e incoming.

L’incontro di oggi doveva essere propedeutico alla definizione del valore di Ischia Risorsa Mare per comprendere l’effettiva esposizione economica cui il comune dovrà far fronte per entrare in possesso delle concessioni e dei pontili e, contestualmente, per stabilire il canone da versare a Ischia Ambiente per la gestione del servizio.

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Su un punto sembra esserci però già la convergenza di tutte le correnti della maggioranza: le fatture per il diritto d’utilizzo delle concessioni dovranno essere versate direttamente nelle casse del comune e non passare più da quelle della partecipata, come è invece successo fino ad oggi con Ischia Risorsa Mare.

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C’è una chiara finalità politica dietro questa decisione: il flusso di denaro derivato dagli ormeggi andrà ascritto alla voce “entrate” del bilancio comunale. Il vantaggio per l’amministrazione che verrà sarà così doppio. Se da un lato ci sarà denaro fresco che entrerà nelle casse comunali, dall’altro si potrà abbassare notevolmente la pressione fiscale su famiglie e, soprattutto, sulle imprese.

«Ecco perché l’operazione è ben orchestrata, almeno da un punto di vista politico» il commento di fonti vicine alla maggioranza. «È stata una buona intuizione, alla faccia di chi diceva che i libri contabili della società sarebbero dovuti finire in tribunale»

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