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I negozianti di Casamicciola si appellano agli isolani: «Aiutateci a non chiudere i nostri negozi»

«Sono giorni che ci penso e non so se scriverlo o meno per paura di passare per superficiale, ma vedo morire Casamicciola ancora di più. I turisti sono scappati, molte mie amiche sono senza casa e ora si prospetta anche la perdita del posto di lavoro. Sì perché molti di noi negozianti della Marina, di corso Luigi Manzi, di Perrone e di Piazza Bagni non colpiti strutturalmente dal terremoto stiamo avendo gravi ripercussioni economiche. Allora mi rivolgo a voi isolani: aiutateci non solo con le chiacchiere, aiutateci a non chiudere e a non licenziare gente che ha già perso la casa e ora potrebbe perdere pure il lavoro». Inizia così l’accorato appello di Annamaria proprietaria di una gelateria sul corso di Casamicciola che, pubblicato su Facebook, è stato largamente condiviso dai commercianti del comune termale e da tanti ischitani che hanno riconosciuto la criticità del sisma che rischia di togliere lavoro a chi ha già perso una casa. Qualcuno aggiunge che la situazione è critica anche per Lacco Ameno, in modo particolare per la zona alta, quella del Fango, dove i residente sono stati lasciati quasi completamente soli.

«Non avremmo i locali chic di Sant’Angelo o quelli caratteristici di Forio o ancora quelli grandi e moderni di Ischia, ma siamo tutti piccoli commercianti che hanno bisogno di non crollare. Venite a farvi una passeggiata anche da noi qui a Casamicciola gustandovi una bruschetta da Gino, un hamburger dal Signore degli agnelli, uno yogurt da Candy cream, un dolce cornetto da Calise, o ancora un panino al pub Bella Vita, un churrito da Lunar Flight, un caffè da bar del porto, degli ottimi dolci da Di Massa o Di Leva. Venite a fare  shopping da De Luise, da fischi d’Ischia, da Galano ottica, da Tiziana della Phard, da Vincenzo e Stefania Ferrara, da Nello Gardenia». L’elenco continua con i nomi di tutte o quasi le attività commerciali di Casamicciola che in queste ore è affollato di giornalisti, forze dell’Ordine che però non spendono. «Siete tantissimi, e tutti eccezionali e tutti abbiamo bisogno di voi, foriani, ischitani ecc… non creiamo un danno peggiore di quello che abbiamo già subito. Aiutateci  a sopravvivere e a far sopravvivere i nostri amici del Maio e del Fango».

Isabella Puca

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