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Ischia, il Pmli chiede le dimissioni del sindaco Enzo Ferrandino

Ad oltre un mese dalle elezioni, il nuovo sindaco di Ischia, Enzo Ferrandino, non è riuscito ancora a varare la sua giunta. L’unica decisione adottata, al di là di una eventuale giunta e di un nuovo consiglio comunale, è stata quella di avviare la macchina organizzativa della nuova edizione della Festa di S. Anna! Questo il vero problema di Ischia. Che squallore e che vergogna!

Mancanza di vivibilità, degrado ambientale con un paese che continua ad essere un grande cumulo di rifiuti abbandonati dappertutto, caos automobilistico, privatizzazione delle strade pubbliche affidate ad una società con il compito di guadagnare sulla pelle dei lavoratori, attraverso la gestione delle strisce blu, inferno dei trasporti marittimi e terrestri, assalti notturni di baby gang, dissesto idrogeologico, trasformazione disordinata del territorio che registra alterazioni di ogni tipo, da parte di privati con la complicità elettoralistica di chi ha vinto le elezioni, incapacità di avviare una seria programmazione nel campo della cultura e nello sviluppo del paese, situazione preoccupante nei rapporti di lavoro dove prevalgono sfruttamento e arroganza padronali, mentre non si profila neppure l’ombra di un assessorato al lavoro, incapacità di affrontare problemi vitali che vanno dalla realizzazione di depuratori oggi inesistenti, alle preoccupanti incognite del pianeta sanità, alla necessità di sollecitare la casa regionale del fascio nella indizione del referendum per la istituzione del Comune Unico.

Sono questi i temi fondamentali che non trovano il minimo spazio negli sporchi intrighi di bottega dei gruppi politici che hanno sorretto l’elezione della nuova amministrazione, di marca Pd. Prevalgono solo manovre, ricatti, interessi personali e di gruppo, trappole, scontri mercantili di cosiddetti politici senza scrupoli. Il  paese è abbandonato in balìa delle onde, ma il nuovo sindaco è felice di aver garantito l’organizzazione della Festa di S. Anna, quella già tanto cara ai gerarchi fascisti. L’Organizzazione isolana del Pmli non può fare a meno, evidentemente, di chiedere al nuovo sindaco di lasciar perdere, di andarsene a casa, per il vero bene del paese.

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