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ISCHIA PONTE DEVE SENTIRSI PROTAGONISTA PER GODERE DEL SUO RILANCIO DON CARLO RIPARTE DAL “BORGO DEL SANTO” E BENEDICE I VENERDI IN FESTA

Di ANTONIO LUBRANO

La nuova stagione turistica 2018 è ormai in pieno svolgimento,la festa a mare agli scogli di S.Anna è vicina, la sfilata storica in costume d’epoca pure, le associazioni di categoria sono tutte  proiettarsi nuovamente nel mondo operativo isolano, dal Castello aragonese a Sant’Angelo. Insomma non c’è tempo tempo da perdere per nessuno Si bada da oggi solo ai profitti. Si è ripartiti dalle risorse strutturali esistenti rispolverate di tutto punto, per apparire meglio all’altezza della situazione, e da programmazioni già collaudate, capaci di rivitalizzare un ambiente addormentatosi di fatto nel periodo invernale trascorso come solitamente sempre accade.  Per il Centro Storico di Ischia Ponte vale la pena puntare sul “Turismo Culturale & Religioso “ con iniziative mirate, circoscritte all’ intero Borgo, con la partecipazione diretta del suo popolo. Ischia Ponte deve sentirsi protagonista, e pare lo stia facendo alla grande con  i “Venerdi del Borgo in Festa”, riproposti anche quest’anno con notevole successo  A tutto questo, si aggiungono le iniziative  da Turismo Religioso  di Don Carlo l’Attivissimo parroco del Borgo, che dopo L’E…state con Gesù rilancia la nuova iniziativa “Il Borgo del Santo” all’insegna delle visite ai luoghi di origine del Patrono della Diocesi di Ischia. Il Borgo di Celsa è uno dei più antichi dell’isola d’Ischia, dove è nato e cresciuto Carlo Gaetano Calosirto, divenuto poi San Giovan Giuseppe della Croce. Il programma prevede da sabato 21 luglio fino a sabato 29 settembre concerti nella chiesa Cattedrale  di S. Maria Assunta  con performance tra Fede. Arte e Cultura. In Questo importante contesto, per una Ischia  Ponte, ripetiamo, protagonista, fa la sua parte  “Aenaria SoMmersa”. A tale proposito va ricordato che l’antico Borgo, tra l’altro,  ha a portata di mano un patrimonio storico-archeologico-culturale sottomarino  nascosto,  di cui solo da qualche anno, se ne sta parlando con intensità e cognizione di causa. A farlo però, non sono gli ischiapontesi, legittimi depositari a propria insaputa  del tesoro “segreto”, ma una Organizzazione operante in loco, composta da esperti sub, archeologi sotto marni e studiosi della materia, identificabile nell’Associazione Marina di S. Anna, nell’Associazione Archeologica e nel  Consorzio Ischia Ponte. Sigle che conducono ad un unico progetto di portata storico-ambientale, in cui ciascun organismo vanta un suo ruolo

individuale attivo. Pare però che i soli cittadini di Ischia Ponte, sotto l’ala protettrice ( ? ) del Consorzio, sono stati o si sentono tagliati fuori da tutte le fasi dell’importante operazione che riguarda la scoperta della propria storia sommersa, di quella che fu la vita in frammenti  dell’antica Aenaria, con testimonianze archeologiche dirette di lastricati, opere murarie,  oggettistica in ceramica di svariate  forme e dimensioni e da ultimo del ritrovamento  di un’ancora dell’era romana.  La  quale ancora è comparsa tra la sabbia dei fondali, complice una delle passate sciroccate, appena all’esterno dell’area archeologica della baia di Cartaromana, a Ischia. E i ragazzi della Marina di Sant’Anna, che da sette  anni si occupano, con la regia della Soprintendenza

Speciale per i beni archeologici di Napoli e Pompei – del recupero dei reperti della città sommersa di Aenaria, quasi non credevano ai propri occhi. Quindi  l’ultimo, sorprendente ritrovamento nel mare che bagna Ischia, è il ceppo in piombo di un’ancora romana: la punta di una marra ha catturato l’attenzione di uno degli operatori, Gaetano Lauro. “Scoprirla e portarla a galla, disse Gaetano, è

stato complesso ed emozionante. Come del reso mostra un video di “Navigando verso Aenaria”. Ci domandiamo: che parte ha Ischia Ponte di fronte a tutto questo ?  La nuova sede di Via San Giovan Giuseppe della Croce dove è possibile, a pagamento (le scuole pagano) vedere i filmati, per la verità interessantissimi, di Aenaria Sommersa,realizzati nelle operazioni di scavo e di ricerca,

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non è  sufficiente per vedere coinvolto tutto l’antico Borgo di Celsa in prima persona, attraverso almeno un gruppo di suoi rappresentanti in grado di promuovere iniziative mirate, di sostegno, di divulgazione e di ulteriore apprendimento per tutti coloro che vogliono conoscere ed erudursi sul tema. In modo che  Ischia Ponte e la sua gente insieme possano  trarre i benefici auspicati.  Senza dubbio suggestiva e misteriosa, è la città antica di Aenaria che tra il 130 e il 150 d.C venne completamente  sommersa a causa di una calamità naturale. La città, che affaccia nel cuore della baia di Cartaromana ad Ischia, venne scoperta soltanto nel 1972 da due subaquei ischitani, Rosario D’Ambra e Pierino Boffelli, che durante l’immersione vennero a conoscenza di alcuni reperti sommersi che subito sottoposero all’attenzione del sacerdote archeologo di Lacco Ameno Don Pietro Monti. Recuperare la città portuale da metri e metri di profondità è impossibile, ma da qualche anno è nato un progetto che ha l’obiettivo di riqualificare e valorizzare l’area con alcune visite guidate che conducono i visitatori alla scoperta della zona archeologica sommersa. A bordo di una barca con fondale a vetri è infatti possibile intravedere i resti della città.

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                                                                                                       antoniolubrano1941@gmail.com

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