CRONACA

Elisoccorso, tensione tra Asl e Capricho

Il Comune attende il pagamento di due annualità per la gestione del fondamentale servizio tramite l’elisuperficie della Fundera, ma l’azienda sanitaria locale fa sapere che serve la redazione del piano di manutenzione, altrimenti i canoni non saranno saldati

Giornata di tensione ieri tra il Comune di Casamicciola e l’Asl Napoli 2 Nord. Ieri mattina tra tra gli uffici dei due enti si sono incrociate alcune roventi telefonate. L’Asl infatti risulta ancora inadempiente verso l’ente del Capricho per quanto riguarda il pagamento dei contributi per il mantenimento del servizio di elisoccorso; in particolare l’azienda sanitaria locale guidata dal dottor Antonio D’Amore deve ancora versare la seconda semestralità del 2017, le due semestralità del 2018, e la prima del 2019.

Considerando che ogni semestre il canone da versare è pari a 80mila euro, si evince facilmente che il Comune di Casamicciola deve ancora ricevere ben 320mila euro. Il sindaco Castagna ha più volte chiesto all’Asl di saldare gli arretrati, anche perché una chiusura dell’eliporto avrebbe significato un grave danno alla sicurezza dal punto di vista sanitario per residenti e turisti dell’intera isola. E negli ultimi tempi aveva ricevuto alcune iniziali assicurazioni sull’imminente pagamento, mai però concretizzatesi, fino a quando l’Asl ha avvertito il Comune di un dettaglio contenuto nella convenzione del servizio: si tratta della redazione del piano di manutenzione dell’elisuperficie.

Probabilmente, arrivato il momento del redde rationem, all’Asl hanno esaminato i termini dell’accordo, accorgendosi della mancanza di tale piano e rispondendo alle istanze del Comune con una contro-istanza: se il Comune non fornisce il piano di manutenzione, l’Asl non pagherà il dovuto. Così, mentre dalla direzione arrivavano rassicurazioni sul pagamento, un dirigente ha poi spiegato al Comune l’esistenza del cavillo ostativo. Il sindaco, pur riconoscendo che tale mancanza avrebbe dovuto essere conosciuta dai funzionari comunali ma anche da quelli dell’Asl, si è mostrato piuttosto spazientito, perché fino a pochi minuti prima l’azienda sanitaria assicurava l’imminente pagamento, e soltanto adesso, dopo due anni di “mora”, spuntava fuori la grana. A questo punto il primo cittadino ha evitato di alzare ulteriormente i toni, assicurando la preparazione del piano.

Come si ricorderà, ad aprile venne rinnovata la convenzione tra l’Asl e il Comune di Casamicciola per l’utilizzo dell’elisuperficie “Giovanni Paolo II”. La struttura, com’è noto, è parte integrante del servizio di elisoccorso (Hems), e l’accordo ha validità triennale, dal gennaio di quest’anno fino al 31 dicembre 2021. È prevista come da prassi l’eventuale proroga per un ulteriore triennio, come fra l’altro è contemplato dalla stessa convenzione. L’Asl, per il servizio di atterraggio e decollo garantito dal Comune, è tenuta ad erogare annualmente la somma di 160mila euro, in due tranches, al 30 giugno e al 31 dicembre di ciascun anno. Tutto il resto è a carico del Comune, in quanto l’Asl non si fa carico di eventuali differenze economiche per l’espletamento e completamento del servizio, o per la custodia della struttura. L’accordo arrivò dopo che il sindaco Giovan Battista Castagna si era recato a Frattamaggiore, presso la sede dell’Asl, proprio per incontrare il Direttore generale, e trattare il rinnovo della convenzione per la gestione del servizio di elisoccorso, che costituisce un servizio fondamentale per tutti i Comuni dell’isola. Castagna si dichiarò molto soddisfatto della disponibilità e della comprensione che il direttore D’Amore garantì per il rinnovo dell’accordo.

I numeri della gestione sono aumentati negli ultimi anni: fino a qualche tempo fa si contavano 220-230 “toccate” (atterraggi e decolli) all’anno, mentre attualmente si raggiunge la ragguardevole cifra di oltre 320 all’anno. Interventi che consentono a tanti pazienti di essere rapidamente trasferiti dal vicino Ospedale Rizzoli ai vari centri specializzati della terraferma. Nonostante la cifra destinata al servizio non sia molto elevata (e che in gran parte viene assicurata dall’Asl), il Comune tramite la sua società partecipata, Marina di Casamicciola, è finora riuscita a garantire con puntualità il servizio. Per il triennio scorso, oltre ai 160mila euro annui “coperti” dalla stessa Asl, altri 64mila euro avrebbero dovuto essere ripartiti tra i sei comuni dell’isola. Cifre visibilmente lontane dai duecentomila euro annui, quando invece alcuni anni fa la cifra totale arrivava addirittura a lambire i trecentomila. Va ricordato che, in caso di ritardo nei pagamenti, il Comune di Casamicciola “garantisce” di fatto anche gli altri enti. Lo schema di convenzione contiene sei articoli: viene specificato che il servizio di guardiania, antincendio, manutenzione ordinaria e straordinaria, sarà assicurato tramite Marina di Casamicciola, e che nell’assicurare il servizio ventiquattr’ore su ventiquattro il Comune presenterà all’Asl un piano di funzionamento dell’Eliporto, relativo al personale addetto alla manutenzione della struttura, gli interventi per garantirne l’ininterrotta attività e le finalità di sicurezza operative e di vigilanza. Ed è proprio tale piano di manutenzione l’ostacolo che, secondo l’Asl, ha impedito il regolare pagamento dei canoni degli ultimi due anni.

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