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Ischia, il “regno del biacco” non è un paese per vipere

I serpenti sono animali temutissimi nel mondo. La paura verso di loro si sarebbe originata milioni orsono, con i mammiferi che hanno sviluppato uno spavento innato per questi animali, secondo un vecchio articolo di National Geographic. Ma quanto può essere giustificata la fobia verso queste creature in un paese come l’Italia? Molto poco, dato che su 23 specie ufficialmente presenti sul territorio nazionale solo 5 (peraltro tutte del genere Vipera) risultano velenose per l’uomo e spesso non letali se il morso è trattato subito: in 21 dei 36 paesi europei in cui è reperibile una bibliografia seria e aggiornata, si stima che dal 1870 ad oggi oltre 80mila persone siano state morse da serpenti viperidi, ma solo in un centinaio di casi questo è risultato fatale.

Ad Ischia coloro che hanno la fobia degli ofidi (nome derivato dal termine greco per indicare questi rettili) possono dormire tranquilli: le ricerche erpetologiche (ovvero riguardanti rettili e anfibi) concordano sul fatto che sull’isola è presente una singola specie di serpente. Si tratta del comunissimo biacco, il cui nome scientifico è Hierophis viridiflavus (sebbene qualche esperto utilizzi ancora il vecchio nome Coluber viridiflavus). Diffuso in gran parte dell’Europa occidentale, il suo morso è totalmente innocuo per l’uomo (anche se per sicurezza è meglio trattarlo con acqua ossigenata per evitare infezioni). Secondo il Smithsonian facendosi mordere per 5 minuti si può cominciare ad avere delle difficoltà neuromotorie ed è alquanto aggressivo come animale (il dolore del morso è più o meno simile a quello causato da una lucertola che compie la stessa azione). È un animale diurno di colore solitamente nero con macchie giallo-verdognole sul corpo, striature caratteristiche sulla coda, testa lunga e occhi grandi con pupille tonde. Può raggiungere fino a 180 centimetri di lunghezza, in media però arriva verso i 120. Lo si può rinvenire un po’ ovunque sull’isola, tanto in habitat naturali come zone di macchia mediterranea o pendii secchi ricchi di vegetazione, quanto in aree urbane come parchi, rovine e scarpate stradali.

Si evince da ciò come le “Terrible 5”, le vipere del territorio italiano, non siano mai state rilevate ad Ischia. In più, solo la Vipera aspis (detto comunemente “aspide”) è presente in Campania. Se poi l’aspide fosse presente pure qui sull’isola sarebbe epocale come prima segnalazione e meriterebbe almeno un piccolo articolo su qualche rivista scientifica. Inoltre non sono presenti bisce sul territorio ischitano, sebbene il biacco venga comunemente scambiato per una di loro. Se qualcuno è sicuro che sia presente qualcos’altro oltre il biacco mi faccia sapere: può essere l’occasione buona che comincio a scrivere per qualche journal di settore! Se avete dubbi sono presenti ottime guide per distinguere una vipera da un ofide non pericoloso, che per l’Italia sono valide (un po’ meno per altre zone del mondo, data la presenza di serpenti pericolosi con caratteristiche più o meno simili a quelli innocui): in generale la testa delle vipere è quasi triangolare e ben distinta dal corpo, mentre gli innocui hanno testa affusolata e poco distinta dal corpo. Inoltre tutte le vipere hanno orbite ellittiche e coda tozza distinta dal corpo, mentre gran parte dei serpenti non pericolosi italiani hanno orbite rotonde (tranne il serpente gatto Telescopus fallax, presente in Italia solo in una piccola zona del nord-est) e la coda è affusolata e non nettamente distinta.

Concludo facendo notare che, sebbene non sia presente una legge regionale campana in loro difesa, l’erpetofauna (e quindi anche i serpenti) è protetta dall’Allegato II della Convenzione di Berna del 1979: si tratta di uno strumento giuridico internazionale vincolante in materia di conservazione della Natura, riguardante gran parte del patrimonio naturale del Continente Europeo e di alcuni Stati dell’Africa. L’articolo 6 in particolare vieta la cattura o l’uccisione delle specie nell’Allegato II, quindi uccidere i serpenti in Europa è illegale. Se ci troviamo davanti ad un serpente e desideriamo allontanarlo di solito basta fare un po’ di rumore e di vibrazioni ottenute battendo i piedi in terra (aggiungo come anche il rumore viene percepito come vibrazioni, essendo i serpenti praticamente sordi: i movimenti degli incantatori visti in TV li fanno muovere, non il suono del piffero). Nel caso in cui l’ofide entra in casa consiglio di chiamare l’ENPA per la rimozione di esso, senza uccidere l’animale o provocargli ferite. Last but not least, i serpenti sono ottimi per il cosiddetto rodent control: quando sono presenti possono ridurre il numero di topi, ratti ed altre specie che possono danneggiare l’agricoltura, controllandone le popolazioni ed evitando il loro eccessivo proliferare.

*BsC in STeNa e specializzando in Scienze della Natura presso “La Sapienza” di Roma

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