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Ischia selvaggia, quando l’isola di notte diventa una pista

ISCHIA – Non è una novità: di notte le strade dell’isola si trasformano in un autodromo alla mercé di irresponsabili che si credono i padroni delle strade e sfidano la sorte in gare di velocità improvvisate, arrecando grave pericolo anche agli ignari automobilisti che si ritrovano, loro malgrado, avvolti dal pericolo nel giro di pochi secondi. Le gare clandestine avvengono per lo più sul tratto di strada che separa il comune di Barano da quello di Ischia. Ad essere battute sono per lo più le strade della soprelevata che invitano a schiacciare irresponsabilmente il piede sull’acceleratore in maniera sconsiderata. Anche chi non è solito muoversi sulle strade dell’isola a tarda sera non può fare a meno di ascoltare il roboante ruggito dei motori che riecheggia tutt’attorno le strade del centro di Ischia fino a raggiungere la zona dei Pilastri e oltre. Sprezzo del pericolo, irresponsabilità e una rincorsa adrenalinica verso il rischio estremo rappresentano il carburante degli ignoti piloti della tarda ora che non hanno alcun rispetto per l’incolumità altrui.

Talmente pericolosi che al mattino non si parla d’altro. Sono numerose le testimonianze di persone che si sono ritrovate catapultate al centro di una vera e propria gara automobilistica clandestina, mentre tornavano a casa a bordo della propria auto non di rado anche con dei bambini a bordo. Una cattiva abitudine davvero pericolosa che solo per un caso fortuito del destino fino ad ora non ha portato a nefaste conseguenze. Fin troppo spesso ci siamo trovati a piangere le vittime della strada, vite spezzate da un attimo di distrazione o da un notevole carico di incoscienza. Eppure sembra che ci sia chi non è proprio intenzionato a calmarsi e dare un freno a delle manifestazioni pericolose, illegali e sconsiderate. L’ultimo accorato appello a smetterla è arrivato da Ciro Pilato, un ragazzo di Ischia che si è trovato faccia a faccia con un paio di auto intente a sfidarsi all’ultima accelerata nei pressi dei Pilastri. Solo grazie a nervi saldi e buoni riflessi si è evitato il peggio. “Se al posto mio ci fosse stato un ragazzo o una ragazza su un motorino, ne sono certo, sarebbe sicuramente finito sulla strada e difficilmente sarebbe sopravvissuto per come correvano” ha sottolineato il ragazzo testimone di un’abitudine ormai radicata nelle strade isolane

Quali le soluzioni? Dopo aver ottenuto la tanto agognata illuminazione della sopraelevata, che in realtà più che ridurre la voglia di correre semmai potrebbe farla venire visto che la maggiore visibilità invoglia in persone poche responsabili a schiacciare sull’acceleratore, scoraggiare i pirati della strada non è semplice. Magari l’installazione di un autovelox o l’installazione di un guard-rail tra le corsie sarebbero un ottimo deterrente almeno per evitare azzardati sorpassi effettuati a tutta velocità, proprio su quella strada che tante vite ha strappato. La popolazione reclama maggiori controlli sulle strade isolane e maggiore severità nei confronti di chi trasgredisce i limiti di velocità che su tutta l’isola d’Ischia rimangono fissati al massimo a 50 km/h. Forse finché non ci sarà un giro di vite forte e incisivo su queste manifestazioni di spregiudicatezza ben poco si potrà fare. Maggiori controlli, ritiro della patente e anche sequestro del mezzo spinto a velocità folli potrebbero scoraggiare i sedicenti piloti che per tentare di aggrappare un po’ di adrenalina mettono a repentaglio la sicurezza degli isolani.

Antonello De Rosa

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