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Ischia, sembra agosto: nel weekend 36.963 arrivi!

Sono veramente sbalorditivi i numeri forniti dalla Guardia Costiera, più che raddoppiati rispetto al precedente fine settimana. Una boccata d’ossigeno per l’economia locale e la speranza che il trend prosegua

Ristoranti stracolmi (pur con il limite di un coprifuoco alle 23 che di fatto aveva concentrato gli accessi in una forbice oraria non così ampia), bar idem, prime presenze sulle spiagge ma soprattutto strade affollatissime ad ogni ora del giorno. Era l’ultimo fine settimana di maggio ma ad Ischia francamente sembrava agosto, eccezion fatta per il clima soleggiato ma mite e non afoso. I numeri, adesso, danno due indicazioni chiare: la prima, più generalizzata, è che dopo le restrizioni imposte dalla pandemia – per carità, ben lungi dall’essere sconfitta – la gente ha una straordinaria voglia di tornare a vivere. La seconda, che ci riguarda da vicino, è che Ischia è stata letteralmente presa d’assalto nel fine settimana che ci siamo messi alle spalle. Con numeri da capogiro, più che raddoppiati rispetto al precedente weekend ma che soprattutto sono numeri che si registrano nei ponti di Pasqua o del primo maggio o altrimenti soltanto nel mese di agosto.

I dati che arrivano dall’ufficio circondariale marittimo da Ischia, e relative agli arrivi e le partenze nelle giornate di venerdì, sabato e domenica, sono clamorosi, addirittura da capogiro. Sui tre porti dell’isola d’Ischia si sono registrati complessivamente 36.963 arrivi, un vero e proprio esercito, roba che appena un mese fa sarebbe stata definita pura utopia se non addirittura “fantascienza”. Hanno invece lasciato l’isola nello stesso arco temporale 35.937 passeggeri. Anche il flusso veicolare non è stato di poco conto e si è pressoché triplicato nel giro di sette giorni: quelli sbarcati risultano essere 6.833, quelli ripartiti alla volta della terraferma (e dunque verso i porti di Napoli Calata di Massa e Pozzuoli) 7.393. Un risultato che costituisce anche un’altra significativa boccata d’ossigeno per l’economia isolana, che arriva da oltre un anno in cui di fatto è stata in agonia ed ha boccheggiato non poco rischiando seriamente di andare a fondo. Timidi segnali di una ripartenza che per adesso ha davvero il piede sull’acceleratore. Nella speranza che non lo tolga e che soprattutto, archiviata la parentesi estiva, l’autunno non riproponga gli stessi scenari del 2020. Intanto alla vigilia c’è la Festa della Repubblica del 2 giugno: un mercoledì non favorisce un ponte, è vero, ma magari prepariamoci ad una nuova invasione. In fondo non aspettiamo altro.

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Rossy

Era quello che tutti si aspettavano. Folla, folla dappertutto. Lasciamoci alle spalle tutto quello che è successo con i morti a terra e corriamo a divertirci, che ci importa. È tutto finito. Ne siamo proprio certi? Speriamo bene.

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