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Ischia, sequestrata attività ad ex assessore

SANTA MARIA CAPUA VETERE. Nel corso della mattinata odierna, a Santa Maria Capua Vetere, i carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Caserta hanno dato esecuzione ad un provvedimento di custodia cautelare in carcere, emesso dal Gip del tribunale di Napoli, su richiesta della Dda, nei confronti di Alfonso Salzillo, giù consigliere ed assessore comunale di Santa Maria Capua Vetere, gravemente indiziato per i reati di associazione per delinquere di tipo mafioso e corruzione elettorale finalizzata a favorire l’organizzazione camorristica del clan dei Casalesi.

Il provvedimento cautelare è stato emesso all’esito di una attività d’indagine svolta, tra il 2014 e l’agosto 2015, attraverso attività tecniche e dinamiche, corroborate dalle dichiarazioni di collaboratori di giustizia che hanno concordemente indicato l’ex amministratore locale quale referente nei rapporti tra la Pubblica amministrazione e la criminalità organizzata per conto del gruppo riconducibile a Nicola Schiavone, esponente del clan dei Casalesi, figlio di Sandokan.

Come riportato dal gip nel provvedimento cautelare, le indagini hanno permesso di: provare la rivelazione, da parte dell’indagato, ad alcuni componenti del clan dei casalesi, di informazioni circa l’apertura di nuovi cantieri sul territorio di Santa Maria Capua Vetere, al fine di consentire la formulazione di richieste estorsive da parte di esponenti del clan stesso; appurare come il citato amministratore pubblico si sia prestati, nell’interesse del clan, al cambio di assegni bancari, allo scopo di impedire la ricostruzione della illecita provenienza degli stessi; appurare come, da candidato alle elezioni amministrative del 2011 per la carica di consigliere comunale di Santa Maria Capua Vetere, per ottenere a proprio vantaggio il voto elettorale, egli abbia promesso, a due esponenti locali federati con il clan dei casalesi, la somma di 30mila euro per il loro appoggio elettorale.

Contestualmente all’esecuzione della misura è stata sottoposta a sequestro un’attività commerciale nel settore caseario con sede a Curti ed Ischia, due appartamenti con relative pertinenze, un fabbricato rurale ed un terreno nonché titoli di credito e rapporti bancari, tutti a lui intestati e riconducibili del valore complessivo di 600mila euro.

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