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Ischia si interroga sulla stagione che verrà,Franco Di Costanzo: «Inizio di stagione difficile, manca ancora un reale marketing territoriale»

«In questo momento forse stiamo ancora in parte pagando le conseguenze della cattiva pubblicità diffusasi in seguito al sisma. Il meteo dal canto suo non ci ha finora aiutato  in questi primi scampoli di stagione. Tuttavia sicuramente sarà una stagione più dura di quelle precedenti. Speriamo di recuperare da maggio in avanti, ma per il momento le previsioni non sono molto favorevoli. D’altro canto a Ischia non possiamo vivere sempre sperando nelle congiunzioni favorevoli delle festività in calendario e quindi nei “ponti”. Un problema sarà anche la tempistica di assunzione del personale, perché alcuni alberghi opereranno qualche mese in meno rispetto all’anno scorso. Ho sentito di un possibile calo delle presenze quantificabile in un 20-25% in meno in questo periodo. Se tale flessione dovesse confermarsi anche nei mesi da maggio a settembre, sarebbe ovviamente una catastrofe. I flussi di turisti stranieri stanno rispettando in linea di massima le previsioni, mentre il calo al momento riguarda gli ospiti italiani. Alcuni alberghi apriranno nei giorni di Pasqua per poi chiudere fino a oltre il 20 aprile: troppo costoso mantenere aperta la struttura quasi vuota. Quello che davvero manca è il supporto di un reale marketing territoriale, che altrimenti riuscirebbe a smuovere significativamente il mercato. Servirebbero azioni mirate sui mezzi di comunicazione. Dobbiamo renderci conto che il nome di Ischia si è un po’ appannato».

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