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Ischia: si litiga per le deleghe, e il Comune resta “paralizzato”

ISCHIA – Rischia di diventare una situazione surreale, ai limiti del paradossale, quasi peggio di quando si trattò di costituire la nuova giunta, che arrivò al termine di un parto lungo e tormentato, che a lungo rischiò di tramutarsi in un aborto. Parliamo dell’attribuzione delle deleghe agli assessori del nuovo esecutivo del Comune di Ischia, che tarda ad arrivare per quanto fosse stato promesso e “pronosticato” subito dopo le festività natalizie e che blocca veramente tutto, come spiegheremo più avanti, con evidenti ripercussioni anche sulla macchina amministrativa. E questo a causa di un braccio di ferro interno in seno alla maggioranza che proprio non riesce a trovare la quadratura del cerchio tra la rottura di possibili equilibri, bilanciamenti di forza in campo ed altre cose più o meno analoghe. Il sindaco Giosi Ferrandino, cui certo non fa difetto la scaltrezza, ha evidentemente ben intuito il clima di profonda incertezza che regna tra i suoi “soldati” ed allora con un gesto di grande democrazia si è brillantemente tirato fuori. Al suo alter ego, il vicesindaco Enzo Ferrandino, ha ribadito che da parte sua non ci sono preclusioni di alcun tipo (più o meno): gli portasse l’elenco con gli incarichi da attribuire ai vari assessori e si provvederà immediatamente a “battezzare la creatura”. Ma questa lista tarda ad arrivare, e davvero si spera non ancora a lungo, a causa di una faida interna che – così come quando si trattò delle nomine – pare non conoscere la parola “fine”.

Anche perché i nodi da sciogliere per venire a capo di una intricata matassa non sono certamente pochi. Come già scritto diverso tempo fa su queste colonne, la delega più ambita resta quella dei Servizi Sociali. Paolo Ferrandino ci ha messo gli occhi addosso e vorrebbe accaparrarsela a tutti i costi, anche perché ad un anno dalle elezioni parliamo comunque di un settore che pesa e tira non poco. Il problema è che ci ha messo gli occhi sopra anche il secondo assessore recentemente dimessosi dal consiglio comunale, ossia l’ex capogruppo del PD, Pasqualino Migliaccio: l’impressione è che la contesa, per usare qualche terminologia sportiva, si risolverà ai calci di rigore oppure allo sprint. Ma attenzione, perché Paolo Ferrandino non si ferma a questo, ma vuole assolutamente anche la Polizia Municipale: una delega, questa che però Giosi ha sempre concesso col contagocce: negli ultimi tempi se l’è vista attribuire soltanto Marianna Boccanfuso (all’epoca spalleggiata da Giorgio Balestrieri e Luigi Mattera), lo stesso Luigi Boccanfuso se ne occupava ma senza un’investitura ufficiale. Ma questo settore, per la verità, vede ancora saldamente in pole position l’attuale vicesindaco Enzo Ferrandino, che difficilmente mollerà la presa se non per amor di patria.

Per quanto riguarda il Contenzioso, restiamo fermi alle prime indiscrezioni de Il Golfo. Non fosse altro che per una questione di competenze professionali, dovrebbe toccare alla new entry, Carmen Criscuolo, di professione avvocato. In fondo, se vogliamo, sarebbe anche la scelta più logica ma siamo davanti ad una soluzione che in maggioranza non piace a parecchi ed il motivo è anche abbastanza scontato: il consigliere Ottorino Mattera, che ha imposto l’ingresso in giunta della Criscuolo, gestisce già – anche se informalmente, Patrimonio, Sport e Cimitero. Insomma, molti non vedono l’operazione di buon occhio perché il buon Ottorino uscirebbe ulteriormente rafforzato e si creerebbe un evidente squilibrio. Tra tante deleghe che sono ambite dagli assessori, non possiamo fare a meno di sottolineare che per adesso nessuno sembra aver alzato la voce per accaparrarsi Lavori Pubblici ed Edilizia Privata, ed anche qui una spiegazione c’è e pure abbastanza semplice. Ci sono tanti, troppi problemi, legati alle opere non ancora concluse ed il malcontento della gente cresce sempre più per una serie di cantieri “infiniti”: le ultime lamentele arrivano da via Giovan Battista Vico dove si è formata una sorta di comitato spontaneo pronte ad iniziative contro l’attuale amministrazione, aizzata anche – almeno così raccontano le voci di popolo – da un ex assessore ormai fuori dall’attuale squadra di governo. Il problema però è serio perché mancando le deleghe e il predetto accordo emergono una serie di circostanze imbarazzanti. In primo luogo, la giunta ha fin qui votato solo due delibere (quella sul Natale e sull’ormai abituale anticipazione di cassa chiesta alla tesoreria comunale) ed in secondo luogo non sono stati ancora conferiti firma e poteri agli attuali dirigenti. Antonio Bernasconi, tanto per dirne una, resterà fuori fino all’8 febbraio ma al ritorno resta un punto interrogativo. Inoltre non è stato conferito neppure il mandato a Salvatore Marino, nell’ambito del settore ragioneria. Ergo, tutto resta terribilmente fermo, e c’è davvero poco da sorridere, con questi chiari di luna.

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