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Teatro: applausi per Tango e l’omaggio a Luca De Filippo

Di Isabella Puca

foto Valentina Lucilla Di Genio

 

Ischia – E’ iniziato con un commovente omaggio a Luca De Filippo l’ultimo spettacolo andato in scena per questa seconda edizione del Premio Aenaria. Il silenzio di una sala piena per metà, un’unica luce puntata sul sipario chiuso e la voce fuori campo di Luca De Filippo che recita quella poesia tanto cara al padre dal titolo “Io vulesse truvà pace” interrotta da un fragoroso applauso del pubblico commosso. Il sipario si è poi aperto sull’ultimo spettacolo di questa rassegna, in scena la compagnia di Genova Gli amici  di Jachy. Lo spettacolo, dal titolo “Tango”, ha come tema quello delle madri e i figli  desaparecidos, un argomento delicato per una rappresentazione davvero intensa. Sul palco, due soli  attori in un passo a due fatto di parole. Le due storie, all’inizio separate, trovano un punto di raccordo fondamentale e, come due mani che si uniscono per ballare il tango, le loro anime diventano un tutt’uno lasciando lo spettatore senza fiato. Inaspettatamente, infatti, verso la metà dello spettacolo ci si rende conto che quel ragazzo, figlio di un colonnello e lamentoso della sua vita agiata è il figlio di quella donna, una desaparecidos che racconta il suo dramma con una leggerezza atipica che rende il tutto ancora più intenso. Catturata insieme a suo marito, incinta di tre mesi, le strapperanno quel bambino per poi gettarla dall’alto di un aereo in volo dopo essere stata violentata più volte, sopruso alla persona da cui riuscirà a estraniarsi con la sola potenza delle parole. L’intensità di questo monologo a due di Francesca Zanni è stato poi arricchito con dei passi di tango da alcuni attori – ballerini più volte in scena. Eccezionale l’interpretazione dell’attrice femminile Martina Lodi. A fine spettacolo, tra gli applausi, è stato accolto sul palco il regista della compagnia, il napoletano Paolo Pignero. Dopo aver ringraziato pubblico e gli organizzatori per l’accoglienza ha sottolineato che questo di sabato è stato per lui un ritorno a casa,  << sono nato a Napoli – ha detto al pubblico – e lì mi sono formato anche dal punto di vista artistico. Ho iniziato negli anni ‘70 in un teatro napoletano molto importante, il San Carluccio che allora era stato rinnovato e preso in gestione dal grande Eduardo. Ho partecipato a diversi stage,  lì ho mosso i primi passi ma Eduardo non c’era quasi mai, c’era suo figlio Luca. In tutti i teatri, stasera (sabato scorso per chi legge ndr) si ricorda Luca De Filippo che ci ha lasciato così prematuramente, per lui chiedo di osservare un minuto di silenzio>>. Il pubblico del Polifunzionale in un silenzio commosso si è allora alzato dalle comode poltroncine blu ed è rimasto in piedi ricordando Luca De Filippo, chi nelle vesti di Peppeniello e del suo cantilenante “Vicienzo m’è pate a me” oppure in quelle di Tommasino a cui il Presepe di Casa Cupiello proprio non piaceva rispetto a quella ”zupp e’ latte” che gli preparava mammà. Chiuso il sipario è terminato anche il Premio Aenaria che, domenica 6 dicembre, annuncerà chi saranno i vincitori di questa seconda edizione. Ad assegnare i premi una giuria tecnica presieduta da Salvatore Ronga che, ogni sera, si è espressa con una votazione che premierà la migliore attrice e il miglior attore, la migliore regia, il miglior attore emergente e il miglior spettacolo. Il pubblico, ha fatto da giuria popolare e consegnerà il suo premio alla compagnia prescelta; un premio verrà consegnato anche da “Il Golfo”.

 

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