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Ischia, il torso nudo, il decoro: l’ordinanza che fa discutere

ISCHIA. Una cosa è certa. A discutere ha fatto discutere. E non è un caso che l’ordinanza varata dal sindaco d’Ischia, Enzo Ferrandino, abbia varcato i ristretti confini isolani ed anche dal punto di vista mediatico ha fatto parlare in Campania ma anche in tutt’Italia. C’è chi parla di iniziativa sacrosanta e doverosa (addirittura anche tardiva), chi invece di operazione spot tesa soltanto a regalare un’immagine diversa del Comune capofila e dell’isola in genere all’esterno. In un caso come nell’altro, noi de Il Golfo abbiamo raccolto una serie di pareri. Diversi, evidentemente discordanti, ma anche con molte convergenze.

GINO DI MEGLIO (AVVOCATO)

«Transeat il torso nudo, posso anche comprendere il senso dell’ordinanza, ma davvero non riesco a capire il divieto di camminare a piedi scalzi. Lo scalzismo è uno stile di vita, una scelta, per alcuni addirittura una religione, e non ci vedo nulla di contrario alla decenza ed al decoro! Analfabetismo funzionale!»

GIANMARCO BALESTRIERI (AGENTE SPETTACOLI)

«Credo che l’ordinanza del sindaco sia un atto dovuto che fa capire bene a tutti che Ischia è un gioiello e non va trattato come un “bassofondo”: concordo ed apprezzo nella sua interezza il discorso ed il ragionamento che ha ispirato Enzo Ferrandino, anche se credo che non ci dovrebbe essere bisogno di specificare che non bisogna urlare per strada, che bisogna vestirsi in modo decoroso e che i panni vanno stesi in luoghi consoni. Il fatto che il primo cittadino abbia dovuto emettere un’ordinanza fa capire il livello del nostro turismo di agosto, ed allora ben venga il fatto che ci sia qualcuno che faccia capire a qualche male intenzionato che ad Ischia non ci si comporta coma a casa propria, è un’ordinanza importante che non risolve di certo i problemi principali dell’isola ma che lancia un buon segnale e lascia ben sperare per un’inversione di tendenza»

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SALVATORE RONGA (REGISTA)

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«Credo che l’ordinanza del Sindaco sia giusta e che sia necessario richiamare cittadini e turisti alla necessità di un comportamento decoroso per il rispetto che si deve a se stessi e verso gli altri. Così come trovo strumentale la polemica dal sapore di “benaltrismo”, per cui ogni qualvolta è adottato un provvedimento, la critica è sempre la stessa: ci sono ben altri provvedimenti da adottare, sono altre le priorità. Mi piace pensare, invece, che lo spirito di queste ordinanze “estive”, anziché essere esclusivamente repressivo del mal costume, sia, da parte del Sindaco, ispirato a una richiesta di collaborazione ai cittadini nella gestione della quotidianità di un paese che si dice turistico. Possiamo sognare un paese in cui in futuro non ci sarà bisogno di telecamere ai varchi, ma basterà un semplice cartello con un divieto che tutti rispetteranno? Possiamo sognare un paese in cui in futuro non ci sarà bisogno di un’ordinanza che vieti di girare a torso nudo per la strada?»

GIOVANNI ESPOSITO (GIORNALISTA RAI)

«Sicuramente è un’ottima iniziativa, ma da sola non basta ad arginare la qualità molto discutibile dei vacanzieri che scelgono Ischia come meta delle loro vacanze. I veri Vip o il turismo di qualità oramai non sceglie più Ischia. Del resto cosa offre l’isola? Bisogna che ci sia più concertazione tra le amministrazioni e l’imprenditoria ed insieme scegliere le migliori strategie per attirare turismo di qualità. Che senso ha oggi organizzare in quel modo la Festa di Sant’Anna? Che senso ha organizzare eventi con i vari Izzo, Enzo e Sal e altri? Brutto poi che sia a rischio il corteo di Sant’Alessandro. Si interrogassero un Po’ tutti e trovassero le risposte sul turismo di bassa lega che oggi sceglie l’isola»

SALVATORE CALISE (GIORNALISTA)

«Questo provvedimento ha senso solo se inserito in un contesto più generale di tutela del territorio, delle regole del vivere comune, dei turisti e delle comunità. In caso contrario hanno effetto deleterio giacché irritano, non vengono ne comprese ne accettate».

LEONARDO BILARDI (ATTORE)

In verità sono rimasto colpito dalla ordinanza che vieta i panni stesi. Quella credo vada analizzata attentamente e magari ripensata perché la maggioranza della popolazione e dei turisti apprezza questa usanza che è stata spesso anche fonte di ispirazione artistica. Per quanto riguarda il decoro, beh preferisco non addentrarmi più di tanto: lo trovo un discorso troppo soggettivo…»

Gaetano Ferrandino

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