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Ischia, tutti uniti contro le ruspe

di Gennaro Savio

 

Tra  le questioni di strettissima attualità che stanno rendendo difficile se non impossibile e disperata la vita alle popolazioni della provincia di Napoli e di tutta la regione Campania, ci sono certamente quelle relative alla tragedia degli abbattimenti delle abitazioni di necessità che stanno togliendo il diritto alla casa alle famiglie lavoratrici e il dimezzamento dell’indennità di disoccupazione con cui si è letteralmente impoveriti decine di migliaia di lavoratori. Per chiedere ai rappresentati politici e istituzionali la regolamentazione dell’abusivismo edilizio di necessità abitativa e il ripristino dei sei mesi di indennità di disoccupazione per i lavoratori stagionali del turismo, il “Movimento di lotta per la dignità della vita” ha organizzato un convegno di analisi e di proposte che si terrà sull’isola d’Ischia sabato 16 gennaio 2016 a partire dalle ore 16.00, nella sala conferenze dell’Hotel Augusto di Lacco Ameno. Al convegno che sarà aperto dalla relazione introduttiva del Consigliere comunale di Forio Domenico Savio, sono stati invitati a partecipare  i Senatori e i Deputati eletti nelle circoscrizioni della regione Campania e il Presidente della regione Campania, i Sindaci dei Comuni di Ischia, Casamicciola Terme, Lacco Ameno, Forio, Serrara Fontana, Barano d’Ischia, Procida, Monte di Procida e Bacoli, il Sindaco della Città Metropolitana di Napoli e il Presidente delle Province della regione Campania, i Consiglieri comunali dei Comuni delle isole di Ischia e Procida, i Segretari politici locali, provinciali e regionali della regione Campania dei partiti dell’arco costituzionale presenti in Parlamento e l’Avv. Bruno Molinaro.

“Famiglie lavoratrici che avete il problema dell’abbattimento della casa di abitazione o del laboratorio per l’attività lavorativa o che siete solidali con chi sta per perdere il proprio tetto – si legge nel comunicato diramato dagli organizzatori -, l’iniziativa della Magistratura di procedere alla demolizione delle opere abusive secondo criteri di priorità a cui si devono attenere i Pubblici Ministeri competenti non è la salvezza dell’abusivismo di necessità abitativa e lavorativa ed anzi ne accelera la sua demolizione, cosicché in pochi anni saremo tutti demoliti. Per tanto dobbiamo utilizzare il tempo prezioso che la regolamentazione ci consente per chiedere ai partiti che siedono in Parlamento e nel Consiglio regionale della Campania una soluzione legislativa del problema.

Vogliamo qui ribadire la nostra contrarietà alle acquisizioni comunali delle case delle povera gente, perché le famiglie espropriate di sicuro perderebbero la titolarità del bene, da padrone diventerebbero al massimo affittuarie e forse in seguito potrebbero riacquistarlo, salvo nuovi diritti maggiormente legittimati che nel tempo potrebbero emergere e imporsi, perché potrebbero essere acquisiti anche gli abusi non oggetto di Resa per intervenuta prescrizione dei reati e pure perché l’acquisizione comporterebbe altre cause e spese legali per le famiglie lavoratrici, che non possono più permettersi.

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Per raggiungere tale obiettivo è determinante la mobilitazione e la partecipazione popolare, non ci sono alternative, dobbiamo riorganizzare un forte movimento rivendicativo per la dignità della nostra vita familiare e sociale e per continuare a rivendicare concretamente il ripristino dei sei mesi di indennità di disoccupazione all’anno per i lavoratori stagionali del turismo. Abbandoniamo la sfiducia e la rassegnazione, organizziamoci e lottiamo nell’interesse della nostra classe sociale, sfruttata e penalizzata nei suoi diritti sociali”.

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