CRONACAPRIMO PIANO

Ci mancavano i “No Tamp”

La calura di agosto ha scatenato un nuovo fenomeno, che vede coinvolti soprattutto i giovani che anche in presenza di sintomi non si sottopongono al tampone per rilevare il covid per timore di vedere interrotte le loro vacanze. Il caso del 13 enne in vacanza dai parenti a Ischia e trovato contagiato al ritorno a Roma

Siamo sinceri, a rubare la scena – non fosse altro perché esternano la propria opinione sempre con modalità che non passano certo inosservati – sono i cosiddetti “No vax”, che continuano la loro battaglia pratica e ideologica contro la vaccinazione anti covid-19, che vedono come il male assoluto ed una “trappola” nella quale non cadere. Ma la moda dell’estate 2021, alla quale come spiegheremo tra poco non sfugge nemmeno la nostra isola, riguarda un nuovo gruppo di adepti, se così vogliamo definirli. E’ insomma esploso il fenomeno dei “No tamp”. Si tratta di soggetti, prevalentemente di giovane età (ma non solo) evitano di sottoporsi al tampone nel timore che un esito positivo possa irrimediabilmente compromettere la loro vacanza estive. Il meccanismo, in fondo, è molto semplice: se la positività non viene riscontrata anche da un medico abilitato che la trasmette poi all’autorità sanitaria competente, non è possibile disporre l’isolamento e procedere poi al tracciamento degli eventuali contatti per poi provare quantomeno ad arginare possibili focolai. Un atteggiamento, questo, reso oggi ancor più agevole dalla vendita in farmacia di tamponi che possono essere acquistati in farmacia e che l’acquirente si porta direttamente a casa. Uno strumento fai da te, il cui esito però – una volta noto – rimane in possesso solo del diretto interessato. Con tutto quello che ne consegue, appare chiaro.

Insomma, guai a perdere la vacanza a base di tintarella e come detto un esempio riguarda anche la nostra isola, che si ritrova al centro di un caso sull’asse Ischia-Roma che è stato raccontato dal quotidiano capitolino “Il Messaggero”. Di fatto un ragazzo di 13 anni, per giunta sintomatico, dopo essere stato ospite a casa di alcuni parenti a Ischia a fine luglio, è tornato dalla famiglia a Roma senza sottoporsi a preventivo tampone. Il test, effettuato soltanto al rientro nella capitale, ha fornito così esito positivo. Il risultato è quasi scontato, diversi soggetti sono finiti in isolamento in attesa di essere, loro sì, sottoposti a tampone dall’autorità sanitaria competente e imprudenza che verosimilmente potrebbe costar cara tanto sull’isola verde quanto a Roma. Una leggerezza resa ancor più drammatica dal fatto che il giovane 13enne avesse anche avuto il sentore di avere qualche “problemino”, accusando sintomi sia pur lievi che potevano far pensare al coronavirus. Il fatto è che, dando credito ad una serie di segnalazioni che necessitano comunque di conferme “scientifiche”, sarebbero diversi anche sulla nostra isola i soggetti che avrebbero rinunciato a sottoporsi a tampone anche nel caso in cui precauzionalmente l’idea non sarebbe malvagia. Molto spesso, o meglio quasi sempre, tra i ragazzi il timore di non poter godere della movida e del divertimento nel mese di agosto costituiscono un freno troppo forte. Ma in generale sono in tanti coloro che, consapevoli anche del fatto che tutto sommato il vaccino sta “tenendo botta” al virus (non si registrano problemi o intasamenti all’ospedale Rizzoli) decidono di soprassedere dal sottoporsi a un test anche in caso di qualche minimo dubbio legato alle proprie condizioni di salute. E altrettanto, a quanto sembra fanno anche diversi turisti. Non sarebbero leggende popolari le chiacchierate in riva al mare tra alcune signore che avrebbero discusso candidamente e senza nemmeno curarsi di tenere la voce bassa della loro positività al covid. Ma siccome stanno bene loro, l’equazione matematica è che evidentemente il contagio non crei danni anche al prossimo: ragionamento folle e nient’affatto scientifico ma come si dice in gergo, così è se vi pare. E non a caso è forte il sospetto che nei sei Comuni isolani il numero di positivi (dichiarati, s’intende) possa essere decisamente superiore ai 110 comunicati dall’Associazione Ingegneri nell’ultimo report che porta la data del 4 agosto e che peraltro aggiorna i dati soltanto fino al 1 agosto.

Ritornando da dove eravamo partiti, ossia dal fenomeno dei No tamp, da registrare anche le considerazioni rese dal virologo dell’Università di Milano, prof. Fabrizio Pregliasco, all’Huffington Post per commentare l’ultima… frontiera, quella cioè della mancanza di controlli in vacanza, momento nel quale comunque sono più difficili. “Molto dipende dal buon senso delle persone – dice il virologo – di recente, ho avuto modo di dialogare con una collega di un ospedale marchigiano che in Pronto Soccorso si è trovata davanti quattro pazienti poco più che ventenni, positivi e asintomatici che stavano trascorrendo una villeggiatura in campeggio. La dottoressa non ha potuto fare altro che prescrivere loro l’isolamento fiduciario, confidando nel fatto che lo avrebbero rispettato”. Già, perché anche questa, spesso rappresenta una vera e propria incognita. Anche da queste parti, come raccontavamo poc’anzi. Con l’aggravante che un’isola di 60.000 abitanti vede moltiplicarsi a dismisura la propria popolazione stanziale.

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