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Si intitoli il Piazzale ex Jolly a Domenico Savio

Con una richiesta protocollata martedì mattina 24 agosto 2022, il PCIM-L chiede all’Amministrazione comunale di Ischia, l’intitolazione del piazzale antistante il parcheggio ex Jolly alla memoria del giornalista Domenico Savio, storico dirigente politico e sindacale comunista che per ben settant’anni ha difeso con coraggio e determinazione gli interessi delle lavoratrici e dei lavoratori di Ischia e dell’intera Isola dando voce ai senza voce e agli ultimi della società. Gennaro Savio: “Mio padre in vita ha preso sempre e solo calci in faccia nonostante la sua onestà intellettuale e le rinunce ed i sacrifici sostenuti per difendere strenuamente, attraverso l’impegno politico e sindacale, i più deboli della società e quindi mi auguro di vero cuore che la nostra proposta venga accolta e il piazzale antistante il parcheggio ex Jolly venga intestato alla sua memoria”.

Domenico Savio guida una manifestazione per il diritto alla casa nel 2011

Di seguito il testo della richiesta protocollata dai dirigenti del PCIM-L:

Il 7 maggio 1979, nel Comune di Ischia, fondò il Centro di Cultura e Iniziativa Marxista (CE.C.I.M.), strumento organizzativo politico col quale Savio conduceva le necessarie lotte politiche a difesa del mondo del lavoro. Memorabili in quegli anni furono le sue battaglie sindacali quale dirigente della CGIL a difesa dei diritti dei lavoratori alberghieri isolani attraverso scioperi, assemblee permanenti, cortei, agitazioni e occupazioni tenutesi su tutta l’Isola e in modo particolare nel Comune di Ischia, all’interno dell’Albergo ex Jolly, dove riuscì ad ottenere importanti conquiste salariali, la settimana lavorativa corta di cinque giorni, caso raro in Italia nel settore alberghiero, il menu unico per operai e impiegati e predisposto settimanalmente, il rispetto di ogni altro diritto contrattuale e legislativo e promuovendo un contratto di tutto il gruppo Italjolly a livello nazionale. Battaglie e conquiste sindacali che gli costarono il licenziamento in tronco dall’albergo ex Jolly con gravissime ripercussioni economiche sulla famiglia avendo anche due bambini piccoli. Indelebile resta di quegli anni, il ricordo delle sue battaglie per il miglioramento delle scuole ischitane quale rappresentante dei genitori, sia alla scuola media “Giovanni Scotti”, che presso il Liceo scientifico allocato all’epoca nell’albergo San Valentino di via Leonardo Mazzella e frequentate dai figli Gabriella e Gennaro.  Il 26 settembre 1984, sempre nel Comune di Ischia dove ha vissuto per circa trent’anni in via Morgioni, nei pressi del Polifunzionale, fondò il mensile “l’Uguaglianza economica e sociale”, di cui per oltre tredici anni è stato editore e Direttore responsabile. Mensile diffuso all’estero e su tutto territorio nazionale con l’abbonamento e la vendita nelle librerie Feltrinelli, Rinascita ed altre. Il 16 maggio 1997 Savio, assieme allo storico di fama internazionale Franco Molfese, al Dott. Angelo Giancotti e ad altri, fonda il Centro Studi e d’Azione del Marxismo-Leninismo (CE.S.A.M-L.), che ospita una biblioteca di oltre 6.000 volumi che Savio ha raccolto durante la sua vita. Si tratta di una biblioteca di grande prestigio che rappresenta un’eccellenza di carattere storico-culturale internazionale per tutta la collettività dell’isola d’Ischia. Il 3 dicembre 1999 assieme ad altri compagni, fondò il Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista (P.C.I.M-L.), Partito per cui è stato più volte candidato alla carica di Sindaco del Comune di Ischia. Grazie a lui, per la prima volta nella storia repubblicana del nostro Paese, l’isola d’Ischia è sede di un partito di carattere nazionale per il quale Savio nel 2006 ha anche sfiorato l’elezione a Senatore della Repubblica.Nel marzo del 2019, sempre nel Comune di Ischia, è stato insignito della spilla dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti consegnatagli dal vicepresidente dell’Ordine, Mimmo Falco. Sinceramente amato dal popolo per cui si è speso per la sua intera esistenza tra grandi rinunce, inenarrabili sacrifici e minacce di morte subite a più riprese, rimarranno  per sempre impresse nell’immaginario collettivo le straordinarie battaglie politiche e sociali portate avanti da Domenico Savio per circa settant’anni a difesa dei diritti dei lavoratori e dei cittadini dell’intera isola d’Ischia, e condotte in particolar modo nel comune capoluogo di Ischia, attraverso imponenti e storiche manifestazioni di piazza. Per chiedere il potenziamento della sanità pubblica isolana e dell’ospedale “Anna Rizzoli” di Lacco Ameno e del trasporto pubblico marittimo e terrestre da garantire a prezzo politico. Per difendere il diritto alla casa delle famiglie lavoratrici. Per la salvaguardia dell’ambiente marino e terrestre e per il pieno riconoscimento del diritto gratuito allo studio di alunni e studenti sino alle varie specializzazioni universitarie. La sua coerenza, il suo incessante e instancabile impegno politico, sindacale, sociale e giornalistico a difesa degli interessi dei più deboli della società portato avanti sino agli ultimi istanti della sua vita, la sua lealtà e la sua straordinaria trasparenza nell’azione politica, gli sono da sempre valsi la stima ed il rispetto da parte di tutti,  persino da parte dei suoi avversari politici. E questo è testimoniato dalle migliaia e migliaia di messaggi di cordoglio che la famiglia ha ricevuto alla notizia della sua dipartita. Messaggi che oltre dall’isola d’Ischia, sono giunti da tutta Italia e da tutto il Mondo e di cui ha parlato con grande risalto la stampa locale, nazionale e persino internazionale.

CHIEDE 

al Sindaco Dott. Vincenzo Ferrandino e ai Signori Assessori e Consiglieri comunali del Comune di Ischia (NA) di intitolare alla memoria di Domenico Savio – nell’approssimarsi del terzo anniversario della morte e per le motivazioni sopra riportate – il piazzale antistante il parcheggio ex Jolly, da sempre e tutt’ora privo di denominazionePer la targa da apporre sul marciapiede che costeggia via Alfredo De Luca, si propone la scritta Piazzale Domenico Savio, 1945-2020, Dirigente Politico e Sindacale Comunista”. Chiede ancora, al Presidente Gianluca Trani, di poter presentare tale proposta in occasione del prossimo Consiglio comunale.

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Il Comitato Centrale del P.C.I.M-L. confida vivamente che le Signorie Loro non vorranno mancare di tramandare alle future generazioni di Ischitani, e non solo, attraverso l’intitolazione del suddetto piazzale antistante il parcheggio ex Jolly, il ricordo dell’esistenza esemplare di un proprio concittadino, quale è stata quella di Domenico Savio che ha fatto della difesa strenua dei diritti dei lavoratori, dei più deboli e dei diseredati della società la sua ragione di vita pagando spesso sulla propria pelle lo scotto delle discriminazioni, delle rinunce e delle minacce.

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LA NORMATIVA VIGENTE SULLA TOPONOMASTICA PREVEDE LA POSSIBILITA’ DI INTITOLARE STRADE E PIAZZE A PERSONE DECEDUTE DA MENO DI DIECI ANNI COME NEL CASO DI DOMENICO SAVIO

Per le intitolazioni a persone decedute da meno di dieci anni che si siano distinte per particolari benemerenze, è consentita, a norma dell’articolo 4 della predetta legge, la deroga da parte del Ministero dell’Interno al divieto posto dagli artt. 2 e 3 della medesima legge. Con circolare n. 18 del 29 settembre 1992, il Ministero dell’Interno ha fornito direttive alle Prefetture, – titolari del sopradescritto potere di autorizzazione, a decorrere dal 1° gennaio 1993, – circa il rilascio delle autorizzazioni per intitolazioni di vie, piazze, monumenti e lapidi, scuole ed aule scolastiche o altri luoghi pubblici a persone che siano decedute da meno di dieci anni. A tal fine l’Amministrazione comunale deve presentare un’istanza allegando la delibera di giunta comunale concernente l’oggetto della richiesta e la planimetria dell’area territoriale interessata. Qualora si tratti di persona non pubblica o di persona deceduta da meno di dieci anni, è necessario allegare anche il curriculum vitae.

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Umberto Di Maio

Ma perché?
Tuo nonno…….. tuo padre……..
E tu? Già hai scelto la tua?
Io credo che l’intitolazione di una strada o di un piazzale sia una cosa seria.
Cosa lasciamo in eredità ai nostri figli?
Un signore che invece di lavorare faceva comizi dove era ben visibile l’importanza dell’evento e che pubblicizza idee che oggi hanno portato la guerra?
Basta ti prego. Fatela finita.
Mi spiace di aver banalizzato ma non ho voglia di perdere tempo.
Dott. Umberto Di Maio

Luigi Boccanfuso

Ed a Giuseppe Taliercio, figlio d’Ischia, rapito e poi ucciso dalle Brigate Rosse, cosa gli dedichiamo?

Brigida

Ma anche no! Ci sono ben altri personaggi che si possono prendere in considerazione. I meriti di Savio? Tra le altre cose, aver soppresso il tratto di spiaggia della Chiaia che era meravigliosamente attrezzato per i disabili per “renderlo di nuovo libero”. Mille grazie. Manifestazioni tantissime ma dove davvero poteva servire non si faceva vedere. Ospedale Rizzoli, ricordi? Oppure la noncuranza durante tante marce del passato dove siamo stati in tanti con l’accordo del “niente bandiere!!!” (Comune Unico, scuole, trasporti). E chi si presentava puntualmente con le bandiere e prendeva la testa? No, ci sono ben altri personaggi, basta ricordarsele e non sono certo io a farne la lista.

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