ARCHIVIO 2

Italia in confusione

Fateci caso, non c’è mai stata, come in questo frangente, tanta attenzione per gli animali. Per la prima volta ci siamo preoccupati dell’effetto dei botti sui cani e sugli altri animali. La Brambilla, ex ministro berlusconiano, vorrebbe salvaguardare i conigli dai tegami di terracotta in cui li si cucinano all’ischitana e propone il carcere per chi li mangia; trasmissioni televisive e talk show vengono dedicati all’agonia insopportabile delle aragoste ( ma anche di granchi, astici ed altri crostacei) messe vive a bollire in pentola. Ma l’animale più gettonato è, sicuramente, il gufo, oggetto dell’eloquio irrefrenabile del premier Renzi. Li vede dappertutto, si sente circondato dai gufi che, in spregio alle mirabilie del governo, preferirebbero addirittura che l’Italia andasse in malora. Poveri animali, strumentalizzati e maltrattati, oltre che fisicamente, anche moralmente e mediaticamente. Lasciateli in pace che, con le loro paure, le loro debolezze, la loro ricerca di tenerezza, dimostrano – a volte – di essere più sensibili degli umani! Per tanti anni ho avuto una cagnetta, di nome Dana: quando sapevo che sarebbero esplosi botti e fuochi assordanti, ero capace di rinunciare ad uscire di casa per starle vicino e accarezzarla.Il suo rifugio preferito era la vasca da bagno. Questo per dimostrare la mia sensibilità verso gli animali. Ma, da qui ad arrivare alla proibizione totale di accendere fuochi d’artificio, la notte dell’ultimo dell’anno, ce ne corre. Non per niente, Napoli ed Ischia, la notte del 31, sono state tutto un crepitare di fuochi. La corsa di molti Comuni italiani alla proibizione è stata una risposta demagogica, che non fa che confermare la babele italiana di provvedimenti a macchia di leopardo: chi sì, chi no, magari ad un tiro di schioppo l’uno dall’altro. Che senso ha proibire i fuochi per una notte sola, quando poi in centinaia di feste religiose, feste nuziali, feste di ricchi, se  ne sparano a migliaia tutto l’anno? Ovviamente, il discorso non vale per alcune grandi città, sotto il mirino dei terroristi, dove il provvedimento ha una logica. E’ risaputo poi che ci sono fuochi e fuochi, alcuni che assordano e altri no, alcuni belli pirotecnicamente, altri che sono solo stupidi e violenti botti. Ci sono bengala che, al di là di un inquinamento atmosferico già compromesso, non recano ulteriore danno ed altri la cui pericolosità è un attentato alla pubblica incolumità. Invece di fare demagogia, siamo capaci di distinguere, differenziare, educare al buon senso? Questa, tanto per restare nella terminologia dei fuochisti di professione, è solo l’apertura della polemica, sono solo i tre botti iniziali che annunciano, da parte mia, una batteria di fuoco contro l’assoluta confusione che regna attualmente in Italia. Avete seguito le polemiche sulle polveri sottili, l’inquinamento atmosferico, prima che arrivassero le piogge? Anche qui, una corsa a chi la sparava più grossa: targhe alterne a Roma, blocco totale a Milano e .- da ultimo – 6 giorni annunciati di stop a Napoli. Il ministro Galletti, resosi conto della ridicolaggine dei provvedimenti in ordine sparso, aveva convocato, ancor prima della decisione di De Magistris, i rappresentanti degli enti locali, per una politica comune. Ma ha saputo partorire soltanto il limite di velocità di 30 km orari nei centri città , l’abbassamento di due gradi per il riscaldamento e l’utilizzo di una sola fonte di calore qualora se ne posseggano altre. Tutte misure incontrollabili e quindi inefficaci. Ma quando i governanti invocano, indifferenziatamente, la ripresa dei consumi, a prescindere dalla loro qualità, quando esaltiamo le case automobilistiche ( comprese quelle che truccano i sistemi antinquinamento) ci chiediamo quale prezzo paghiamo per questa folle corsa a consumi che andrebbero disincentivati ( magari a favore di vetture elettriche)? Quando incentiviamo i Suv,che invadono prepotentemente i nostri marciapiedi, oltre che le nostre strade, lo facciamo in nome della ripresa dei consumi. E al consumo della Terra chi ci pensa? Confusione, babele.

Vogliamo parlare seriamente della questione delle Banche, di Banca Etruria e delle altre tre Banche salvate dal Governo, senza l’approssimazione e il populismo di gran parte dell’informazione? Parliamone. Ebbene, non c’è dubbio che il sistema bancario abbia molte colpe da farsi perdonare. Però, la difesa incondizionata di tutti quelli che hanno investito e perso in obbligazioni subordinate, porta ad una totale deresponsabilizzazione degli italiani. Non è vero che tutti sono paragonabili all’anziano sprovveduto raggirato da funzionari senza scrupoli. Ci sono, tra gli investitori, soggetti che per titolo di studio, professione, esperienza, sapevano di rischiare. E perché mai la collettività intera deve farsi carico di errori di valutazione negli investimenti fatti da alcuni risparmiatori? Gli italiani, noi italiani, dobbiamo renderci conto che abbiano l’obbligo ( innanzi verso noi stessi e verso la nostra famiglia) del senso di responsabilità, dell’educazione ed informazione permanenti. Dobbiamo pretendere, non a perdite avvenute, ma ben prima, che lo Stato, il sistema bancario, la scuola ci aiutino a formarci una consapevolezza finanziaria . Certo, il rapporto fiduciario con il dirigente di banca dovrebbe essere un caposaldo. Ma sappiamo bene, o dovremmo sapere, che la Banca è un’impresa privata che funziona come tutte le imprese che operano in un sistema capitalistico. Pretendere un totale rimborso dello Stato è un atto di deresponsabilizzazione che penalizzerebbe anche il cittadino che non ha rischiato, perché non se l’è sentita o, più semplicemente, perché non aveva risparmio da investire. Confusione, demagogia. Voglio continuare ad evidenziare le contraddizioni anche sul fronte turistico. Si introduce l’odiosa imposta di soggiorno ( é odiosa l’idea di tassare chi viaggia e porta ricchezza nella località che visita), poi si impiegano gli introiti di questa imposta per coprire i buchi di bilancio per le spese correnti, anziché devolverli al miglioramento della ricezione turistica. A questa si vuole ora aggiungere una tassa ecologica, per le località di particolare pregio ambientale come Ischia, come se la tutela dell’ambiente non fosse già una componente essenziale del turismo e quindi compresa nel concetto di imposta di soggiorno. Confusione, babele. I trasporti pubblici e privati non funzionano, perché i processi di liberalizzazione sono stati fin qui insufficienti ( spesso si è confuso “ liberalizzazione” con “ privatizzazione”), perché regna l’incompetenza di dirigenti e funzionari regionali dell’assessorato ai trasporti o delle varie municipalizzate. Prendete il caso dei trasporti marittimi, per i quali ha detto bene il Comandante Riccio al Golfo: si sbagliò all’origine, quando si pensò di abolire il Ministero della Marina mercantile. Dove si erano formati quadri e competenze specifiche, e si preferì delegare i poteri alle Regioni, i cui funzionari sono assolutamente inadeguati e non competenti in materia. E prendiamo il caso della propaganda turistica decentrata alle Regioni. Con azioni assolutamente scoordinate all’estero. Addirittura ogni Comune turistico d’Italia punta a far campagna promozionale all’estero da solo. E l’Enit è senza fondi e senza poteri di coordinamento. E così la politica di coesione e del Mezzogiorno. Abolito il Ministero, considerata appendice del sottosegretariato alla Presidenza del Consiglio, la politica di coesione, il riequilibrio territoriale, il Mezzogiorno, restano argomento da dibattito giornalistico che, periodicamente, torna alla ribalta ( come in questi giorni) ma senza effetti pratici. Basti pensare che il Ministro Padoan, assieme a Renzi, sostiene che nella misura in cui si risolleva l’Italia, si riprenderà anche il Mezzogiorno. Ma non è , per caso, proprio il contrario e cioè che senza il decollo del Mezzogiorno l’Italia rimane affondata? E che perciò necessita una politica di incentivazione straordinaria locale?

Più confusione di così!

Articoli Correlati

0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Pulsante per tornare all'inizio
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex