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ITS “Enrico Mattei”, dal terremoto alla speranza

Gianluca Castagna | Casamicciola Terme – Sarà certamente una data da segnare sul calendario quella di ieri, 18 maggio 2018, per l’Istituto Tecnico Statale “Enrico Mattei” di Casamicciola Terme. Dopo nove mesi dal sisma che ha colpito l’isola d’Ischia, e in particolare i comuni di Casamicciola e Lacco Ameno, l’inaugurazione della scuola secondaria di Via Principessa Margherita, l’agibilità riconquistata integralmente (anche per il terzo e quarto piano), la riconsegna materiale di un plesso solido, sicuro e accogliente al Preside Prof. Antonio Siciliano, ai docenti e personale Ata, ma soprattutto alla comunità di oltre 700 studenti provenienti da tutta l’isola, rappresentano segnali decisivi per voltare una pagina importante per la cittadina termale e l’intero tessuto sociale isolano.
Con questa inaugurazione, infatti, si supera finalmente, e definitivamente, il disagio e le difficoltà che in questi mesi una parte del mondo della scuola ischitana, dagli studenti agli insegnanti, dai lavoratori alle famiglie, ha vissuto a causa dei danni che il sisma ha provocato al patrimonio immobiliare scolastico dell’isola.

Al taglio del nastro erano presenti tutti gli attori di un processo di sinergia che ha visto concludersi felicemente un’attesa che rischiava di diventare fin troppo lunga. Da Napoli è arrivato (puntualissimo) il sindaco della Città Metropolitana Luigi de Magistris, accompagnato dal Consigliere delegato all’edilizia scolastica Domenico Marrazzo. E ancora il Vescovo di Ischia Mons. Pietro Lagnese, quattro sindaci (Giovan Battista Castagna, Giacomo Pascale, Enzo Ferrandino e Francesco Del Deo), rappresentanti delle istituzioni, della società civile e delle scuole isolane, autorità militari. Accolti tutti con visibile soddisfazione e gioia dal D.S. dell’Istituto “Mattei” Prof. Siciliano.
«Oggi è un giorno di festa non solo per il Mattei o per Casamicciola» ha tenuto a ribadire Siciliano «ma per tutta l’isola d’Ischia. Insieme all’apertura di un plesso scolastico alle Zagare, questa giornata segna un altro importante passo verso quella quotidianità interrotta drammaticamente la sera del 21 agosto. Un pensiero va alle due vittime del sisma, a quanti vivono ancora nella speranza di una rinascita dopo aver perso le proprie abitazioni e in qualche caso anche il lavoro. Ringrazio tutti» ha continuato Siciliano, «per avermi molte volte supportato e spesso sopportato pazientemente. I miei docenti, il personale Ata e in particolar modo i miei studenti che hanno dimostrato, oltre ogni aspettativa, un senso di spiccata maturità, per aver sopportato, senza inutili proteste, i disagi dei doppi turni. Nella consapevolezza che le Istituzioni stavano comunque adoperandosi per trovare le soluzioni per ripristinare il normale funzionamento dell’attività scolastica. Noi siamo andati avanti percorrendo come tutti la strada della collaborazione e della solidarietà verso quelle scuole rimaste senza sede. Solidarietà che oggi, noi del “Mattei”, siamo pronti a mettere in campo avvalendoci di una sede sicura e certificata. Oggi celebriamo la rinascita, la ricostruzione, il saper fare squadra, il coordinarsi intelligentemente per il bene della scuola. E festeggiamo anche l’orgoglio meridionale» chiosa il preside. «Non siamo migliori di nessuno, ma nessuno è migliore di noi».

Dopo il tradizionale taglio del nastro, una visita al Laboratorio dell’indirizzo di biotecnologie sanitarie (dove de Magistris ha osservato ai microscopi vetrini di plasma, cellule animali e vegetali) e poi all’interno dell’Istituto, fino agli ultimi piani dalle cui finestre sventolava il tricolore e rispetto ai quali il ripristino dell’agibilità è arrivato solo da pochi giorni. E’ lì che è stata scoperta una targa dedicata alla memoria dello studente Paolo Scaglione, prematuramente scomparso un anno fa e a cui la comunità del Mattei, alla presenza dei genitori del ragazzo, ha voluto intitolare l’Aula Magna dell’Istituto Tecnico.
Qui hanno poi preso la parola il Vescovo Lagnese («La giornata di oggi è il risultato dell’incontro tra due parole: passione e coesione. La riapertura del Mattei è un segno di speranza per Casamicciola e l’isola d’Ischia. Mi congratulo con gli studenti, che hanno svolto un ruolo determinante. Ma direi che tutti hanno fatto la loro parte per contribuire a scrivere una pagina nuova della scuola isolana.»), il Sindaco di Casamicciola Giovan Battista Castagna («Stiamo scalando una montagna, non siamo arrivati in cima ma la via è quella giusta. Dobbiamo continuare a crederci. Con l’apertura del plesso de Le Zagare stiamo risolvendo i problemi dell’IC Ibsen. La scuola è il luogo d’eccellenza della vostra formazione, del vostro divenire cittadini. Qui si costruisce il vostro futuro e quello delle nostre comunità: vediamo in voi la speranza, non ci deludete»), ma soprattutto il Sindaco della Città Metropolitana Luigi de Magistris.
Giocoforza attore principale di uno scacchiere che se da un lato registra mosse positive nell’interesse di tutti, dall’altro deve affrontare e risolvere le criticità che ancora riguardano una parte non trascurabile della comunità scolastica isolana: dal IIS “Cristofaro Mennella” (che attende il trasloco del Tribunale nella sua sede storica) al Liceo Statale Ischia. Quest’ultimo, non a caso, con la rappresentanza (di studenti, docenti e genitori) più agguerrita nell’accogliere, fuori al “Mattei”, il Sindaco metropolitano e la sua delegazione.

«Sono molto contento» ha esordito de Magistris. «Ricordo bene gli sguardi di quando ci siamo visti le prime volte, all’indomani del terremoto. La preoccupazione che poteva sfociare in rabbia. Se oggi siamo qua, il merito non è solo mio perché ognuno ci ha messo tanto. Competenza, forza, passione e amore. Dimostriamo, lavorando insieme, che il Sud non è la zavorra del Paese, ma il suo volano. Rispetto agli altri, abbiamo la capacità di soffrire, di reagire e raggiungere massimi obiettivi pur avendo a disposizione pochissime risorse». Un nodo, questo, che rischia di far slittare troppo ogni trattativa per l’acquisizione del Polifunzionale e dare al Liceo Statale Ischia una sede finalmente unitaria e definitiva.
«Abbiamo vissuto la calamità naturale, la calamità politica, la calamità istituzionale, la calamità camorristica. A Napoli si sono mangiati i soldi e noi amministratori non possiamo disporre di fondi per un vecchio debito che ha contratto il Commissario dello Stato Centrale. Eppure non ci arrendiamo. In questa vicenda del “Mattei” c’è anche del coraggio, poiché abbiamo prodotto atti che non sono scontati e non abbiamo avuto paura di assumerci delle responsabilità».
Il riferimento è alla decisione di rimodulare, con un’apposita delibera, l’utilizzo di alcuni fondi CIPE per effettuare gli interventi necessari alla riapertura. Lavori che iniziarono l’8 gennaio e sono proseguiti a ritmo serrato, consentendo ai ragazzi oggi di riprendersi la loro scuola. «Il nostro faro sono i beni comuni e la Costituzione, dove è sancito il diritto all’istruzione e all’uguaglianza dei cittadini». «Il segnale che bisogna dare di fronte a una sofferenza estrema è la ripartenza» continua il Sindaco metropolitano.

«Ovviamente, per quanto riguarda l’isola d’Ischia, non è finita. Questo è solo un tassello. Noi chiuderemo la nostra esperienza di amministratori della Città Metropolitana ricomponendo tutto il quadro delle scuole isolane così come ci siamo impegnati a fare. Le risorse? Ce le andiamo a prendere».
Poi conclude: «Difendete la scuola. Noi tuteliamo, altri la vandalizzano. Una buona notizia approvata nell’ultimo bilancio: un sistema di videosorveglianza per tutte le scuole della Città Metropolitana».
Il tempo di un brindisi, una fetta di torta, l’incontro – acceso – con una rappresentanza del Liceo di Ischia, che chiede una nuova Conferenza di servizi (alla luce di un nuovo status quo), poi alle 11.45 già in aliscafo per Napoli.

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